Linps francese è in attivo

Linps francese è in attivo Dopo due anni neri, il governo socialista riaggiusta i conti della «Secu» Linps francese è in attivo PARIGI — I conti della Previdenza Sociale francese, sono tornati in attivo, per la prima volta dal 1980: oltre 4 miliardi di franchi (ottocento1 miliardi di Uro) nell'83, equilibrio l'anno prossimo. Nel 1982, il deficit era stato di 7 miliardi e 600 milioni di franchi (millecinquecento miliardi di lire). L'anno precedente, di 6 miliardi e 600 milioni (oltre: milletrecento miliardi di lire). Ancora nel giugno scorso, le previsioni erano meno favo-i revoli: allora, si pensava che l'attivo non avrebbe superato; 1245 milioni di franchi (49 miliardi di lire). Per il governo socialista è una vittoria significativa, importante («Pi dimostrerò che so fare l conti», aveva promesso il ministro per gli Affari Sociali, Pierre Beregovoy, al momento della nomina). Che si iscrive tuttavia in un quadro economico contraddittorio: la bilancia commerciale sembra avviarsi al pareggio; l'indebitamento con l'estero resta pesante; l'inflazione ereditata al 14% è al 9% anche se 11 traguardo del 5% neli'84 sembra sfumato; i disoccupati sfonderanno quasi certamente il tetto dei due milioni, 11 prossimo anno. Dietro la vittoria di Beregovoy c'è una ricetta all'apparenza semplice: meno spese, più entrate. Ma l'esame, nel dettagli, dei bilanci della «Secu» mostra un quadro più sfumato. Il riequilibrio è dovuto al forte attivo dei rami assistenza malattia (cinque miliardi di franchi, 1360 miliardi di lire) e familiare (6.8 miliardi di franchi. 1260 miliardi di lire). Il ramo «vecchiaia» infatti resta in rosso (7 miliardi e 700 milioni di franchi, 1500 miliardi di lire): a causa dell'aumento della durata della vita e alla nuova età della pensione, 60 anni. Ma se 11 regime degli assegni familiari è passato, ih un anno, da un deficit di 12 mi¬ liardi di franchi a un attivo di quasi sette miliardi, il merito non è solo della diminuzione delle spese: il plano di rigore scattato nel marzo scorso ha creato un prelievo obbligatorio dell'uno per cento sul reddito da assegnare alla «Cassa famiglia». In favore del rlequlllbrlo del conti ha giocato inoltre la diminuzione della natalità, particolarmente sensibile quest'anno (nasceranno 50 mila bambini in meno). Quanto alla Cassa malattia, il saldo attivo è dovuto soprattutto alla riduzione delle spese ospedaliere (alcune strutturali: ricoveri più brevi, economie di gestione, forfait giornaliero di ricovero, diminuzione del nuòvi posti di lavoro. Altre casuali: sciopero del personale, la primavera scorsa). E alla diminuzione di quelle farmaceutiche, conseguenza di alcune scelte impopoleri: ribasso del margini di profitto dei grossisti, aumento del prezzo dei medicinali. A partire dall'85, tuttavia, si porranno nuovi problemi di finanziamento. Sarà mantenuto il prelievo straordinario dell'I per cento? Saranno aumentati gli oneri sociali? Come saranno ripartite le spese, tra Imprese, lavoratori e Stato? il dibattito si annuncia difficile. e. n.

Persone citate: Beregovoy, Pierre Beregovoy

Luoghi citati: Parigi