Fidis, Gilardini, M. Marelli check-up di «ottima salute» di Francesco Paolo Mattioli

Fidis, Gilardini, M. Morelli check-up di «ottima salute» Presentati alFAiaf i bilanci consolidati delle tre società Fidis, Gilardini, M. Morelli check-up di «ottima salute» Il loro patrimonio netto sfiora i 500 miliardi - Sottocapitalizzati i titoli in Borsa TORINO — In occasione della presentazione del bilancio consolidato Fiat 1982 all'Alaf e al suo presidente Francesco Carettl, (l'associazione raccoglie circa 300 analisti finanziari che operano come consulenti e dipendenti delle principali aziende e del maggiori gruppi bancari ed assicurativi del nostro Paese), Francesco Paolo Mattioli e, Gianluigi Oarrìno hanno for- ' nito alcune indicazioni sul ri-' sultatl dei bilanci 1982 Fidis. Magneti Marelll e Gilardini che per la prima volta vengono redatti in forma consolidata, secondo le prescrizioni della Oonsob. La via del consolidamento era stata aperta lo scorso anno dalla holding di corso Marconi che, come aveva spiegato allora' agli azionisti il presidente Giovanni Agnelli, aveva sancito «fa conclusione del processo decennale di trasformazione della Fiat in holding industriale che controlla società operanti in molteplici settori di attività: n processo — hanno detto Mattioli e Oarrìno — nel frattempo è proseguito e il conso- lidamento del bilanci di queste tre società offre oggi una riconferma della loro crescente solidità anche sotto il profilo patrimoniale e finanziarlo. EPer la Magneti Marelll il consolidamento evidenzia, per il 1982, un patrimonio netto di 108 miliardi di lire, un valore azionario unitario di 1.274 lire, che trova un riscontro sul versante del conto economico con una crescita del 13 per cento nel fatturato, attestato sui 485 miliardi ed un Utile netto di 7 miliardi di lire. Dal chek-up del consolidamento ne esce con un referto di .ottima salute» anche la Gilardini: in un anno il fatturato è cresciuto di oltre il 10 per cento, raggiungendo quota 340 miliardi, con un utile netto di 12. Il patrimonio netto della società si é ulteriormente irrobustito, toccando 1 113 miliardi, con un valore azionarlo unitario di 7.615 lire. • ti n discorso a parte me rita la Fidis, finanziaria di partecipazione per eccellènza: un risultato di esercizio che oltrepassa 133 miliardi (contro 122 evidenziati dal bilancio civilistico), un patrimonio netto pari a 260 miliardi, rappresentano un biglietto da visita di tutto rispetto. Ma le cifre che emergono dal consolidato — come hanno spiegato 1 rappresentanti della Fiat — sono ampiamente prudenziali. I 260 miliardi del patrimonio netto risultano infatti dall'allineamento delle sole società controllate e collegate che figurano nel portafoglio Fidis. Le altre partecipazioni minoritarie sono si atc computate sulla base del puri valori di carico. •In realtà — ha sostenuto Mattioli — se anche a queste partecipazioni, che sono quotate in Borsa, venisse applicata la capitalizzazione, in base ai prezzi di compenso del ciclo borsistico di settembre, il valore del patrimonio netto della Fidis salirebbe a 306 miliardi dilire.. Nel corso dell'Incontro 1 dirigenti finanziari hanno fornito anche alcune indicazioni sull'andamento della Fiat e delle principali società del Gruppo In base ai più recenti dati disponibili. Tali dati con¬ fermano per 11 1983 11 soddisfacente andamento del settore automobilistico, pur in 'presenza di un mercato interno caratterizzato da tendenze riflessive: Il top management della Fiat ha altresì confermato le previsioni di un buon andamento In particolare per la componentistica e per 1 settori diversificati, r.e.s. Francesco Paolo Mattioli

Persone citate: Francesco Carettl, Francesco Paolo Mattioli, Gianluigi Oarrìno, Gilardini, Giovanni Agnelli, M. Morelli, Mattioli

Luoghi citati: Torino