Pertini nelle zone rinate dopo il terremoto dell'80

Perdili nelle zone rinate dopo il terremoto delP80 All'Università di Potenza, in Irpinia e alì'Àrna Perdili nelle zone rinate dopo il terremoto delP80 POTENZA — «Signor Presidente, la ricostruzione va a rilento .Andare plano è stato saggio. Si è già fatto molto, e ora bisogna continuare: non bisogna che si ripeta qui quel che si è verificato nel Belice. Dobbiamo guardare al Mezzogiorno, soprattutto dopo la tragedia di questo terremoto, per risolvere tutti i suol problemi, che sono secolari". Sandro Pertlni, tornato a tre anni di distanza tra le popolazioni colpite nei loro affetti (2800 1 morti) e nei loro beni dal sisma del 23 novembre 1980, ha confermato con la sua presenza che vigilerà,, per conto loro, alla piena realizzazione della ricostruzione. E' un viaggio «nella speranza», quello che 11 presidente Fertinl ha compiuto ieri nel Potentino e nell'Irplnia. Le inaugurazioni della nuova Università della Basilicata, a. Potenza, del centro residen-. ztale di Castelnuovo tri Gonza e dello stablllmenio «Ama» a Pratola Serra eono, per la gente della regione, tuia promessa di vita migliore noi suoi punti essenziali: istruzione, casa, lavoro. La prima tappa di Pertlni, accolto ovunque con grande entusiasmo, è stata l'Università di Potenza, per l'inaugurazione del primo anno accademico dell'ateneo, la cui apertura fu decisa pochi mesi dopo 11 terremoto, con un obiettivo preciso: quello di innescare In Basilicata un processo di sviluppo che fornisse risposte ai bisogni specifici della regione. Di ciò si è tenuto conto anche nella scelta delle facoltà e del corsi di laurea, che comprendono materie quali la difesa del suolo e l'organizzazione territoriale, agraria e scienze forestali. Nel volo in elicottero per Castelnuovo d' Cor.za e poi verso Pratola Sei -.\\ Pertlni ha rivisto i paesi del «cVatere», dove si era "ecato appena informato del tei re-moto «)>cr piangere con noi t nostri morti — ha ricordalo il sindaco di Castelnuovo — e per portarci la prima parola di speranza". A Castelnuovo di Conza (1 morti furono 83) la speranze, ha preso il volto della solidarietà di tanti anonimi le cui offerte — quattro miliardi di lire, più un miliardo 200 milioni di interessi — raccolti dal Giornale nuovo, da La Sicilia di Catania e da Telemontecarlo hanno consentito la ricostruzione di gran parte del paese (45 alloggi, un mercato coperto, l'intera gamma dei servizi, una zona verde, un parco giochi). E' stato un incontro commovente con tutta la popolazione, al termine del quale il Presidente ha parlato con la gente. «Dopo quello che ho visto qui e ciò cìie avevo visto a Potenza — ha affermato — debbo dire che credo nel popolo italiano. Più giro altri Paesi, ptu mi persuado di questo: che il popolo Italiano non pretende di essere superiore agli altri popoli, ma non è inferlore a nessun altro popolo-. Da Castelnuovo di Conza Pertini ha raggiunto lo stabilimento Ama dell'Alfa-Ro-' meo a Pratola Serra: anche lo stabilimento dell'Ama, come: l'Università di Potenza, è nato dopo il terremoto ed e stato costruito dalle Condotte (gruppo Irl-Italstat) nel tempi — strettissimi — prefissati per una rapida produzione della vettura costruita in comune dall'Alfa-Romeo e dalla Nissan. Attualmente lo stabilimento occupa circa 600 persone. Nella sua visita allo stabilimento, Pertlni — che è stato j accolto con grande entusiasmo dalle maestranze — è stato accompagnato dal ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno De Vito che, nella qualità di coordinatore della ricostruzione nelle zone terremotate, lo aveva in precedenza accompagnato a Castelnuovo di Conza, dove era giunto anche il segretario della de De Mita. A Potenza, Pertini era stato accompagnato dall'oli. Emilio Colombo.

Persone citate: De Mita, De Vito, Emilio Colombo, Pertini, Pratola