Vancini racconta in Emilia l'Italia contadina che fu di Nerino Rossi

l'Italia contadina che fu Il regista ha finito di girare «La neve nel bicchiere» l'Italia contadina che fu ROMA — Sono appena finite in questi giorni, nei dmtorni di Bologna, le riprese del film La neve nel bicchiere, che Florestano Vaticini ha tratto dall'omonimo romanzo di Nerino Rossi. Sceneggiato da1 Massimo Fellsatti e dallo1 stesso Vanclnl, che ne hanno' fatto un trattamento in quattro puntate di un'ora l'una, prodotto dalla prima rete della Rai, dovrebbe andare hi onda nel prossimo anno all'interno di una programmazione ancora tutta da stabilire. Il film racconta la storia di una famiglia contadina nel susseguirsi delle generazioni, vista sullo sfondo di una Italia che cambio, dalla seconda metà dell'Ottocento agli Anni Trenta. A Florestano Vanclnl, gran raccontatore di storie di casa nostra da La lunga estate del '43 a Le stagioni del nostro amore a Bronte: cronaca di un massacro, abbiamo chiesto: E' stato lei a scegliere la Neve nel bicchiere o invece' è stato lei ad essere scelto per. la Neve nel bicchiere? 'La cosa è stata reciproca. Non conoscevo il libro di Ne-, riano Rossi: Qualcuno me l'ha' segnalato, l'ho letto, e l'ade- ( sione è stata immediata. Mi è parso di trovare in questo romanzo l'attuazione di un vecchio progetto che avevo in mente da anni: fare un film sulle, vicende della mia gente». Non c'è Ù rischio, ripropp-, nendone un ritratto affettuó-, so, di fare un'ennesima operazione nostalgia? «io escludo. Eravamo talmente poveri, offesi, affaticati induriti che non credo sia pos- ■ sibile provare alcun rimpian-\ to nei confronti di questo passato: Qual è stata la parte più difficile di questo lavoro? «La ricostruzione dei luoghi di una cultura scomparsa. E non parlo solo dei luoghi fisici, la campagna, il paesaggio, i paesi, ma soprattutto dei luoghi di lavoro. Non ci sono più' buoi capaci di tirare l'aratro, non ci sono più galline lasciate Ubere a razzolare, non ci sono più donne in gradò di cuocere la polenta sul paiolo. In cent'anni il lavoro manuale è stato cancellato dalla società industriale, e tutta una cultura è stata dimenticata, ignorata, distrutta: Perché ha scelto di far parlare l'italiano e non 11 dialetto agli attori, professionisti e no,. interpreti di questo sceneggiato? •Perché detesto la convenzione dello spettacolo italiano. che fa un uso stravolto dei dialetti. Ho mantenuto, deve e quando ho potuto, la struttu-< ,ra sintattica, l'uso di certe frasi, le citazioni proverbiali ma ho evitato accuratamente di cadere nell'accento bolognese macchiettistico: sarebbe stato, credo, falsare lo spirito del iracconto». s! ro

Persone citate: Florestano Vanclnl, Florestano Vaticini

Luoghi citati: Bologna, Italia, Roma