Quell'armonia di umori padani

Quell'armonia di umori padani Fra le nebbie di pianura e i panorami monferrini Quell'armonia di umori padani Alessandrino è bello. Potrebbe essere lo slogan di un dépliant turistico ed è, comunque, la verità. La provincia di Alessandria comprende pianura, collina e montagna mentre una parte di prestigiosi panorami'monferrlni sono compresi nella targa «4/». Sole cocente!nebbia e neve sono i-condimenti meteorologici di quest'area piemontese che ha centri importanti comedi capoluogo Alessandria, Acqui e Valenza). Forse è superfluo soffermarsi un viomento sulle curiosità turlstlcìié di Alessandria, ma sarebbe ingiusto non citarne almeno qjfèfóuna. Come l'insolito e 'ingarbugliato (nel meccanismo) orologio della piazza delniercato o le possenti mura della Cittadella, uno dei pochi esempi di architettura militare rimasti intatti. E poi c'è la coté romantica per chi vuole esplorare non solta7ito i panorami fisici via anche quelli dell'anima. Il capoluogo offre questa possibilità. Basta mettersi in un giorno di leggera nebbia sul ponte del Tanaro all'ingresso della città e guardare le sue case. Umori padani st coniugano con tristezza, odori umidi, colorì che sarebbero piaciuti a Delleànl. Alessandria, piatta come uria paletta da ptiig-pon, ha caratteri piemontesi, lombardi, emiliani. Giocosità e tono sommessi si compenetrdno in una insolita armonia. Poi c'è Acqui, una regina termale un po' decaduta, ma sempre frequentata da turisti, italiani e stranieri, alla ricerca della salute e della buona cucina che si scopre sulle colline circostanti. Infine Valenza, nome che incute rispetto nel nonte dell'arte legata all'oro. Una cittadina di strutture provinciali, ina con un respiro che va ben oltre i suoi confini. Uno sguardo più dettagliato sulle rlccliezze naturali di quest'angolo del Piemonte ci fa scoprire due parchi natura-: li di estremo interesse. Uno è quello delle Capanne di Marcarolo, nell'Ovadese, e l'altro è la Garzata di Valenza. L'area del parco delle Capanne di Marcarolo è di circa 13 villa ettari, sull'Appennino llgure-piemontese, al confine tra la provincia di Alessandria e la Liguria. In quest'ultima regione c'è il parco del Fraglia. L'area di Marcarolo tocca i Comuni di Bosio, Casaleggio, Fracqnalto,- Lerma, Mornese, Taglioloe Voltaggio. Numerosi taglietti é notevoli scorsi panoramici caratterizzano questa oasi di verde che la regione cerca di salvagudrdare da alcuni anni. La Garzata di Valenza sono cinquanta ettari di macchia sulla riva sinistra del Po, tra la ferrovia e il canale Morablano, a tu per tu con la provincia di Pavia. Questa par-1 zaia contiene un gioiello: l'airone rosso, Ardeà Purpurea, un grande ardelde con un'ampiezza di ali di 114 centimetri. Delle sedici garzale del Piemonte, quella di Valenza è runica con un ambiente strettaniente palustre. Cespugli dal nome suggestivo prosperano nella palude, sottoil saliceto: il sanguirieto, il cappello da prete, il biancospino, il caprifoglio, il ligusto. E poi ci sono oli aironi che nidificano sii un terreno vn tempo bagnato dal Po. Altra «foce» interessante del tesoro turistico dell'Alessandrino è la Valle Cerrlna. Valle per modo di dire poiché è puntellata da una serie di graziosi paesi contadini arroccati sul dolci pendii delle colline monferrine. La vallata è composta da sedici Comuni che vogliamo citare perché uno più bello dell'altro: Alftano Natta, Camino, Castelletto Merli, Cerrlna, Gabiano, Mombello, Moncestino, Murlsengo, Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Pontest.ura, Ponzano, Serralunga di Crea, Solonghello, Vitladeati e Villamlroglio. Tetti in cotto rosso, gelsi sul campi vicini, vigneti ben ordinati e terreni di granturco sono i segnali carattestici di questi insediamenti contadini sulle alture in vicinanza del gran fiume Po. Un nome per tutti, il Santuario di Crea, ossia della Madonna Nera cóme lo conóscono le folle religiose.di queste parti. Andare a Crea è per molti monferrlni un rito annuale da compiersi preferibilmente a piedi. Si sale sul colle, uno def più alti della zona, e si va a pregare la Madonna custodita dai frati. E poi la merenda lungo t viali che s'inerpicano sino alla cappella del Paradiso. Misticismo uniti, alla gastronomia, una . tipica simbiosi sociologica di questa gente monferrlna dall'atavico odore campestre. Le Valli Borbera e Curone sono alquanto decentrate dalle vie di grande comunicazione. Ma è un «isolamento- che ne fa la loro ricchezza. Silenzio e aria salubre sono di casa e, già si comincia la valorizzazione turistica del Monte Ebro (1700 metri), una delle montagne più armoniose e.innevate dell'Appennino ulessandrlno. Alessandrino è bello, e va ribadito. Edoardo lìallone