Un «pronto intervento» per le denunce contro gli ospedali che non funzionano di Ruggero Conteduca

Un «pronto intervento» per le denunce contro gli ospedali che non funzionano Ieri a Roma incontro tra i magistrati dopo il blitz al Policlinico Umberto I Un «pronto intervento» per le denunce contro gli ospedali che non funzionano Sarà istituita una sorta di 113 per i cittadini che hanno problemi con le strutture sanitarie -1 giudici che indagano in materia hanno stabilito nna suddivisione per argomenti - Mobilitate tutte le forze di polizia ROMA — Indagini da estendere a tutti gli ospedali romani, istituzione di un numero telefonico, una specie di «113 della salute», a disposizione di quel cittadini che hanno problemi con l'ambiente sanitario: il blitz dei carabinieri, un centinaio, che l'altra notte ha messo in stato di assedio il Policlinico Umberto I ha avuto, ieri, un seguito concreto in procura. Un vertice, al quale hanno preso' parte i magistrati impegnati ormai da settimane in inchieste sulle carenze ospedaliere, delle case di cura e su presunte irregolarità riscontrate in alcune Usi, si è svolto in mattinata negli uffici di piazza Clodlo presieduto dal procuratore capo Achille Gallucci, Dalla riunione di ieri seno emersi più chiari orientamenti per le inchieste in corso, tì' stata decisa, per esempio, una ripartizione per «argomenti» che certamente impedirà, inutili doppioni o accavallamenti nelle indagini. Ai tre pretori della nona sezione, che per primi hanno avviato la ma xl-inchiesta sugli ospedali romani, è stata delegata in par' ticolare tutta la tematica che riguarda la salute pubblica ed il rispetto delle norme igieniche. Elio Cappelli, Luigi Fiasconaro e Gianfranco Amendola si occuperanno, in sostanza, di controllare che negli ospedali e nelle principali cllniche convenzionate le eventuali carenze e le condizioni igienico-sanitarie siano compatibili con il codice Dell'assenteismo, reato più grave che esula dalle competenze del pretori per ricadere in quelle della Procura (in simili casi si configura infatti 11 reato di truffa nei confronti dello Stato) t- stato chiamato ad occuparsene il sostituto Giorgio Santacroce che già in questi giorni sta seguendo un caso di «ricette gonfiate» nel quale potrebbero restare coinvolti numerosi medici {Litri titolari di inchieste in materia «sanitaria» sono i, so- I1 stitu ti procuratorR>ràmr/8a^ | via e Giancarlo Armati. Il primo è impegnato in un'indagine che riguarda presunte irregolarità commesse in alcune Unità sanitarie locali. Il secondo sta esaminando, invece. Ipotesi di reato molto più gravi, come decessi per scarsa assistenza, violenze carnali, omicidi o lesioni gravi nell'ambito di un'indagine sull'assistenza al malati di mente. ' Carabinieri, Guardia di finanza e Squadra mobile sono da settimane mobilitate per raccogliere prove e testimonianze e per effettuare controlll. Anche la loro azione, ' come quella dei giudici, sarà .coordinata per evitare dispersioni di energie. I magistrati hanno stabilito infatti di scambiarsi i risultati delle indagini e di procedere con la supervisione del capo dell'ufficio, in modo da poter agire più speditamente. E proprio In omaggio a questo criterio e stato deciso inoltre di tenere le Inchieste separate e non farle confluire Invéce, come spesso è accaduto in passato, .là un'unica maxi-inchiesta con il risultato già più volte purtroppo sperimentato di rilardare i tempi e di allontanare le soluzioni. La collaborazione, peraltro, ha già preso il «via»: Cappelli, Fiasconaro e Amendola hanno riversato ai colleghi della procura numerose informa¬ zionestaveprdedahaperoEnefoscprcoquteDbiprnadezimTr■ M zioni raccolte nei giorni scorsi, nel quadro della loro inchiesta. Al giudice Santacroce verranno inoltre inviati al più presto fascicoli relativi ad indennità di rischio percepite da alcuni dipendenti che le hanno puntualmente riscosse per anni senza che ne avessero diritto. E pare si sia solo all'inizio: nei prossimi giorni altre informazioni preziose potranno scaturire dal lavoro che 1 tre pretori stanno conducendo con la collaborazione di un'equipe di tecnici appositamente nominata per coadiuvarli. Da un primo riscontro contabile, per esempio, effettuato presso l'ospedale Nuovo Regina Margherita dai carabinieri dei Nas (Nuclei antisofisticazioni) sarebbero emerse numerose e gravi irregolarità. Tra gli ultimi mesi del '79 ed i prlinl dell'80 sarebbero spariti una serie di prodotti sanitari: 650 sacche per colostomtzzati, ben 25 mila aghi, 84 termometri, 170 siringhe ed altro mate- rlale. Già stamani, sull'episodio, saranno ascoltati dal tre magistrati dipendenti di vari reparti. Sempre sul «Nuovo Margherita- gravano altri sospetti: nel 1981 sarebbero stati spesi 645 milioni per l'acquisto di materiale sanitario mai adoperato, lasciato a marcire in uno scantinato. Ancora fluida si presenta invece la situazione al Policlinico dove, dopo il blitz dell'altra notte, le ispezioni sono ancora in corso. Gli inquirenti stanno ancora controllando la posizione di numerosi dipendenti che, al momento dell'irruzione dei carabinieri, erano assenti pur risultando in turno. A gettare acqua sul fuoco è intervenuta, naturalmente, la direzione sanitaria che cerca di minimizzare. «Per quanto riguarda l'assenteismo noi abbiamo/atto Un controllo —dice il direttore sanitario Mario Leoni —, E poi c'è sempre la possibilità, per un motivo qualùnque, che qualcuno si allontani un attimo, esca fuori dui recinto perché ha dimenticato qualcosàin auto... e se in quel moìnento c'è il blitz..... f Mà 11 professor Leoni conlesta anche la decisione dei carabinieri del Nas che hanno posto sotto sequestro un locale sottostante le cucine con i muri scrostati e sporchi e il pavimentò coperto di liquami, dove venivano conservati bidoni del latte e rotoli di carta igienica. .E' vero — ribatte Leoni — le sttutiuré sono decadenti, ma non si può parlare di situazione igienica allarmante; Ruggero Conteduca

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