Il ritomo degli etruschi di Vincenzo Tessandori

fl ritomo degff etruschi Si cercano sponsor per esporre al pubblico le ultime scoperte fl ritomo degff etruschi Nel Senese sono venuti alla luce i resti di un palazzo; presso Fiesole un santuario con tombe a tumulo - Una commissione scientifica ordinerà i reperti e organizzerà una serie di mostre - Strutture per i visitatori - Si prevedono 5 miliardi di spese . . DAL NOSTRO INVIATO SIENA — Un progetto per la costruzione di quindici alloggi popolari provoca discussioni roventi al comune di Sorano, quattromila abitanti, in provinola di Grosseto. Si teme che '.e nuove abitazioni possano deturpare la necropoli etrusco- di Sovana, a pochi chilometri. «Non vogliamo certo provocare sfregi, le case saranno costruite lontano dalle tombe. Puntiamo a un museo vivo, non morto*, assicura Giorgio Rossi, 28 anni, sociologo, da quattro mesi sindaco comunista di Sorano. Un - complesso palazzlale definito «di enorme importanza* è venuto alla luce a Murlo, nel Senese. La costruzione, che ha una facciata di sessan¬ ta metri, era «non solo residenza, ma luogo di formazione dell'ideologia del controllo sociale*, osserva 11 prof. Mario Torelli, titolare a Perugia della cattedra di archeologia e storia dell'arte greca e romana e che fa parte della Commissione scientifica Incaricata della preparazione del «Progetto Etruschi». Da mesi, attorno ai resti del palazzo di Murlo, scavano anche due archeologi americani. Nei dintorni di Firenze, o, meglio, dell'etnisca Fiesole, nel cuore di un antico bosco di agrifogli, forse macchia sacra, è venuto alla luce un santuario con tombe a tumulo di grande rilevanza. Poco alla volta, il velo di mistero che ha avvolto 1 raffinati etruschi viene sollevato e 11 volto nuovo è ben differente da quello funereo offerto per lustri dal testi e dalla tradizione. Dall'anno prossimo, il progetto proporrà •Tutto quello die non sapete, ma die avreste voluto sapere* su questo popolo che aveva nella Toscana la sua culla, ma contava insediamenti dal piedi delle Alpi alla Campania, gente — si dice ora — soprattutto con la vocazione del commercio e che poteva contare su una numerosa clientela internazionale. Furono navigatori eccellènti, si è assodato, spregiudicati trafficanti d'armi o, come si dice oggi, mercanti di morte, furono amanti della vita opulenta e raffinata. -Il grado di conoscenza del mondo etrusco è radicalmente mutato, è centuplicato in qualità e non soltanto in quantità*, dice il prof. Torelli. «Si presenta l'occasione per un o • le confronto scientifico*. SI terrà un congresso-internazionale, durante l'anno del «progetto», il primo cosi importante dopo quello del 1929. Osserva Torelli: «L'approccio linguistico è andato avanti, la lingua non è più un mistero, come si è detto fino a ieri, anche se non è nota. La stragrande maggioranza delle iscrizioni, che sono soprattutto funerarie, è comprensibile; molto povero è invece il materiale letterario, limitato al testo della mummia di Zagabria*. Si tratta di un vero e proprio libro sacro, grosso modo comprensibile e nel quale si descrive una cerimonia celebrata durante il mese di settembre. Da mesi, ministero dei Beni Culturali, Soprintendenze e Regione lavorano per 11 lancio di un'iniziativa che promette di risultare più colossale delle mostre medicee. Al quartier generale del «progetto», un appartamento all'ultimo plano del vecchio Spedale degli Innocenti, nel cuore di Firenze, che sarà sede della mostra centrale, dicono: «-Verrà piantficato il lavoro,.di ricerca, sarà data definitiva sistemazione ai musei, affrontato il problema dei materiali in magazzino, die è enorme, e forse sarà possibile mettere ordine nel caos archeologico die c'è stato finora*. E verranno anche creati servizi e strutture per 1 visitatori che si prevedono numerosissimi: 1 due milioni che Invasero la città per ammirare il mondo del Medici potrebbero essere superati, il business è grande, gl'investimenti non saranno sterili, sottolineano qui a Firenze. Le mostre periferiche saranno quattro. Ad Arezzo sarà svolto il tema del grandi templi, a Siena 11 «Progetto» è partlcolamente ambizioso: si vuol recuperare il Gran Palazzo in cotto dell'antico Spedale di Santa Maria della Scala, davanti al Duomo, costruito nel 1090 come luogo di riposo per i pellegrini, sulla strada di Roma e da secoli sede dell'Ospedale Civile. Il palazzo, chiamato. «una città nella città*, dovrebbe diventare la sede definitiva del museo senese. Il ritorno degli etruschi è previsto per il 1984, ma il lavoro è proiettato oltre l'85, quando si chiuderà il «Progetto». Il decollo avverrà lunedi 21 novembre, quando sarà deciso ufficialmente il business con l'approvazione di un bilancio di cinque miliardi. Vincenzo Tessandori

Persone citate: Giorgio Rossi, Mario Torelli, Spedale, Torelli