Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi Che esempio quella ragazza - Sono due imposte con obiettivi diversi - La fine del Bormida - Quando ì maleducati passano in via Po - Bilancio in pari: un diritto del contribuente - L'infermiera Un lettore ci scrive: • Una domenica pomeriggio, ero sul tram Ti. 10, quando vidi salire' una ragazza con due adulti'handicappati. Lei era minuta, affabile, coraggiosa e dolce. Con quanto amore rispondeva alle insistenti domande dei suoi due compagni di viaggio; con quanto coraggio guardava le solite persone cosiddette normali che non le toglievano gli occhi di dosso. Mi sono vergognato di far parte di questi individui. «L'attenzione di tutti era concentrata sui due handicappati. Con quanta pazienza questa ragazza ha sopportato le loro continue domande, sempre atteìita, vigile ad accontentarli. Quando sono scesl, lei ha preso per mano il più alto che era senz'altro il più grave, gli ripeteva di fare attenzione, di non inciampa-, re;'pol sono scomparsi. «Io andavo a. divertirmi andavo a ballare, In quel momento mi è sembrato tutto cosi assurdo, così inutile, ho ripensato ininterrottamente a questo episodio. Voglio ringraziare tutte le persone che si occupano dì questi ragazzi, e poi vorrei ringraziare soprattutto lei, che mi ha dato una lezione che non scorderò, che mi ha fatto capire con quanta umiltà si può imparare ad amare-. Carlo Un lettore ci scrive: «Permettetemi uno sfogo in materia fiscale. I Comuni sono a corto di quattrini, allora si istituisce la famigerata Socof (imposta comunale sui fabbricati) con esenzione solo per i beni strumentali, quindi esenzione totale per gli stabili industriali anche di grandi e grandissime dimensioni, ma comprese tutte le soffitte di via Po e di via Barbaroux, per esempio. Giustizia fiscale, si, se paga sempre Pantalone. •Ma non basta, leggo su La Stampa che l'Ilor (Imposta locale sui redditi), quindi imposta a favore dei Comuni, viene rldottadal 15 al 10 per cento per V84. Non era più semplice lasciare l'Ilor al 15% e non istituire la Socof troppo macchinosa? Salvino Vercellino Una lettrice ci scrive : •£' con vero disappunto ■die, percorrendo la Valle .Bormida da Cengio (Savona) verso la valle, ho visto scorrere un fiume di ... sangue. L'acqua del fiume, da questo luogo, cambia aspetto per as-' sumere un impressionante colore rosso. «Ne sono rimasta- doppiamente disgustata e sorpresa. Mi domando se, ivi, sono rispettate le leggi che dovrebbero proteggere le acque. Subito dopo Cengio esiste un'oasi di protezione: come gli animali possono sopravvi-vere? Posso ancora avere fiducia nelle pubbliclie istituzioni?-. Enrica Acquarone Una lettrice ci scrive : •Sono una studentessa di Palazzo Nuovo. Per recarmi all'Università ogni giorno percorro il penultimo tratto di via Po. Ho molto apprezzato il lavoro di ripulitura di questa antica strada che in poco tempo ha riassunto il co/one piallino, caratteristico della Torino 1S00; ma con grande sdegno ho visto che, non ancora terminati i lavori,t i soliti vandali, senza scrupolo e senza rispetto per il prossimo, hanno già imbrattato i pilastri. •Mi sono sentita ferita per l'indifferenza e lo sprezzo che certi giovani portano in sé e vorrei invitarli al rispetto dc- gli altri. I decoratori che rifanno i muri di via Po li paghiamo tutti noi cittadini e non stanno li per essere presi Un giro-. Segue la firma . ' Un lettore ci scrive: «Abbonato da. veht'anni al Regio, spero di avere il diritto di esprimere un'opinione. Su La Stampa si legge che il vicepresidente Negro ha vantato anche quest'anno la situazione di pareggio nel bilancio del Regio: è senz'altro vero, ma a quale prezzo? I torinesi, die non sono poi del tutto sprovveduti in fatto di lirica, chiedono soprattutto un livello qualitativo degli speltacoli, die è andato gradatamente calando. I "cast" sono quelli che sono.- tolti rarissimi nomi (e non è un "nome" isolato che fa lo spettacolo), gli interpreti del Regio non sono certo di "serie A". L'orchestra avrebbe bisogno di un salto di qualità notevole. Non parliamo del problema del balletto. •Non è affatto curiosa come sembra la richiesta di titoli di repertorio, vista la di'■mentteanza di inattissime ,grandi opere che non comipaiono da decenni, per far posto a riesumazioni di dubbio interesse, in occasione delle quali il teatro è sistematicamente semivuoto, con abbandóno del posti dopo la prima mezz'ora di spettacolo. prof. Nico Castello ' Un lettore ci scrive: • Un anno or sono mi sono permesso insieme ad altri di 'fare una petizione in quanto all'Usi 13 di via Monglnevro 130.il servizio di allergologia non sembrava dovesse riprendere la sua attività e nel frattempo avevamo elogiato il comportamento, improntato a correttezza e gentilezza dell'infermiera Protto e della dottssa Borio. La prima provvedeva a svolgere le mansioni di smistamento del lavoro (l'ambulatorio era sempre affollatissimo), l'altra procedeva a farei vaccin i. •Si andava volentieri perette si respirava un'aria di famiglia, non eravamo mai trattati come mutuati (cosa che spesso e volentieri capita negli ambulatori della mutua) ma come persone umane. Quando ci slamo presentati alla nuova prenotazione, non abbiamo trovato la nostra infermiera: ci siamo sentiti rispondere che non aveva la professionalità per fare un lavoro cosi importante e die è stata adibita ad altri servizi. 8egue la firma

Persone citate: Enrica Acquarone, Negro, Nico Castello, Protto, Vercellino

Luoghi citati: Bormida, Cengio, Savona