Strage di Bologna il «superteste» resta In Svizzera

Strage di Bologna il «superteste» resta In Svizzera Negata l'estradizione di Ciolini Strage di Bologna il «superteste» resta In Svizzera Secondo le autorità elvetiche, la domanda italiana non era sufficientemente motivata GINEVRA — Le autorità elvetiche hanno respinto la richiesta italiana di estradizione di Elio Ciolini, il «superteste» (che aveva successivamente ritrattato) della strage di Bologna. A decidere in tal senso, con -sentenza 16 novembre 1983, è stato l'Ufficio federale di polizia che avrebbe valutato — come riferito dall'agenzia «Ats» — «non sufficientemente fondata la domanda delle autorità italiane». La comunicazione in merito è stata trasmessa con una nota all'ambasciata d'Italia a Berna. Si ritiene che sia stato lo stesso Consiglio federale (governo) elvetico a decidere il rifiuto dell'estradizione. Elio Ciolini, nato a Firenze nel 1946, è l'autore delle clamorose «rivelazioni» fatte agli inquirenti di Bologna (allora i giudici Aldo Gentile e Giorgio Florldia) in merito ai retroscena della strage della stazione di Bologna dell'agosto 1980. In tale occasione, raccontando fatti sensazionali di cui sarebbe stato testimone o che avrebbe appreso, riuscì ad ottenere la liberazlo- ne dal carcere di Ginevra dove era stato rinchiuso per accuse di truffa, mediante il pagamento di una forte cauzione. Le sue deposizioni — che comprendevano accuse a numerose personalità, secondo lui coinvolte nella «P2> e addirittura in una superloggia massonica con base a Montecarlo — venivano successivamente ritrattate il 10 settembre 1982 in una lunga dichiarazione indirizzata ai procuratori della Repubblica di Bologna e di Firenze. A fare da Intermediarlo nella presentazione di tale «documento» fu l'avvocato fiorentino Federico Federici, anche lui Indicato come coinvolto nella vicenda e considerato legato al «venerabile maestro» Llcio Golii. Nell'occasione, Federici anzi lasciò intendere di essere stato lui ad indurre il «superteste» a «dire finalmente tutta la verità». E Ciolini, in seguito, cercò di cambiare ancora una volta atteggiamento sottintendendo che parte delle sue deposizioni potevano effettivamente corrispondere alla verità. Elio Ciolini venne arrestato nuovamente a Ginevra il 1° febbraio di quest'anno per fini estradizionali su ordine di cattura della Procura della Repubblica di Bologna per reati di calunnia e falso aggravato, a danno di Gianni De Michelis e di Claudio Martelli. Rinchiuso nel carcere di Bois-Mermet a Losanna, venne successivamente messo in liberta provvisòria in attesa della decisione delle autorità elvetiche in merito alla richiesta italiana di estradizione. Secondo alcune fonti, la decisione di non concedere l'estradizione di Ciolini in Italia — la motivazione ufficiale non è finora nota — sarebbe da collegare con <l desiderio dell'Ufficio federale di polizia di avere a disposizione il «superteste» nell'ambito di inda-r ginl in corso sulle attività condotte in territorio elvetico da organizzazioni straniere, i. Ciolini, che era in libertà provvisòria dall'8 giugno scorso, continua ora a godere della liberta. Egli dovrebbe tuttavia ancora rispondere al tribunale di Ginevra per le accuse presentate da una signora americana nel maggio 1981, Truffa, minacce e sequestro sono le imputazioni a lui rivolte. La signora infatti accusa Ciolini di averle sottratto plU di un milione di franchi dopo averla sequestrata e minacciata e dopo essersi fatto passare per un agente segreto israeliano. La libertà provvisoria del «superteste» in merito a tali accuse risale al giugno 1982. (Ansa) CAGLIARI — Lo studente nuorese Giulio Gazzanlga, 25 anni, coinvolto nelle indagini sui movimenti eversivi in Sardegna ed impazzito in carcere, ha ottenuto la liberta provvisoria.