Armi nel Comune Il sindaco assolto

Armi nel Comune Il sindaco assolto Processo per i 57 fucili in soffitta Armi nel Comune Il sindaco assolto Secondo il pretore non è dimostrabile che facessero parte di una collezione - Erano abbandonati Non sempre i doveri di un pubblico amministratore coincidono con quelli del privato cittadino, anche se la materia in discussione è la stessa. Un esempio : il sindaco di Favrla, Giuseppe. Bertar?o, 55 anni, non ha commésso alcun reato omettendo di richiedere alla questura la licenza per detenere i 67 fucili ad avancarica ritrovati nella soffitta del Comune. Le armi infatti non facevano parte di una collezione, né è possibile affermare con certezza che siano di proprietà del Comune, pur essen- a i a ,, l e ; a do state rinvenute nel municipio. A questa conclusione è giunto 11 vicepretore di Rtvarolo, dott. Ronco, nell'assolverlo perché il fatto non sussiste, accoteltèotfo. in Pieno rie ripeto del difensore, avv. Portigllotti. Bertano e finito sul banco degli imputati dopo una denuncia del carabinieri successiva ad un sopralluogo in Comune: all'ultimo plano i militari avevano ritrovato le armi che costituirono, attorno al 1840, la dotazione della guardia civile favriese. Erano in molti a conoscerne 1' esistenza, dopo che un centro limitrofo ne aveva messe in vendita alcune. Nessuno si era però preoccupato di richiedere alla questura l'autorizzazione alla custodia. Ed il sindaco è cosi finito nei guai, quale responsabile dell'amministrazione, a poche settimane da una riunione consiliare che avrebbe dovuto affrontare l'argomento. Sennonché, proprio in quel periodo, la maggioranza si era sfaldata, ed altri, più pressanti problemi, si erano profilati all'orizzonte. Ora i fucili torneranno in custodia a Bertano che probabilmente deciderà di metterli in vendita: prima perù il palazzo municipale sarà dotato di una porta blindata che sconsigli eventuali malintenzionati. Bertano doveva subire ieri mattina un secondo proosso.

Persone citate: Bertano, Ronco