La Toscana non drammatizza

La Toscana non drammatizza La Toscana non drammatizza Vi si produce un olio eccezionale, quasi tutti gli agricoltori vendono direttamente la loro merce - Previsti rincari di 300400 lire il litro DAL NOSTRO CORRISPONDENTE FIRENZE — La decisione della Cee ha preso alla sprovvista gli olivicoltori toscani. Forse si pensava che l'azione del ministro Pandolfl riuscisse ad evitare questa decisione o almeno a ridurne le conseguenze. Al di là di una comprensibile preoccupazione per un immancabile aumento del prezzo al consumo, però, non si va. Sia all'assessorato all'Agricoltura della Regione Toscana, sia alle organizzazioni del produttori non sono arrivate, sino ad ora, reazioni di protesta da parte degli olivicoltori della regione. «La decisione della Cee è difficile da contestare —si afferma al Croevott (Consorzio regionale olio extra vergine di oliva tipico toscano) —, 11 prezzo dell'olio d'olivaagganciato a quello dell'olio di semi! in un rapporto di 2,3 a 1. Negli ultimi tempi 11 prezzo dell'olio di semi è au¬ mentato e quindi era inevitabile un adeguamento di quello d'oliva. La diminuzione delle integrazioni di prezzo va vista in questo senso, non come un provvedimento punitivo». Se la decisione della Cee non ha provocato drammi in Toscana è anche per le caratteristiche del commercio del prodotto. «Nella nostra Regione — dicono al Croevott — è ancora fortemente radicata la tradizione di acquistare l'olio direttamente dal produttore. Questo significa che la produzione è molto frammentata, ci sono moltissime aziende agricole a conduzione familiare che hanno il rapporto diretto con il consumatore. La Cee concede i contributi a chi imbottiglia piti di 600. quintali di olio l'anno e quindi tutti l piccoli produttori, che' cratltufVrbno'una percentuale notevole delia produzione toscana di olio d'oli¬ va, non usufruivano di questi contributi che ora sono stati diminuiti e quindi non sono stati danneggiati». / provvedimenti comunitari si ripercuoteranno comunque sul prezzo dell'olio. L'anno scorso un chilo di olio extra vergine di oliva è stato venduto a 6400-6500 lire. Quest'anno, si prevedeva un prezzo di circa 7000 lire il chilo dal produttore al consumatore, ma dopo la decisione della Cee il prezzo dovrà essere ritoccato al rialzo di 300-400 lire. «E* un prezzo alto — ammettono al Croevott —, ma giustificato dal fatto che in Toscana puntiamo alla qualità del prodotto per differenziarlo dalla massa degli olii delle altre regioni. Certo, l'ulteriore aumento conseguente ai provvedimenti comunitari, rischia di creare delle difficoltà». f. in.

Luoghi citati: Firenze, Toscana