Roma, chiuse per i topi le cucine del Cto di Francesco Santini

Roma, chiuse per 8 topi le cucine del Cto L'inchiesta dei 3 pretori si allarga: visita dei carabinieri al Gemelli Roma, chiuse per 8 topi le cucine del Cto Roma — Nuove incriminazioni nel dissesto sanitario romano. Il bisturi del giudice continua a colpire, ma prevale il segreto istruttorio e nella città giudiziaria s'apre la caccia al sanitari chiamati dal pretore Amendola. Il magistrato si limita a dire: «Ho firmato quattro mandati di comparizione, altre incriminazioni potrebbero arrivare in giornata». Gli uomini in divisa si sono presentati di buon mattino alle dispense e alle cucine del centro traumatologico ortopedico per bloccarle. I sigilli con la ceralacca rossa sono Infatti. apposti. da.cteRl.Anfll grande reparto: JL'équipe di Investigatori spedirà nel nosocomio diretto dall'ex sottosegretario alla giustizia Spinelli si è trovata di fronte a «condizioni igieniche intollerabili; mira le pentole e le vettovaglie — hanno scritto — passeggiavano grossi topi: Proprio ieri l'altro 11 professor Spinelli, Incriminato da Amendola, Plasconaro e Cappelli, s'era presentato a Palazzo di giustizia per discolparsi. «72 blocco — dice un magistrato — era inevitabile: non si può consentire il passeggio dei topi tra i fornelli di un ambiente che, almeno in un ospedale, dovrebbe essere igienicamente a posto». Questa del topi in dispensa non è, a Roma, un'eccezione. Il San Giovanni, considerato l'ospedale piti avanzato della capitale, é nelle stesse condizioni. Un verbale dell'ufficio d'Igiene per un sopralluogo del 24 giugno afferma testualmente: -gli scriventi hanno accertato, nelle cucine, la presenza di numerosi ratti (circa sei, otto) ascrivlblli alle specie rattus norvegicus e mus musculus". Percorrevano in tutti sensi l'area del laboratorio anche in presenza di numero-ì se persone». Il sindacalista Mattarella sventola il verbale dell'ufficio d'igiene e un pacco di lettere. Nella direzione sanitaria si sono installati 1 carabinieri spediti dal magistrati. Interrogano il direttore Giovanni Macchia e 11 sindacalista resta fuori in attesa: «Ecco le lettere — dice — con le quali abbiamo sollecitato dei provvedimenti per le cucine. Certo se i sopralluoghi si fanno oggi, tutto è in ordine, i cuochi con il berretto, i polli ben cotti, i locali tirati a cera». I carabinieri interrogano 11 direttore sanitario del San Giovanni; un'altra squadra di militari in borghese si presenta alla direzione del policlinico Gemelli. Anche qui un'ispezione, con verbali, sopralluoghi e indagini meticolose tra medicinali e apparecchiature. Sulla struttura ospedaliera dell'Università cattolica, non si hanno commenti del magistrati. SI sa soltanto che anche per la grande clinica voluta da padre Agostino Gemelli sono numerosi gli esposti nei dossier dei pretori. il blitz nella clinica dell'Università cattolica è scattata alle sette del mattino. I tecnici della nona sezione penale si sono divisi 1 compiti. L'indagine è stata condotta con grande cautela 'Hanno mostrato discrezione ed esperienza», dice 11 portiere nella grande hall, l'uomo che nel giorni dell'attentato a Papa Wojtyla era addetto a respingere 1 cronisti. II Gemelli, a Roma, gode di grande prestigio: un'isola felice nel disseste che opprime l'intero apparato sanitario della capitale. Dice Amendola: 'Sia ben chiaro: spedire un gruppo di tecnici per un controllo, non vuol dire, necessariamente, arrivare a un provvedimento giudiziario: quest'inchiesta ha bisogno di tempo e di esami attenti: Ma le indiscrezioni si susseguono e una nota dell'agenzia Ansa preannunzia 'numerose incriminazioni con mandato di comparizione». La tempesta giudiziaria non si placa e il presidente dell'Ordine del medici di Roma lancia un appello: al ministro della Sanità, Degan, Vittorio Cavaceppi sollecita l'iniziativa di un «vertice» tra politici degli enti locali, magistrati e rappresentanti degli ordini professionali, «al fine di fronteggiare ed eliminare le deficienze riscontrate^ nelle strutture romane: n presidente dell'ordine appare preoccupato: il suo appello ha il significato di una presa di posizione politica affinché sia il ministro a mediare una situazione che ormai appare, per 1 medici. Insostenibile. Cavaceppi, in una con- ferenza stampa affollata, è arrivato a prevedere la chiusura degli ospedali: «Se continua cosi—ha spiegato —fini- ' remo per dover scegliere il male peggiore: il fermo degli ospedali perché i medici non possono continuare ad assumersi tutte le responsabilità». Le proteste del medici, le accuse dei presidenti delle unità sanitarie locali, le denunce delle sezioni dei tribunali del malato: sotto inchiesta c'è l'Intera riforma sanitaria e la lottizzazione di alcune Usi che si avviano al «commissariamento». Un sindacalista del San Giovanni è esplicito: « J partiti non si sono accordati sulle divisioni di potere; ecco allora che interviene la magistratura, rivolta gli ospedali, incrimina, vuol costringere chi deve decidere, a prendere provvedimenti: E' la tesi di molti esponenti sindacalisti del San Giovanni, che si scagliano contro il direttore sanitario. Mattarella, ■della Uil, afferma: •Alcune teste cadranno ma tutto rimarrà come prima». I medici accusano gli «amministrativi» e 1 «politici»: •Siamo arrivati — spiega un sanitario anziano, De Cecco—alla paralisi della manutenzione interna: si preferiscono le ditte esterne mentre i tecnici e gli operai non fanno nulla dalla mattina alla sera». Al contrattacco passa il professor Bracale, il primario del reparto di ginecologia del San Camillo. Sospeso dopo il blitz della magistratura, Bracale si difende: •Nell'81 — spiega — ho denunciato ogni carenza alla Procura della Repubblica, sempre mi sono fatto sentire per il personale e le insufficienze della sala operatoria: mi sono rivolto aito presidenza dell'unità sanitaria e alla stessa direzione sanitaria. Alle richieste non è stata data soluzione. In ottobre ho spedito una lettera ultimativa; annunciavo il proposito di far chiudere la divisione maternità perché inagibile. Ho chiesto garanzie alla presidenza della Usi, non sono venute. Turbato decisi di proporre la sospensione degli interventi chirurgici: era il 19 novembre, la sera stessa venivo sospeso». Francesco Santini

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