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Il psi: nella sfida tecnologica «drammatico» ritardo italiano E' di 10 miliardi di dollari il deficit '82 del settore Il psi: nella sfida tecnologica «drammatico» ritardo italiano IVREA — Per «Dorè un contributo alla definizione di una politica industriale nazionale, collocata però all'interno della dimensione europea», il psl ha riunito ad Ivrea politici, economisti, imprenditori e sindacalisti. Invitati a discutere sul tema: 'Un polo industriale europeo per lo sviluppo dei nuovi settori». Ad illustrare i motivi di questa scelta è stato, nella relazione introduttiva del convegno, 11 vicepresidente del gruppo socialista al Parlamento europeo Mario Didò. il quale, partendo dal ritardo in cui si trova l'Europa nel campo dell'Innovazione tecnologica, ha dimostrato la necessità di uno sforzo comune e coordinato di tutti i Paesi della Cee per evitare la sconfitta .nelle sfide che derivano dalla crisi economica internazionale e dalla corsa in atto verso livelli crescenti di competitività.. Rispetto agli Usa sd al Giappone — ha ricordato Didò — il ritardo dell'Europa è «dra»nma(ico nel settori d'avanguardia e delle nuove tecnologie»; in particolare, l'industria europea delle tecnolo- gie dell'Informazione—settore destinato a diventare trai-, nunte, come è accaduto in passato per l'automobile — detiene soltanto 1110 per cento del mercato mondiale e solo il 40per cento del suo stesso mercato interno, con un deficit commerciale che nel 1982 ha raggiunto 1 10 miliardi di dollari. Dldò ha Infine affrontato 11 tema dell'occupazione, sottolineando che, mentre In Europa, In questi anni, si sono persi 3 milioni di posti di lavoro, negli Stati Uniti se ne sono creati 15 milioni di nuovi, proprio per effetto del nuovi settori Industriali. Dopo aver insistito sulla necessità di avviare Iniziative In favore della formazione professionale e della mobilità. Didò ha sposato la tesi sindacale della riduzione dell'orarlo del lavoro. Questo, però, a suo parere, deve avvenire nel quadro di una politica del consenso sociale. fAnsa-Agi)