Il sindaco di Pesaro di fronte al giudice per l'acqua imbevibile

Il sindaco di Pesaro di fronte al giudice per l'acqua imbevibile Inviati 5 mandati di comparizione Il sindaco di Pesaro di fronte al giudice per l'acqua imbevibile 1 | NOSTRO SERVIZIO PESARO — La vicenda dell'acqua Imbevibile (Pesaro è rifornita parzialmente con autobotti) è sfociata in 5 mandati di comparizione Inviati dal giudice istruttore Antonino Giubilaro al sindaco, Giorgio Tornati (pel), a due ex direttori dell'Azienda servizi gas e acqua, Giorgio Baldini e Loris Papi, alla direttrice del Laboratorio di igiene, Emma Cecchini, e a un analista del laboratorio, Pietro Salvatori. A tutti è contestato il reato previsto, dall'articolo 444 del Codice penale: distribuzione per il consumo di M ftóshldacoetìi tìne>extìtrettorl dell'acquedotto viene addebitata anche la frode in commercio, in quanto gli utenti avrebbero pagato bollette per la fornitura di acqua che non aveva i requisiti di potabilità. Per lo stesso motivo alla direttrice del laboratorio e all'analista che aveva il compito di effettuare periodici accertamenti sull'acqua erogata, viene contestato il reato di falso ideologico. La vicenda, per certi versi paradossale in una città che da anni attende un nuovo acquedotto, prese l'avvio nel 1979 con una denuncia del consigliere comunale missino Giuseppe Rubinacci che avanzava riserve sulla qualità dell'acqua proveniente da pozzi- di sollevamento distribuita attraverso la pubblica conduttura. Un | liquido torbido, talora ma" lcodorante, nonostante gli attestati di potalliUtà'fdei: Laboratorio di igiène, tanto che la città (95 mila abitanti) si approvvigionava a pubbliche fontanelle dei paesi vicini oppure con bottiglie di acqua minerale. e.g.

Persone citate: Antonino Giubilaro, Emma Cecchini, Giorgio Baldini, Giorgio Tornati, Giuseppe Rubinacci, Loris Papi, Pietro Salvatori