Tra Visentini e Goria scontro sulle tasse comunali per l'84 di Franco Giliberto

Tra Visentin! e Goria scontro sulle tasse comunali per l'84 Il ministro delle Finanze esclude un decreto legge per fine anno Tra Visentin! e Goria scontro sulle tasse comunali per l'84 DAL NOSTRO INVIATO SORRENTO—Sole e mare calmo nel Golfo di Napoli, però gran maretta al convegno sorrentino dell'Ancl (Associazione' nazionale del Comuni d'Italia) dove il ministro delle Finanze. Bruno Visentini, ieri mattina ha detto che si dimetterebbe immediatamente se qualcuno chiedesse di approvare l'autonomia impositiva dei Comuni in breve tempo, con un decreto legge. Questa dichiarazione di Visentini è In contrasto con quella del ministro del Tesoro, Giovanni Goda, che mercoledì scorso al Senato aveva Invece parlato di un possibile decreto legge a breve scadenza. E contrasta anche con la relazione del sottosegretario al Tesoro, Pracanzani, che l'altro ieri, proprio qui al convegno dell'Ancl, aveva ribadito: 'L'area imposltiva comunale sarà una realtà entro quest'anno*. Ora, le dichiarazioni di Visentini hanno scatenato un piccolo putiferio. -Non mi sembra incoraggiante — ha detto il sindaco di Roma, Ugo Vetere — che due esponenti del governo dicano cose tanto diverse. A questo punto occorre un incontro immediato con Craxl*. Una risposta «coordinato del governo- è stata chiesta anche dal senatore Learco Saporito, della de, e dal responsabile degli enti locali del psi, Arturo Bianco. Il sindaco di Genova, Fulvio Cerofolinl, ha affermato che non è ammissibile avere uh governo «bilingue o addirittura trilingue*, mentre il senatore democristiano Angelo Castelli, definendo l'intervento di Visentin! 'intelligente.e coerente* ha ironizzato: -E' però un intervento che sarebbe stato più appropriato, come sede, al convegno di studio per la se¬ conda Repubblica del prof. Miglio*. Il ministro delle Finanze immaginava di suscitare queste e tante altre reazioni segnalate da Roma? Sull'autonomia imposltlva, ossia sulla facoltà del Comuni di accertare i redditi e di Imporre tasse locali, Visentini, al convegno dell'Ancl, ha sostenuto: 'L'autonomia impositiva non può essere frutto di improvvisazione. E'una cosa seria, non una pagliacciata. Se qualcuno ha detto che il problema è risolvibile con un decreto legge, posso pensare soltanto che si sia trattato di un lapsus o di un malinteso. Solamente nel 1985 potremo trovare una soluzione istituzionalmente decorosa e che non faccia gravare il peso tributario sempre sugli stessi soggetti a reddito fisso o sulla casa*. Dunque, il ministro delle Finanze prevede un disegno di legge da presentare all'Inizio del 1984, una discussione e un arricchimento del testo in Parlamento, un'entrata In vigore delle nuove norme al più presto nel 1985. «Se volete invece un ministro che in 24 ore tiri fuori l'autonomia impositiva con decreto legge ha detto Visentini —, io ben volentieri me ne vado immediatamente, facendo felici coloro che possiedono titoli atipici*. Quanto al buco di 2000 miliardi che 1 Comuni lamentano per 11 1984, il ministro ha parlato, senza scendere nel dettagli, di una soluzione tampone, con ,ll; reperimento della somma tra le risorse dello Stato. Quel duemila miliardi secondo il ministro delle Finanze non potranno essere cercati resuscitando una «Socof-bls- (la sovrimposta che 1 cittadini proprietari di casa dovranno pagare éntro que>£to «àesej percij» «al5&*$É$C . to di ordinei"Wfffàc«ffi/^bfrfr ignobile riproporre TaSocof — ha detto testualmente Visentin! — poiché il governo ha preso l'impegno d{ qpplicarla per un solo anno, invia eccezionale. Così doveva essere e così sarà, anche per ovvie ragioni di credibilità dello Stato*. Franco Giliberto 11 ministro Visentini

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