Escono confessioni di Remo Lugli

Escono confessioni Escono confessioni (Segue dalla l'pagina) tra case e cosche, tra uomini del rosso e nero e uomini dei sequestri e della droga. L'operazione «notte di San Martino» ha potuto esprimersi con l'imponenza e la precisione che l'hanno contraddistinta, grazie all'abilità degli esecutori, carabinieri, Guardia di finanza e Criminalpol, ma anche grazie alla lunga preparazione. I Casinò erano da molto tempo nelle menti degli inquirenti. A Torino la magistratura aveva incominciato a occuparsene nel febbraio '82, proprio nella prospettiva di reati per associazione a delinquere; e il 17 maggio di quest'anno c'era stato il primo intervento nelle sale del Casinò di Saint-Vincent, per ordine del procuratore della Repubblica, dott. Bruno Caccia, poi ucciso la sera del 28 giugno. Già allora erano stati fotocopiati' assegni, banconote e si erano avviate indagini su certi personaggi frequentatori della casa. A Milano, ricordava ieri la Criminalpol, 11 grosso dell'in*daglne aveva avuto il suo avvio subito dopo la notte di San Valentino, 14 febbraio scorso, quando erano state in carcerate in tutta Italia 140 persone co'legate ad azioni mafiose. Carmelo Gaeta, mentre stava per essere acciuffato, aveva cercato di disfarsi di una valigetta che conteneva titoli, azioni, assegni, ricevute di versamenti bancari, suoi e dt alcuni soci. Il materiale, recuperato, era stato passato alla Finanza perché lo esaminasse. Gaeta. 60 anni, ex presidente del consiglio di amministrazione delle «Lane Borgosesia spa», a quell'epoca sertibrava insospettabile, ma poi si erano accertati suoi' collegamenti con Ugo Martello, detto «Tanino», uomo vicino agli emissari di Cosa Nostra in Italia; e via via anche con altri grossi boss, tra cui Tommaso Buscetta, arrestato poco tempo fa in Brasile. Attraverso i documenti trovati nella valigetta la Criminalpol era arrivata a Mauri zio Monticelli, arrestato poi un mese fa, implicato nel fallimento di una società di Bari, «I! Sole», che sotto l'etichetta dell'edilizia serviva ai soci per gestire Casinò in Kenya e a Saint-Marteen nelle Antille e per organizzare viaggi in comitiva di giocatori verso le case da gioco. Fra i documenti c'erano anche legami con Saint-Vincent. Gli avvocati De Riso e Vaccarl hanno chiesto alla procura di Milano, a nome dei 400 dipendenti del Casinò di Campione, il dissequestro delle attrezzature e la riapertura della casa da gioco che potrebbe essere affidata, dicono, alla signora Anna Verda Alla procura fanno notare che non esiste un ordine specifico di chiusura, ma questa è inevitabile mancando l'entità giuridica che potrebbe condurlo. La Oetuàlte, decapitata dagli arresti, ora è affidata a due custodi giudiziari. Remo Lugli

Persone citate: Anna Verda, Bruno Caccia, Carmelo Gaeta, De Riso, Mauri, Monticelli, Tanino, Tommaso Buscetta, Ugo Martello

Luoghi citati: Bari, Brasile, Italia, Kenya, Milano, Saint-vincent, Torino