La Roma si ripete stavolta con Graziani di Giorgio Viglino

La Roma si ripete stavolta con Graziani COPPA CAMPIONI I giallorossi battono i bulgari del Cska con 1 identico punteggio di Sofia La Roma si ripete stavolta con Graziani Ancora una prova di maturità e freddezza della squadra di Liedholm che ha controllato agevolmente la gara senza correre pericoli - Il gol della vittoria al 79' - Errori di mira ed una traversa colpita da Vincenzi hanno impedito un risultato più ampio Roma-Cska Soffia 1 -6 ROMA: Tancredi 6,5; Oddi 7. Bonetti 7; Righetti 7, Falcao 8, Nela 7; Conti 7 (85' Chierico s.v.), Cerezo 7,5, Grazi sin 17, Ance lo ttl 7, Vincenzi 5,5. CSKA: Vciinov 6£; Bezinski 7, Dimitrov T. 5,5; Tinchev 5,5, Dimitrov G. 6, Zdrakov 7; Jontchev 5 (80' Tanev), Kerimov 5,5, Dzjevlsov 6,5, Markov 5, Mladenov S. 6,5. Arbitro: Dama 6,5 (Svizzera). Rete: 79' Graziarli. Spettatori 59.691, incasso 1.004.614.000. ROMA — La Roma ideata per stupire ha dimostrato ieri sera che si può vincere dominando per raccogliere alla fine soltanto un modesto 1-0. In una partita contrassegnata da un vizio d'impurità dato dal successo dell'andata, 1 giallorossi hanno giocato senza affanno, controllando gli avversari c cercando il gol senza troppo preoccuparsi se questo non veniva subito. E' difficile in un Impegno tanto importante conservare la calma e la lucidità ben sapendo che basta un errore, un rimpallo fortunato e tutto torna in discussione. Ecco, la forza della Roma è anche in questa maturità, in questa freddezza. Rischi i romanisti non ne hanno mai corsi e quando Ciccio Oraziani a soli undici minuti dal termine ha messo in rete un pallone assolutamente non sbagliabile, l'ovazione che è seguita era di gioia pura non certo di liberazione da un incubo. C'è d'altro canto una spiegazione tecnica alla difficoltà trovata dai romanisti di concludere in gol ed è la tattica, da troppi sbrigativamente ritenuta solo rinunciataria, adottata dai bulgari. eliachevski aveva constatato a sue spese nella partita di andata come il forcing disperato non potesse sortire risultati, lasciando invece i suoi con 1 muscoli intorpiditi dopo lo sforzo massimo. Ha quindi ribaltato l'impostazione di gioco ed ha schierato la squadra con una zona attentamente coperto, mal alla possibilità di arrivare a tirare, magari con molti sdrztfrrpsrcltcnosncafmaItIlfamsmiplc sbagli) per cercare di non andare subito sotto e perdere le restanti chances di qualificazione. Sommate questa attenta difesa, a volte un poco affannosa in area ma mal scorretta, a una certa dose di errori in fase di conclusione da parte giallorossa e avrete la spiegazione di questo «mistero» della goleada mancata. Liedholm giustamente si è complimentato con i suoi per la maturità tattica dimostrata, ma con un leader in campo come Falcao è facile mantenere il controllo del gioco in ogni momento. Il brasiliano è stato una volta di più eccezionale, sempre nel vivo del gioco da un'area all'altra, pronto alla conclusione magari non fortunata, autentico playmaker di una formazione che applica schemi facili e precisi. In più, un pizzico di superiorità individuale, esibita quasi a Irridere l'avversarlo con pai leggi volanti, contrasti vinti di fòrza e d'astuzia, improvvise aperture sempre precise Certo non è stata una Roma straricca come nel derby sudista di domenica scorsa, ma sommando le due partite in previsione del prossimo impegno di campionato a Udine, il dispendio di energie è stato limitatissimo, tale da non in cldere nel rendimento di qui a quattro giorni. Difficile dire se ieri l'assenza di DI Bartolo mei abbia ridotto di qualcosa il potenziale della squadra, cosi come nella prossima gara i probabili nuovi avvicendamenti con il recupero del capitano « -di Maldera, manterranno quasi certamente il livello medio di rendimento della squadra. Accanto a Falcao, in questo momento l'unico insostituibile sembra essere l'altro brasiliano Tonino Cerezo, che se' mai troverà anche una buona mira nelle sue conclusioni a rete diventerà l'uomo chiave di tante partite. Per ora è un punto di riferimento costante in ogni azione, meglio di un Ancelotti pur continuo e deciso ma non troppo appariscente. Bravissimo Nela che ha annullato Jontchev ad ogni sua puntata (al 60' l'aletta è arrivata in ritardo di due metri su centro di Mladenov non per caso), eccellente Oddi saltato una sola volta dall'altra punta, quasi sottoutilizzati Righetti e Bonetti a far da torri in area per traversoni che non sono arrivati mai. Davanti Conti ha lavorato molto come sempre, non ha trovato l'occasione per il gol personale a cui pure teneva moltissimo, ma ha macinato gran gioco al pari di Oraziani che ha sulla coscienza un'occasione incredibilmente mancata (37') con palla sul piede a sei metri dalla porta e calciata alle stelle. D'altro canto il gol lo ha ripagato di tutto, un gol bellissimo, siglato di potenza a conclusione di un'azione impostata da Ancelotti su Nela verso sinistra: avanzata finta e subito un tagliafuori al centro per Oraziani e Vincenzi entrambi smarcati. I romanisti possono recriminare anche su un rigore non concesso nel primo tempo quando una manovra veloce Conti-Nela, cross al centro, ha liberato Vincenzi per il tiro al volo. L'attaccante non ha avuto 11 coraggio di sparare ma ha controllato la palla vedendosi poi franare addosso il più vecchio dei Dimitrov quasi costretto al fallo. Niente fischio, niente rigore e via fino al gol maturato nel finale e quasi doppiato a tre minuti dal termine dallo stesso evanescente Vincenzi, che ha colto la traversa, con peccato di presunzione. visto. iP.he, -, cjera Cerezo so\o cjayanti allajiorta ormài vuòta. Giorgio Viglino

Luoghi citati: Irridere, Roma, Sofia, Svizzera, Udine