Stasera a Parigi un classico: «La tempesta» di Strehler di Emanuele Novazio

Stasera a Parigi un classico: «La tempesta» di Strehler Apre all'Odeon la stagione del Teatro d'Europa, con gli attori più importanti del Piccolo Stasera a Parigi un classico: «La tempesta» di Strehler PARIGI — Alla prima della Tempesta di Shakespeare, che inaugura stasera all'Odèon la stagione '83-'84 del Teatro d'Europa, Giorgio Strehler difficilmente ci sarà. Il regista è guarito dalla malattia che l'ha colpito, all'improvviso, il 22 settembre. Ma la bura d'urto Pha spossato. La compagnia del Piccolo Teatro di Milano è guidata a Parlg] da Enrico D'Amato, uno dei suoi assistenti. Tutto più difficile, sènza di lui? «Da un punto di vista psicologico certo — ammette D'Amato, che già a Milano ha diretto la seconda fase delle prove — per la malattia di Strehler tutto si è svolto con ritardi, slamo andati avanti giorno per giorno. Ma difficolta, pratiche non ce ne sono state: lo spettacolo era già stato fatto e provato con lui». Gli unici problemi li hanno provocati i lavori in córso all'Odeon, «che si sono intrecciati alle prove». E la collocazióne della scena, molto diversa rispetto al Lirico, «perché qui ci si proietta verso il pubblico. I risultati sono ottimi, certo, ma qualche guaio in più laatoiarnp^Wito».j.-jjj 'SS niaàWa diWreWèl -costretto a-rintriore-IIHusion di Cornetlle, secondo spettacolo della stagione. Qualcuno ha ansi parlato di «probabile cancellazione», e ha visto nell'annuncio un presagio sinistro per l'avvenire del Théàtre de l'Europe. Ma all'Odèon sono categorici: «E' un semplice rinvio, le prove cominceranno nella seconda meta del mese». Insiste D'Amato: «Il Théàtre de l'Europe è ai primi passi, ma non c'è alcun sintomo di difficolta. Abbiamo l'appoggio incondizionato del ministro Lari g... Rispetto alla prima edizione della Tempesta, quella andata in scena nel giugno del .78, le novità tra gli attori sono parecchie, questa volta. «E' molto rinforzato, questo allestimento — spiega D'Amato —. Strehler ha scelto tutti gli attori piti importanti del Piccolo, ha voluto una compa¬ gnia particolarmente significativa». . / due protagonisti sono gli stessi dell'esordio, Giulia Lazzarini (Ariele) e Tino Carraro (Prospero). Ma undici ruoli sono stati affidati ad attori-diversi. Tra gli «esordientU, Marcello Soleri (il clown Stefano^ notissimo comeArlec-. chino. Che significa, per luij questo cambiamento? «Significa continuare a fare il mio voro, Non fyq accattato a parte perlótliermt di so una pelle che*?Thi --stava, stretta. Tornerò anzi a fare' Arlecchino». Difficoltà per adattarsi al. ruolo? «Qualcuna: ho dovuto cambiare voce, di nuovo, e poi tutta la gestualità è diversa. Ma un attore che ha sempre fatto commedia dell'arte ha una grande esperienza del proprio corpo e della propria voce: tutto diventa più facile, quindi». Per la prima volta da mólto tempo, Soleri reciterà senza maschera: «Proprio per questo ho dovuto bilanciare l'enfasi del gesto che la maschera impone», t/rtapropodiorande maturità, spiega D'Amato: «Nell'Arlecchino, quando entra in scena è un. protagonista, sempre. Qui è uno dei personaggi: ma con una delle parti più liriche della Tempesto». Emanuele Novazio

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