I bieticoltori minacciano di non seminare

I bieticoltori minacciano di non seminare Se il Gruppo Montesi non paga I bieticoltori minacciano di non seminare ROMA — Un terzo dello zucchero ora può fallire. La minaccia incombe sul gruppo Montesi (una deUe tre grandi «M» del settore) per cui venerdì un gruppo di bieticoltori ha presentato al tribunale di Padova un'istanza di fallimento. NeUo stesso giorno alla Camera il de Glannaro Pclllzzari, relatore del provvedimento che vara la Ribs (la finanziarla degli zuccheri) usava parole di fuoco. Bui progetto, ha spiegate il relatore, pesa la minaccia dei bieticoltori dipendenti dal gruppo veneto, U 35% dell'intero settore saccarifero, I quali hanno già annunciato che se entro dicembre non avranno una parte consistente dei crediti (140 miliardi) coltiveranno bietole «solo nelle zone dove sono costretti per legge». Le conseguenze di questo •disimpegno» — ha spiegato Pelllzzari — saranno «disastrose». In pratica I bieticoltori consegneranno i prodotti soltanto all'Eridanla, il colosso del settore che fa capo alla famiglia Ferruzzi e paga alla consegna. Il risultato sarà «che nel prossimo anno — ha detto il relatore — dovremo sborsare 500-600 miliardi per importare zucchero, mentre sul nostro mercato avremo una situazione di monopolio deU'Erldania, l'esatto contrario di ciò che vuole il disegno di legge sulla Ribs». Sulla finanziaria zucchero, intanto, martedì una rappresentanza di bieticoltori sarà ascoltata dalla commissione Agricoltura, assieme ai sindacati, prima che, il giorno dopo, la legge venga approvata in sede legislativa. Con il decollo rapido del provvedimento (che prevede 147 miliardi di finanziamenti tra 1*83 e l'84) sono in molti a sperare di indurre, sia pure indirettamente, i giudici di Padova a concedere l'amministraalone controllata, per la quale stanno premendo gli industriali veneti, convinti che II gruppo Montesi sia in gran parte risanabile. Di parere opposto sono i bieticoltori, che venerdì hanno presentato ai giudici un. memoriale nel quale si sostiene che non «sussistono, comprovate possibilità di risanare l'impresa» con l'amministrazione controllata. I bieticoltori chiedono un rapido commissariamento' del gruppo, in base alla leggeProdi, l'unico in grado di stipulare 1 contratti entro dicembre. Se no, sostengono, sarà difficile seminare I 250-200 mila ettari di bietole di cui l'Italia ha bisogno, dodici fabbriche dovranno essere chiuse e saremo costretti a importare zucchero per alcu-' ne centinaia di miliardi. Cesare Roccati

Persone citate: Cesare Roccati, Ferruzzi

Luoghi citati: Italia, Padova, Roma