Blissett bidone o incompreso?

Blissett bidone o incompreso? Il mancato inserimento del cannoniere inglese nel Milan Blissett bidone o incompreso? ' DAL NOSTRO INVIATO MILANELLO — /I Reo, il Bidone, il Fantasma, il Bluff è qui davanti a noi, in località Milanello, si allena con il Milan, contrattualmente ancora sua squadra. Luther Blissett, giamaicano di passaporto britannico, centravanti di ruolo, cannoniere di fama (soltanto), cacciato dal campo domenica scorsa dalla voce del popolo, che stavolta pare proprio voce di Dio, è chiamato a difendere il suo nulla in rossonero, il suo non essere, il suo tradire, domenica dopo domenica, i due miliardi e duecento milioni di spesa per l'acquisto, i quasi settecento milioni di ingaggio triennale. Parla un inglese • broad*, largo, pesante, probabilmente, anche se inconsciamente, utile per ovattare la rabbia con il sound avvolgente: La domanda, subito: dov'era Blissett domenica scorsa contro la Fiorentina? E doveste nascosto finora, pur disputando teoricamente e ufficialmente il campionato italiano? La risposta, di un uomo disponibilissimo: «Blissett non c'era, non c'è. Fuori di testa, e poi anche di corpo. Io credo, io temo di avere capito che 11 vostro calcio è un teatrino dove all'attore straniero si chiede soprattutto 11 gol. Il gol e basta. Tutti guardano e Invocano Blissett cannoniere, non Gerets grandissimo difensore. Chi impedisce il gol in Italia non è un campione, quasi quasi è un criminale. Io qui rappresento il gol: ho avuto la sfortuna — a questo punto devo chla> maria cosi — di fare ventisette gol l'anno scorso nel Watford, campionato Inglese. Qui nessuno sa che nel Watford segnavano tutti, che c'era un grande gioco collettivo, che i miei non erano gol Individuali. La squadra, in quarantadue partite di cam pio: ; a to, ha fatto settanta n . , o e o o l i a i e e, t E o di o è si a. nnè aa a> ol o d e ol e a gol. Ma dal Watford è arrivato qui soltanto Blissett, che se non segna è un brocco. Io credo che, se domenica prossima faccio, per sbaglio, con tre palloni che mi picchiano sul culo, tre gol, divento un dio». Ma ci sono altre accuse: niente gioco, nessun dialogo tecnico con i compagni, l'allenatore Castagner costretto, suo malgrado, a difendere il capitale investi to dal Milan. «Il gioco del Milan non è soltanto Blissett, ognuno .di noi si muove in dipendenza degli altri. Il dialogo migliora, sto persino studiando italiano per parlare di football, e intanto in campo ci si intènde sempre meglio. Castagner fa bene a criticarmi e, nello stesso tempo, a difendermi. Io posso migliorare soltanto giocando. Stare in panchina a meditare sulla mia avventura non mi serve, e non serve al Milan». Farina, il presidente rossonero, ha fatto capire che Blissett, questo Blissett, a fine anno potrebbe essere ceduto. «Affari di presidenti, fra presidenti. Io ho sempre detto che voglio tornare a Watford, anche in serie B. Ma dico anche che voglio onorare 1 miei tre anni di contratto con il Milan. A Farina dico di avere il coraggio di aspettare, prima di prendere una decisione: nell'ultimo campionato inglese segnai dieci gol in due mesi, poi mi fermai per tre settimane, realizzando appena con due rigori, eppure mi diedero fiducia, e furono premiati. Nessuna polemica: un'attesa logica, onesta di questo Blissett. Ripeto domenica prossima, con un briciolo di fortuna, posso diventare un fenomeno per il vostro modo di pensare. I tifosi mi vogllQna.bene,^ spettano soltanto 1 mlelgol. magari il mio gol, unico e decisivo». / compagni sono invidiosi dei suoi guadagni? «Non so, non voglio saperlo. Io guadagno In proporzione al costo del mio cartellino, e mi pare giusto. Ma non solo per 11 valore del mio cartellino capisco Fari na che insiste su di me: il fatto è che io sono un valore autentico» I compagni dicono di lui cose assortite. Damiani: «Blissett non è un brocco, anzi. Patisce molto il problema del gol: durante la partita si guarda in giro, guarda i compagni, gli avversari, l'arbitro, la folla, mal la palla. Patisce la voglia di gol». Qerets: «Non si segnano ventisette gol In Inghilterra da brocco. Lui ama un football veloce, poco tecnico, l'opposto di quello nostro. Scende In campo terrorizzato a priori. Metterlo fuori per un poco? Dipende da come lui prende 11 provvedimento. Peccato che qui non ci sia una seconda squadra impegnata in un buon torneo, servirebbe per il parcheggio». Versa: «Eh, Blissett? A proposito, la mia vecchia Juve è davvero cosi forte?». II medico sociale Monti fa: «Fisico a posto, sistoli cardiache innocue». E l'allenatore Castagner: «Davvero Blissett parla disteso con voi giornalisti? Lo vorrei meno allegro, più teso». Sensazione generalesche Blissett debba progredire, anche perché peggio di cosi non può giocare. C'è ancora, però, chi sostiene che quello del Watford da comprare era Barnes, nero come lui. E un giocatore del Milan fa: «Sara, ventisette gol in Inghil terra, però al primi palleggi italiani l'estate scorsa, Blissett sembrava uno che avesse appena cominciato a giocare al calcio, attirato da un ingaggio favoloso destinato per sbaglio a lui». V Giampaoio Ormezzano Dice l'attaccante: «NelWatford i miei non erano gol individuali, ma della squadra». Farina medita di rimandarlo a casa, Gerets e Damiani lo difendono, altri sussurrano commenti piuttosto acidi Lh Rli Millk l fid di 27 l ili ll i ili Luther Rlissclt a Milanelk) con la fidanzata: dai 27 gol inglesi alla carestia italiana

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