Arrestati per lo «scandalo Casinò» consigliere e assessore di Sanremo di Marzio Fabbri

Arrestati per lo «scandalo Casinò» consigliere e assessore di Sanremo Erano stati convocati come testi a Milano con tutta la giunta Arrestati per lo «scandalo Casinò» consigliere e assessore di Sanremo Roberto Andreaggi e Stefano Accinelli, entrambi de, erano membri della commissione che aveva assegnato l'appalto - L'accusa sarebbe falsa testimonianza MILANO — Roberto Andreaggi, 36 anni, consigliere democristiano al Comune di Sanremo e Stefano Accinelli, anche lui de, assessore all'Urbanistica, sono stati arrestati ieri dai giudici che indagano sulla vicenda dei casinò. L'accusa sarebbe per tutti e due di falsa testimonianza. Andreaggi, il primo a essere posto in arresto, è stato rinchiuso in camera di sicurezza dopo che 1 sostituti procuratori della Repubblica lo avevano già interrogato a lungo in relazione alla vicenda che aveva portato la società SU di Michele Merlo ad ottenere l'appalto per la casa da gioco della Riviera. Nella notte, mentre gli interrogatori continuano, corrono voci di altri arresti' La giornata alla caserma del carabinieri di via Moscova è cominciata presto. Erano stati convocati per essere sentiti in qualità di testi la giunta sanremese al completo, la commissione giudicatrice della gara d'appalto, il segretario generale del Comune di Sanremo Mario Zola e 11 capogruppo consiliare de Giovanni Parodi, che è anche assessore regionale all'Agricoltura. Unico assente, l'assessore sanremese Mario Tonunasini, In vacanza all'estero. Si è visto subito che sarebbe stata lunga. A tarda sera molti erano stati sentiti, magari solo per qualche minuto, ma gli unici a lasciare la caserma erano stati il viceslndaco di Sanremo Bruno Marra, socialista, il segretario ge- nerale e il magistrato in pensione Domenico Riccomagno, che aveva presieduto la commissione comunale per assegnare l'appalto del casinò. Di questa facevano parte anche. Andreaggi e Accinelli. Il primo, anzi, era stato presidente di un'altra commissione che aveva preparato 1 capitolati sui quali si sarebbe poi svolta la gara tra la •Flower's Paradise» e la SU. Come è noto vinse la prima offrendo 18 miliardi e 650 milioni mentre la SU, con 21 miliardi, fu esclusa per avere superato di venti milioni il tetto massimo stabilito in precedenza. In seguito a questa assegnazione (poi revocata su ricorso di Merlo) Andreaggi polemizzò parecchio con l'amministrazione sostenendo che il prezzo pagato per la gestione del casinò era troppo basso. Il consigliere comunale scrisse anche una lettera di dimissioni che però non venne mai discussa dal Consiglio in quanto lui le ritirò prima che giungessero in aula. Conferma 11 vicesindaco Marra: «Ho sentito parlare di questa lettera, ma personalmente non sono mai riuscito a vederla: L'interrogatorio di Marra, ■ come lui stesso ha spiegato, 6 stato tranquillo. •Mi hanno fatto tante domande — ha dichiarato — e io ho dato tante risposte. Io però sono sempre stato lontano dalla faccenda dell'appalto del casinò perché ero per la gestione pubblica e a quella mi auguro che si tornU. Marra ha anche rivelato che quando Michele Merlo si fece avanti per fare una offerta, venne fatta da parte dell'amministrazione municipale una richiesta di informazioni al ministero dell'Interno che rispose dando assicurazioni sulla «pulizia» del personaggio Mentre Andreaggi era già in camera di sicurezza, sotto 11 torchio del giudici c'era il sindaco Osvaldo Vento che è stato sentito Ininterrottamente per oltre cinque ore ed è uscito dalla caserma solo alle 23. Marzio Fabbri

Luoghi citati: Comune Di Sanremo, Milano, Sanremo