Alfa e Ferrari anticipano la sfida 1984
Alfa e Ferrari anticipano la sfida 1984 Primi collaudi sul circuito di Le Castellet, per i protagonisti del campionato di Formula 1 ■ Alfa e Ferrari anticipano la sfida 1984 La casa milanese prepara una monoposto medita - Le ambizioni di Patrese e Cheever - Tenacia di Albereto DAL NOSTRO INVIATO LE CASTELLET — SI sono guardati da lontano, sènza troppa simpatia, ma non hanno fatto baruffa. I piloti della Ferrari e dell'Alfa Romeo hanno cosi evitato — al contrarlo di come qualcuno avrebbe voluto — uno scontro diretto prima del tempo, cioè dell'inizio del campionato 1984 di Formula 1. Il «mondiale» ti' Inverno, cioè delle prove, non : ha quindi riservato grandi: emozioni. E Nelson Plquet, con il tempo ottenuto la settimana scorsa (l'02"6) alla guida ' della sua Brabham -Bure, può, dormire sonni tranquilli, che difficilmente verrà spodestato dalla sua posizione di uomo più veloce del circuito «Paul Ricard». In verità le due scuderie italiane, più la Williams presente con Keke Rosberg e la Llgier che ha mandato in pista Andrea De Cesarls con una vettura-laboratorio, hanno pensato soprattutto al futuro e principalmente a sviluppare le gomme radiali della Goodyear che per il momento non sembrano ancora molto competitive. Il più rapido è stato René Arnoux con 11 tempo di l'04"96, mentre Alboreto ha lavorato tutto 11 giorno per al cunl test sul motore La Ferrari all'inizio del boxes, l'Alfa Romeo In fondo Per entrambe le scuderìe 1' obiettivo è di preparare la prossima stagione che sarà certamente durissima. La squadra milanese, gestita dal- ; la scuderia Euroracing (coni un nuovo sponsor, la Benet-' ton, circa 6 miliardi di lire di budget, quarantacinque dipendenti, i motori e l'assistenza tecnica forniti dall'Alfa Romeo) ricomincia praticamente da zero: piloti nuovi, macchina completamente rifatta. «Si—dice Giampaolo ravanello, veneto roccioso, titolare del team — ripartiamo dacca-' po. Per l'inizio del campionato schiereremo una monoposto' inedita, totalmente ridisegnata. Telaio in fibra di carbonio e \kevlar, senza carrozzeria nella parte anteriore, cambio riprogettato dai nostri tecnici, sospensioni diverse, motore modificato sia nella sovraalimentazione che in alcune parti elettroniche e meccaniche. Sulla carta abbiamo diverse possibilità vincenti, se non per il titolo, almeno per alcune gare*. I due nuovi piloti, benché relativamente giovani, sono in pratica del veterani. Riccardo Patrese, 29 anni, ha novanta-i sei Gran Premi sulle spalle;' Eddy Cheever, classe 1958, ne ha disputati cinquantaquat-' tro. Per il padovano non ci sono recriminazioni sul fatto di avere lasciato la Brabham, In maniera anche un poco traumatica. «Ad essere obiettivi — afferma — la squadra inglese era più che ottima. Ma in fondo non c'era una vera intesa tra me e loro che puntavano tutto su Plquet Adesso invece parliamo la stessa lingua, non solo in maniera metaforica. L' A Ifa vuole vincere', io ho la medesima ambizione. Il potenziale è elevato. Vi sarà molto da lavorare ma questo non ci spaventa. Io e Cheever sappiamo cosa hanno fatto BrabhamBmu> e Renault per migliorare il rendimento delle loro macchine e l'affidabilità del motori. Potremo dare consigli utili, al tecnici. In fondo partecipiamo ad un'avventura interessante e la sfidaci appassiona*. Domani a Parigi, intanto, le Commissione di Formula 1 discuterà e forse approverà un progetto per modificare il sistema di qualificazione delle gare. Per formare lo schieramento di partenza di un Gran Premio, Invece di prendere in considerazione solo il giro più veloce, verrebbero cronometrati cinque passaggi consecutivi. Un provvedimento che dovrebbe in teoria ridurre, i pericoli delle prove ufficiali e anche 1 costi di gestione delle squadre. In pratica sarà un metodo forse più equo ma sempre pericoloso perché ci sarà più gente in pista nello stesso momento. Cristiano Chiavegato Questi 1 tempi fatti registrare ieri (cronometraggio della Ferrari): Arnoux (Ferrari) l'04"96; Rosberg (WilliamaHonda) l'OS "50; Cheever (Alfa Romeo) l'06"02; Alboreto (Ferrari) l'08"47; Patrese (Alfa Romeo) l'08"77; De Cesarls (Ligler-Ford) l'07"l. I a- Castellet. René Arnoux (a sin.) dopo le prove aspetta il parere di un tecnico della Ferrari (Tel.)
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