Brest rompe il gemellaggio con Tallinn «I russi spiavano gli impianti militari»

Brest rompe il gemellaggio con Tallinn «I russi spiavano gli impianti militari» Clamorosa iniziativa del sindaco (gollista) della città francese Brest rompe il gemellaggio con Tallinn «I russi spiavano gli impianti militari» PARIGI — Cala il gelo sulla rada di Brest. Il sindaco Jacques Berthelot ha cancellato il «contratto d'amicizia» con la città sovietica di Tallinn, stretto giusto un anno fa. Le spie russe sono diventate insopportabili — lia spiegato —. Sono ormai dappertutto: per strada, al porto, nelle acque della baia. Arrivano perfino dal cielo. Anche la mostra di arte estone, organizsata per il fine settimana, è stata annullata: avrebbe permesso a «troppi russi curiosi» di ficcare il naso in une delle più grandi basi della marina da guerra francese. Credo nell'amicizia franco-sovietica — ha spiegato Berthelot, eletto nelle liste del partito neogolllsta —ma è meglio evitare rischi. E di rischi, secondo il giovane sindaco, Brest e la Francia ne hanno corsi parecchi. Berthelot è da poco arrivato all'.Hotel de ville», l'aprile scor¬ so: dalla rada di Brest parte, verso le acque dell'Atlantico, il sottomarino sperimentale Gymnote. A bordo ha il nuovo missile strategico Mi. Un test delicato, importante, per la marina francese. Mentre il Gymnote lascia la baia, due pescherecci sovietici gli si affiancano. Sono irli di antenne, baffi elettronici sensibilissimi. Un mese dopo, altra «provocazione». Un sottomarino nucleare esce dal porto. Lo precede un dragamine. Indispensabile misura di sicurezza, spiega il sindaco della città bretone: qualche giorno prima un mercantile sovietico, attraccando, aveva perduto «qualcosa di strano». Quando il sommergibile si Immerge, un peschereccio russo lo segue. Per registrare il rumore dei motori, accusa Berthelot, e poter identificare quindi altri natanti francesi. Poi, a luglio, l'episodio più sconcertante. Un aereo civile sovietico, atteso a Brest per imbarcare un gruppo di turisti, gira con insistenza sul cie¬ lo della città e sulla base militare di Landlvisiau (quella da cui sono partiti l Super Etendard venduti all'Iraq). Con sorprendente tranquillità sorvola quindi le basi del sottomarini nucleari, all'altro capo della baia, e atterra, indisturbato, all'aeroporto. Navi, aerei. Perfino autocarri: vengono qui.a caricare polli, dice il sindaco, ma sono pieni di congegni elettronici, radio potentissime, antenne. Clie studieranno, ancora? La piccola guerra di Brest Inquieta t sovietici. Due volte Berthelot — semplice sindaco — è stato invitato a ricevimenti dell'ambasciata russa, insieme alle piti alte autorità di Francta. Non ci è mai andato. Ho preferito studiare i progetti del governo, ha spiegato: le nuove difese dallo spionaggio elettronico. Emanuele Movasi»

Persone citate: Berthelot, Jacques Berthelot

Luoghi citati: Brest, Francia, Iraq, Parigi