In caso di calamità poteri eccezionali al ministro per la Protezione civile

In caso di calamità poteri eccezionali al ministro per la Protezione civile GLI ALTRI DISEGNI DI LEGGE APPROVATI NELLA RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI In caso di calamità poteri eccezionali al ministro per la Protezione civile Potrà chiedere aiuti ad altri ministeri senza trafile burocratiche e coordinerà direttamente gli interventi - Le Regioni dovranno preparare programmi di prevenzione - La Cee intanto chiede conto di 26 miliardi stanziati nel|'80 ROMA — In caso di calamità naturali un unico «comandante» guiderà l'intervento dello Stato, e sarà il ministro della Protezione civile: avrà automaticamente poteri eccezionali e potrà quindi attingere forze da altri ministeri senza trafile burocratiche. Dopo l'infelice esperienza di Pozzuoli, dove sovrapposizioni di competenze hanno provocato incertezze e confusione, il Consiglio dei ministri ieri ha approvato un disegno di legge che dovrebbe dare strutture più adeguate alla Protezione civile. «Una baraedietta», la definì subito dopo l'insediamento il ministro Scotti, e il terremoto aveva confermato quella diagnosi. Ora la prevista istituzione di un «comando ùnico» potrebbe eliminare equivoci e incongruenze. Che cosa succederà nei fatti, Scotti l'ha spiegato con un esemplo uscendo da'Palazzo Chigi: «Se dovessimo fronteggiare grandi incendi, potrò far • intervenire direttamente la guardia forestale, senea passare per il ministero dell'Agricoltura. Lo stesso vale per i vigili del fuoco, e tutte le altre strutture d'intervento». Salta-1 re tutte le pastoie burocratiche dovrebbe permettere l'intervento rapido e ben coordinato di una forza messa insieme al momento. , Più in generale il disegno di legge istituisce il Servizio nazionale della Protezione civile, «una struttura molto agile, non burocratica» come l'ha definita Scotti, che agisce su tre livelli: centrale, regionale e locale. Al vertice, il ministro della Protezione civile, che diventa anche capo della Direzione unitària del servizio nazionale di Protezione civile. Viene eliminata la Direzione generale della Protezione civile del ministero dell'Inter¬ no, un inutile doppione; il personale verrà assorbito dal dicastero di Scotti. Nel livello intermedio il Servizio nazionale e le Regioni dovranno predisporre «programmi di prevenzione e previsione delle calamità». A livello locale, infine, interverranno sindaci e prefetti. I primi dovranno adottare un «piano comunale di intervento» e contribuire alle prime iniziative di soccorso. Al prefetti 11 ministro della Protezione civile potrà delegare poteri eccezionali; spetterà loro predisporre e attuare il piano provinciale d'intervento. Il servizio nazionale disporrà, a supporto logistico, di Centri territoriali di protezione civile: si tratta di prefabbricati di facile trasporto, installati sul luogo in caso di emergenza, e quindi smoniali e recuperati, per un successivo riutilizzo. Al Servizio nazionale sa¬ ranno chiamati a partecipare anche associazioni e gruppi spontanei, che potrebbero intervenire «nelle attività di previsione, prevenzione e soccorso». Il collegamento con il ministero per la Ricerca scientifica dovrà diventare più stretto e portare a disegnare mappe accurate dell'Italia ad alto rischio, dove saranno valutati pericoli sismici, geologici, idrogeologie! e vulcanici. Il progetto insomma è ambizioso. Ma In contrasto con questi buoni propositi arriva da Strasburgo l'eco di vicende che danno dell'Italia dei terremoti un'immagine poco promettente. Al termine di un'indagine ordinata dal Parlamento europeo, il britannico Hord, relatore, ha chiesto conto dei 26 miliardi stanziati dall'assemblea di Strasburgo in favore dei coltivatori di tabacco campani colpiti dal sl- smo del 1980.1 tabacchicoltori, ha detto Hord, finora non hanno ricevuto una lira: «Un aiuto deliberato d'urgenza non è stato utilizzato per l'urgenza». Quei soldi pare si siano persi nei meandri della burocrazia. Ma adesso il Parlamento europeo pretende che siano consegnati agli interessati, che attendono da tre anni. K- r.

Persone citate: Hord

Luoghi citati: Italia, Pozzuoli, Roma, Strasburgo