Sentiero di discesa

Sentiero di discesa Sentiero di discesa I primi dati sui prezzi di novembre devono essere considerati complessivamente positivi. Questo segnale favorevole è però insufficiente, da solo, a sciogliere la prognosi sulle prospettive dell'inflazione nel corso del 1984. Tale prognosi rimane infatti molto riservata. E' confortante che l'economia italiana stia continuandoanche in novembre a mantenersi entro il «sentiero di discesa» dall'inflazione che dovrebbe portarla, in poco più di dodici mesi, ad una crescita media annuale del livello dei prezzi inferiore al 10 per cento. Tale «sentiero», elaborato da economisti vicini al governo, prevede per novembre un aumento dei prezzi dello 0,8 per cento. Tutto lascia pensare che il dato finale, che verrà reso noto tra una quindicina di giorni, sarà sostanzialmente in linea con queste previsioni. Si può quindi affermare che l'Italia ha superato l'esame preliminare circa la possibilità di scrollarsi una buona volta di dosso i germi della malattìa inflazionistica che l'affligge da oltre dieci anni. La vera prova del fuoco deve però ancora venire. ' Non bisogna dimenticare, infatti, che l'affievolirsi dell'inflazione in questi mesi è il risultato di una scric di spinte al ribasso che solo ora affiorano in pieno al livello degli indici del costo della vita, ma che in realtà sono in atto da parecchio tempo ed anzi stanno a loro volta venendo meno: la crisi mondiale ha tenuto calmi i prezzi delle materie prime, a cominciare dal petrolio, e quindi ha impedito che l'aumento del cambio del dollaro facesse troppi danni. La maggioranza delle imprese, poi, di fronte ad un mercato che non «tirava», ha preferito rimandare aumenti consistenti nei propri listini. E' probabile che questa relativa tregua dei prezzi si estenda a tutto il periodo natalizio. Non andrà però molto più in là: i nuovi rincari delle materie prime, gli «strappi» all'insù del dollaro, le tensioni nei prezzi all'ingrosso sono tutti sintomiallarmanti. Se l'economia riparte, la tendenza alla riduzione dell'inflazione potrebbe invertirsi rapidamente. Per scendere ancora, è necessaria una nuova spallata. E la spallata non può che essere data ora, mentre ancora dura la relativa bonaccia dell'inflazione. Una serie di decisioni che saranno prese nel corso dei prossimi trenta-scssanta giorni determinerà infatti quanta inflazione ci sarà in Italia nel corso del 1984. Ecco perché la legge finanziaria e il confronto sul costo del lavoro sono cosi importanti. Ogni apparente benevolenza del Parlamento nel cercare di rendere meno duro il progetto presentato dal governo si tradurrà in qualche decimale o in qualche punto in più di inflazione. Ogni scappatoia che permettesse al costo del lavoro di salire sopra i limiti previsti sarebbe forse una piccola boccata d'ossigeno per le buste paga, ma ci farebbe perdere una grande occasione di risanamento dell'economia. II dato di novembre deve essere preso soprattutto come un segno di incoraggiamento: è un'indicazione chiara che il Paese può farcela, che ci sono basi solide per un successo contro l'inflazione. Mario D eaglio

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