La mappa delle Usl lottizzate dai partiti di Bruno Ghibaudi

la mappa delle Usi lottizzate dai partiti Un'indagine sulla gestione della Sanità condotta dalMsis la mappa delle Usi lottizzate dai partiti ROMA—Il partito che ha il maggior numero di presidenze delle Unità sanitarie locali è la de: 374 su 652. Seguono 11 psi (125). il pei (116), il psdi (15), il prl (7), gli indipendenti di sinistra (5), i partiti con Uste locali (3), il pll (1) e 11 pdup (1). Il jmsi non ha alcun presidente di Usi, ma è rappresentato in alcuni comitati di gestione. Sulle poltrone presidenziali siedono anche 13 donne (meno del 2 per cento del totale), appartenenti alla de (4). al pei (4). al psi (3). al psdi (1) e agli Indipendenti di sinistra (1). Questi primi dati della geografia politica della sanità pubblica italiana, che si riferiscono a 647 presidenza di Usi su 652 (3 Usi In Campania, una in Calabria e una in Sardegna sono attualmente commissariate) emergono da un'indagine, aggiornata al 31 ottobre 1983. condotta dolivistllu te di studi e di informa zione sanitari» (Ists) I Per quanto riguarda il Piemonte (54 Usi) i presidenti de sono 23 (42,5 per cento) seguiti da 14 pei (25,9 per c jr, !',„ da 13 psi (24,1 per cento», 4a 3 indipendenti di sini.su.. ;~,,6 per cento) e da 1 psdi (1.9 per cen¬ to). In Valle d'Aosta l'unica Usi è presieduta da un rappresentante dell'Union Valdòtalne. In Liguria le 20 Usi sono presiedute da 8 socialdemocratici, 8 comunisti, 6 democristiani e 4 socialisti. In Lombardia le 80 Usi sono presiedute da 59 democristiani, 14 socialisti e 7 comunisti. Nel Lazio le presidenze delle 59 Usi sono distribuite fra de (23), pel (13), p3l (11). psdi (5), prl (4), Indipendenti di sinistra (1), pll (2) e pdup (1). Dati di questo genere non bastano però a delineare la geografia politica della realtà sanitaria italiana e la lottizzazione di potere che ne deriva. Le considerazioni sono più d'una e inducono correlazioni alquanto complesse. Innanzitutto 11 presidente è soltanto uno degli organi decisionali della Usi: gli altri sono l'assemblea generale e il comitato di gestione. Presiedere una Usi non significa certo governarla a proprio piacere — ha precisato Mario Racco, segretario generale dell'Isls —. La gestione è infatti affidata al Comitato di gestione, la cui composizione rispecchia le varie componenti politiche secondo la tipologia del Consiglio comunale». Per valutare meglio la geografia politica del governo delle Usi dobbiamo perciò considerare le componenti politiche della rappresentatività popolare. E l'indagine Isls dimostra che 1 valori in gioco, come 11 numero dei consiglieri amministrativi eletti nei partiti che hanno almeno un presidente di Usi, possono evidenziare una realtà gestionale ben diversa. In Piemonte, per esemplo, il pei pur avendo soltanto 14 presidenti (contro 1 23 della de) possiede però un pari numero (20) di consiglieri, mentre il psi (13 presidenti) possiede soltanto 9 consiglieri e il psdi (3 presidenti) ha un solo consigliere. Un discorso a parte meritano le Usi delle grandi aree metropolitane, dove le situazioni appaiono molto diversificate fra di loro. A Torino' l'assemblea consiliare è composta per il 41 per cento da eletti del pel, il 25 per cento dalla de, il 15 per cento dal pst, e in percentuali minori da pll, msl, psdi e prl; la giunta comunale è un monocolore comunista ma il presidente della Usi 1/23, che comprende tutto il Comune di Torino, è socialista. Ugualmente socialista è 11 presidente della Usi che comprende l'intero territorio di Milano. A Genova 1160 per cento del presidenti Usi sono comunisti e 11 restante 40 per cento sono socialdemocratici. A Bologna le tre Usi sono presiedute da due comunisti e da un socialista. Fra 1 20 presidenti delle Usi romane si contano 8 comunisti, 5 socialisti, 3 repubblicani, 2 socialdemocratici un liberale e un pdup. Bruno Ghibaudi

Persone citate: Mario Racco