Genio Fassbinder ossesso di cinema

Genio Fassbinder ossesso di cinema Genio Fassbinder ossesso di cinema TORINO — Lui diceva di essere malato: •Produco più degli altri per una sorta di malattia mentale, per il tentativo di venirne a capo». I suoi studiosi dicono con più parsimonia: «Era un magnifico ossesso-. Come del classici si cura, dopo la morte, l'opera omnia, che contiene ogni briciola dell'attività, creativa, cosi accade oggi per Fassbinder, classico del cinema, con la raccolta di tutti 1 suoi film in una mostra itinerante che s'è appena conclusa a Romae si apre adesso a Torino, a cura dell'Arcimedia, dell'Assessorato per la cultura della Regione e del Goethe Institute. E' l'occasione per fare i conti con questo malato o, se volete, ossesso del cinema, autore di oltre 40 film, autentico genio anche nella dissipazione, nell'incertezza e nella veracità. • Ohi vuole può approfittare della mostra per sondare le radici meno conosciute di Fassbinder fuori della Germania, il cinema televisivo che culminò nel fluviale ed eccezionale adattamento di Berlin Alexanderplae visto anche sui nostri teleschermi. Si va da una traduzione di ibsen, Nora Helmer, girato per la televisione della Saar, a Martha, quasi una versione orrorlflca del capolavoro Effi Briest. girato per 11 primo canale della televisione tedesca. Con la tv Fassbinder si 'sentiva stimolato alla prova e alla fretta, con un acceleramento dei tempi e delle invenzioni che erano propizi al suo genio, secondo il motto che egli mise in campo a un film del 1969, katzelmacher: «E* meglio compiere nuovi errori che consolidare i vecchi sino alla totale incoscienza*. Anche nei film televisivi è stretto quel rapporto tra melodramma e storia che poi'si chiarirà cosi bene e tanto semplicemente nel Matrimonio di Maria Braun. Il regista Douglas Slrk, che fu eletto da Fassbinder nume tutelare del suo melodramma, ha scritto: 'Il tema del suoi film è sempre l'uomo nella sua vulnerata grandezza-. L'uomo vulnerato e le sue compagne, secondo il catalogo delle donne esemplari, Effi Briest, Maria Braun, Lili Marleen, Lola, Veronika Voss. Ma noi vorremmo suggerire allo spettatore del «tutto Fassbinder» un percorso più personale, una ricerca delle testimonianze più acute e, da noi, più sconosciute. Due film, per esempio, diversamente indispensabili per capire Fassbinder: Un anno di tredici lune e La tersa generazione. Mai come nel primo .film Fassbinder ha spiato con tanta secca partecipazione la storia di un uomo che si distrugge, cosi solo e diverso da essere ormai irrimediabilmente diviso anche nell'identità, un padre di famiglia che dopo un'operazione diventa donna e non sa più conservare l'amore che cerca. Solo un genio poteva' trasformare questo intreccio grottesco in un grande canto malinconico. Nella Terna generazione li terrorismo in Germania è visto'conìe un'incosciente rappresentazione di maschere. Fervidamente attivisti ma privi dei motivi ideali della prima e della seconda generazione 1 terroristi si muovono nella trappola di una società che ormai è disposta a sfru t tarli. Tutti finiscono male, ma senza compassione, in mo do quasi comico. La tv non diede un soldo a Fassbinder per questo film, dovette produrselo da solo. . s. r.

Persone citate: Berlin, Douglas Slrk, Goethe, Lili Marleen, Maria Braun, Nora Helmer, Veronika Voss

Luoghi citati: Germania, Torino