Morta a 92 anni la Tailleferre l'ultima del «Gruppo dei Sei»

Morta a 92 anni la Tailleferre l'ultima del «Gruppo dei Sei» Nella Parigi delle avanguardie fu amica di Milhaud, Honegger, Poulenc Morta a 92 anni la Tailleferre l'ultima del «Gruppo dei Sei» PARIGI — Germalne Tailleferre, ultima superstite del prestigioso «Gruppo del sei»' dove era unita ai nomi di compositori come Francois Poulenc Arthur Honegger, Darius Milhaud, Georges Aurlc e Louis Durey, è morta Ieri a Parigi Aveva 92 anni. Nel ricordare la figura della scomparsa, il ministro delia Cultura francese Jack Lang ha detto che con il decesso della Tailleferre il «Gruppo dei sei» può ora entrare in pieno nella leggenda e la storia musicale francese «volta una delle sue pagine più significative». Con Germalne Tailleferre scompare uno degli ultimi rappresentanti della vecchia Europa delle avanguardie storiche. A 92 anni era ormai solo piti spettatrice di un mondo cambiato dove la sua musica è ignota alle giovani generazioni. Ma il valore storico della sua figura teneva vivo un certo passato. Nata a Pare Satnt-Maur, vicino a Parigi, nel 1892 era entrata al Conservatorio nel' 1904 dove aveva mietuto premi nelle classi di armonia e solfeggio, contrappunto e accompagnamento al pianoforte con i maestri Dallier Caussadee Estyle. Qui, aveva stretto amicizia con Milhaud, Aurlc e Honneger, formando il primo nucleo di quello che si chiamerà il Gruppo dei Sei quando vi entreranno anche Poulenc e Durey, Il loro maestro era Erik Satle, l'ideologo Jean Cocteau, il loro fine quello di reagire energicamente alle complicazioni del romanticismo e dell'impressionismo, creando una musica nuova, ritmicamente precisa, tutta nitida, tesa, scattante nella sua concretezza sonora. L'Ironia era l'acido corrosivo che tutti, seppure in diversa misura, adoperarono per sciogliere le vecchie agglutinazioni sonore e costruire una musica a piani nitidamente contrapposti, dove suggestioni motoristiche si univano all'influsso del Jazz, del circo, del music-hall. . Della Tailleferre che, dopo aver praticato la tonalità, si avvicinò alla musica seriale, si ricorda oggi la raffinata orchestrazione appresa alla scuola di Fauré e di Ravel, la concisione, l'incisività, lo humour, la spontaneità e la freschezza della fantasia. Presso editori come Durand e Heugel ha pubblicato parecchia musica sinfonica e da camera, che continuò a comporre anche. In età avanzata come la Sonatine per violino e pianoforte del 1973. Ma il clou della sua produzione, oggi praticamente ignorata da teatri e sale da concerti, resta compresa tra il 1920 e il '55. Gli Anni Venti la videro impegnata in balletti come Les Mariés de la Tour Eiffelle in collaborazione con Aurlc, Honegger, Milhaud e Poulenc, o Le marcliand d'oi,seaux che, se eseguiti, contribuirebbero' alla ' migliore conoscenza d'un capitolo, diciamo pure la parola, tra i più allegri e divertenti, della musica moderna, p. gal.

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