Per un missile in più di Arrigo Levi

Per un missile in più Per un missile in più (Segue dalla l'pagina) e di 264 «Cruisc». Ma questo schieramento di missili Nato, o' altre combinazioni possibili attorno a questi livelli che sono ovviamente negoziabili, risulterebbe largamente inferiore per potenza, anche se numericamente eguale, a quello sovietico; c i russi lo sanno. I «Pcrshing-2» sono infalli missili balistici come gli SS-20, ma hanno una gittata molto minore, tanto da non raggiungere dalle loro postazioni tedesche Mosca (c meno ancora le grandi basi dei missili intercontinentali sovietici); mentre gli SS-20 coprono tutta l'Europa ed oltre. Quanto ai «Cruise», si tratta in realtà di minuscoli aerei a reazione automatici che volano a velocità subsoniche; essi impiegherebbero ore per raggiungere il territorio sovietico e potrebbero essere abbattuti con sistemi antimissilistici; lajoro «capacità di pene trazione» è di gran lunga inferiore a quella degli SS-20, che non possono essere fermali e che impiegano, come i «Pcrshing-2», soltanto pochi minuti per raggiungere il bersaglio. Si aggiunga che i sovietici, avrebbero ancora, secondo questa ipotesi, altri 60 missili SS-20 a tre testate di riserva in Asia, c' potrebbero aerotrasportarli in poche ore a tiro dei bersagli europei. Rcagan non lo dice: ma il margine di superiorità «curomissilistica» sovietica che la Nato già oggi si dice disposta ad accettare è mollo grande, tale da controbilanciare i missili «sottomarini» anglo-francesi, armi imprecise, di ((secondo colpo», e che sono destinale a sistemi di dissuasione nazionali. «Cruisc» e «Pcrshing-2», entro i limiti proposti, non modificherebbero in alcun modo l'equilibrio strategico globale Usa-Urss, che comprende migliaia di tesiate e di missili. Nessuno può seriamente sostenere che essi rappresentino al cun pericolo di «primo colpo» verso l'Urss. A questo punto, però, ci sembra che l'ipotesi di accordo presentata da Rcagan potrebbe essere ulteriormente definita, anche con l'indicazione for-i male del numero proposto di «Pcrshing-2». Una iniziativa, da fare accogliere in sede Nato, per una ulteriore proposta di questo genere entro dicembre, potrebbe venire da Italia e Germania: le due nazioni europee che si sono solennemente impegnate a non possedere mai armi atomiche proprie, ma che appunto per questo hanno dovuto 'hiederc il rafforzamento dcWombrcllo americano di fronte alla nuova minaccia degli SS-20. Una tale iniziativa sarebbe più concreta e meno ambigua del «dilazionamento condizionato» dell'installazione degli euromissili suggerito dall'on. Berlinguer. Questa è una proposta significativa perché si distacca dalle posizioni unilatcralisìe, perché riconosce il principio della necessaria in¬ stallazione dei «Cruisc» in mancanza d'accordo, e perché allarga così le basi del consenso in Italia (un notevole successo dcll'on. Craxi): ma è anche una proposta che purtroppo si presta a pericolosi malintesi, perché Mosca l'interpreterebbe come il primo segnale di cedimento c disunione della Nato; e allora addìo speranze d'accordo. Se Mosca finirà invece per convincersi che l'obicttivo di spezzare l'Alleanza non riuscirà (e il risultato del volo di Roma è per questo molto importante per la causa della pace in Europa), tornerà a trattare. Noi pensiamo, insieme con Helmut Schmidl, che proprio questo avverrà, e che alla fine si potrà fare un buon accordo, che rafforzi l'impegno americano in. Europa c. che impedisca airijrss di assicurarsi il netto predominio.strategico e politico sull'Europa delle democrazie. Arrigo Levi

Persone citate: Berlinguer, Craxi, Cruise, Helmut Schmidl