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Breznev è citato per lodare Andropov Ricordò del leader solo alla tv e sulla Pravdà nel primo anniversario della morte Breznev è citato per lodare Andropov Nessuna pubblica manifestazione - Insistenza sui successi ottenuti rispetto al passato e sui problemi irrisolti DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Gli annunciato-' ri della tv in abito e cravatta neri, tutti 1 programmi «leggeri» sostituiti da documentari patriottici e musica classica, addirittura uno sceneggiato tratto da una delle opere letterarie che in vita gli erano valse il Premio Lenin e l'adulazione di un Paese: l'attenzione e il rilievo dati dalla televisione sovietica al primo anniversario della morte di Breznev contrasta singolarmente sia con la totale assenza di pubbliche manifestazioni (alla tomba sulla Piazza Rossa, o alla lapide sotto casa), sia con un anonimo editoriale pubblicato ieri dalla Pravda che onora si 11 leader scomparso («Vivido esempio ài infinita devozione alla grande causa del partito e della patria socialista*), ma esprime elogi molto più concreti per Andropov. La tv, insomma, onora a modo suo Breznev; la Pravda no, o perlomeno non con l'enfasi che un anno fa, alla sua morte, si sarebbe potuta prevedere per questo primo an-, ni versarlo. E' il segno del contrasti che ancora scuotono il Cremlino, della fedeltà di quelle schiere breznevlane protagoniste di una resistenza quotidiana agli uomini e al corso di Andropov? A parte la Pravda, soltanto Souietsfca^a Rossija ha pubblicato quell'articolo che pur elogiando il leader scomparso ne snttollnea con maggior energia le manchevolezze: sugli altri giornali, neppure una parola. Per il secondo anno consecutivo i telespettatori sovietici hanno perso uno dei loro appuntamenti preferiti, il concerto — con alcuni irai migliori cantanti sovietici — con cui si celebra ogni 10 novembre il «Giorno della milizia»: soppresso l'anno scorso per il lutto improvviso (che sarebbe stato annunciato soltanto l'indomani, 11 novembre), soppresso quest'anno per mettere in onda Rinascita, tratto dall'omonima opera della trilogia brezneviana. Della milizia è rimasto, paradossalmente, soltanto il discorso televisivo del ministro degli Interni Fedorchuk, ex capo del Kgb e creatura di Andropov che ha sostituito 11 ministro Shchelokov, protetto di Breznev. Lo stile «da lutto» della tv sovietica ha Indotto alcuni osservatori a domandarsi per un attimo se non fosse morto qualcun altro al Cremlino: cattivi pen- sieri che, con Andropov misteriosamente assente e presumibilmente malato, possono generare ulteriori appren-; sioni, A meno che si assista, proprio per la malattia del leader, a un'altrettanto Importante ripresa di potere nell'ala brezneviana guidata da Cernenko. In questo caso, l'Intervento della Pravda as-, sumerebbe tutto l'aspetto, dopo un anno di silenzio su Breznev, del compromesso fra le vecchie e le nuove forze. L'articolo propone un'antologia di lodi al politico Breznev, ma pare piuttosto volersi concentrare su quanto è accaduto dopo la morte di Breznev: un elogio di Andropov, insomma, e forse anche un segnale per rassicurare il pubblico sovietico—è sempre rigoroso il silenzio del Cremlino — che l'attuale leader è assente ma sempre al timone. Afferma la Pravda che 1 discorsi di Andropov e 1 due plenum della sua era (ma a quando 11 terzo, che sta slittando verso dicembre inoltra¬ to a causa della sua malattia?) hanno «indicato la via per raggiungere tutti gli obiettivi economici e sociali immediati e a lungo termine». Non mancano neppure iodi a Andropov per avere lanciato iniziative destinate a «mantenere la ' pace sulla Terra». Si afferma, in questa curiosa non-celebrazlone, che la produzione industriale e agricola, la produttività e la disciplina sonò Hutto migliorate nel 1983 •paragonando la situazione con quella dei due anni precedenti», cioè con gli ultimi due anni di Breznev. L'attuale' leadership, precisa il giornale del pcus, deve affrontare problemi politici ed economici ttutt'altro che piccoli», problemi ovviamente ereditati. Un anno, l'ultimo, vale più "dei 18 precedenti: fornendo quest'analisi indiretta, la Mósca ufficiale ha compiutogli-altro passo per sgretolare il'poco che ancora rimaneva del «monumento» Breznev. 1 Fabio Galvano