Nell'84 ripresa, ma forse «drogata» di Mario Pirani

NelP84 ripresa, ma forse «drogata» Lombardini, Colajanni, Ricossa e Mazzocchi al Forum di Saint-Vincent NelP84 ripresa, ma forse «drogata» Tutti d'accordo: il prossimo anno sarà forse migliore, ma ci sono perplessità sulla manovra economica - Consegnato a Mario Pirani il premio Saint-Vincent per l'economia DAL NOSTRO INVIATO ST-VINCENT — L'84 sarà l'anno della ripresina in Italia? Forse, ma c'è anche chi pensa il contrario. Ieri dal •Forum- economico di St-Vincent sono venute previsioni moderatamente ottimistiche sull'anno che sta per aprirsi, pur con chiare critiche alla non-politica economica del governo, previsioni suffragate anche da una nota congiunturale dell'Iseo in cui si afferma cho ci sono segnali di risalita della produzione industriale negli ultimi tre mesi. Una doccia fredda è invece venuta dall'Fml. cho'nelidocumento conclusivo della visi¬ ta degli esperti del Fondo afferma che l'Italia ha ottenuto risultati inferiori a quelli di altri Paesi nell'ellminare le cause degli scompensi nell'economia. Sull'inflazione si sono concentrati anche gli economisti del «Forum» (che aveva come tema proprio le previsioni per l'84): pessimista Siro Lombardini, che ha affermato che, una svalutazione della lira è 'tutt'altro che improbabile': la moneta italiana ha un valore che "è stato mantenuto a livelli artificiosamente al tu. Più ottimista invece Giancarlo Mazzocchi per il quale malto,ptobablle che il 1984 veda una riduzione del diffe- remiate di infIasione rispetto agli altri Paesi sviluppati'. Effetti positivi della ripresa internazionale potrebbero sentirsi anche sul tasso di crescita italiano. Tuttavia, ha fatto notare Mazzocchi, per perseguire questi obiettivi sarà necessaria una politica del redditi adeguata. Contrario alla politica dei redditi si è invece detto Sergio Ricossa: «La ripresa non può che significare lo smon-1 faggio della politica economica perseguita negli ultimi venti anni — ha detto — eia politica del redditi viene in primpjiiètno quando si continua ad insistere nel socialismo all'italiana». Se gli economisti presenti hanno azzardato (con prudenza) previsioni per il futuro, non è mancato però chi si è lasciato andare a qualche considerazione sul presente, come Napoleone Colajanni: *L'84 non sarà un anno felice —ha affermato ironicamente — perché la politica di bilancio è sbagliata'. Frecciate politiche a parte, anche Colajanni ha incentrato il suo intervento sul problema inflazione: no a rientri bruschi per i costi sociali che comportano — ha detto—ma pure non si potrà puntare esclusivamente su un aumento della produttività che richiede tempi lunghi: la strada giusta è quella di un contenimento graduale.! Gli intervenuti non hanno potuto pure fare a meno di affrontare 11 problema della 'scala mobile: Mazzocchi si detto favorevole ad allungare ad un anno il periodo di calcolo, lasciando Immutate le scadenze contrattuali. Gli fa eco Ettore Massacesl, presidente dell'Alfa Romeo, che intervenendo nel pomeriggio si è detto d'accordo sulla necessità di frenare gli automatismi: il calcolo annuale della «scala» — ha affermato — è sostenibile in termini so ciali, e gli stessi lavoratori si stanno accorgendo che è ora di cambiare. Concessioni che fino a poco tempo fa erano impensabili oggi si possono invece affrontare. Non è invece sopportabile un'abolizione senza alternative della con tlngenza. Massacesl si è pure riferito all'intervento di Lombardini, dal quale ha dissentito: la svalutazione della lira non è auspicabile — ha detto servirebbe alle aziende solo per pochi mesi. Oggi il «Forum» si conclude con la consegna dei premi St-Vincent' per l'economia che sono stati assegnati a Enzo Rossi, Galeazzo Impicciatore, Terenzio Cozzi, Franco Momigliano, Domenico Siniscalco, Mario Plranl (giornalista della Stampa) e Pino Di Salvo. La targa d'oro è andata all'edlt<>r^Pgjlaghleri~. ; Paolo Giovane!»

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