Nube tossica, 15 operai all'ospedale di Angelo Conti
Nube tossica, 15 operai all'ospedale Una giornata di allarme a San Mauro per vapori di acido cloridrico sprigionatisi da una bombola Nube tossica, 15 operai all'ospedale Nel deposito di una delle ditte dell'autoporto - Da Torino sono arrivati numerosi mezzi di soccorso; sgomberata tutta la zona interessata - Due manovali ricoverati per tutta la giornata in ospedale, gli altri dimessi - Soltanto in serata la bombola ha potuto essere spostata con cautela e mandata al luogo di destinazione, Merano Allarme, Ieri mattina, a San ) Mauro, per una nube di acido, cloridrico che si è sprigionata da un container all'autoporto Pescanto. Erano passate da poco le 10 quando nel cortile della ditta Rasimeli! e Coletti, in via Toscana 15, alcuni manovali hanno cominciato a scaricare un container fissato sul rimorchio di un autotreno. All'interno vi erano una trentina di bombole che avrebbero dovuto essere vuote ed un'altra, inspiegabilmente in parte piena di tetracloruro di silicio, munita di uno speciale cappello metallico come chiusura di sicurezza. Tutte le bombole erano state spedite alla Dynamit Nobel Silicon di Merano dalla ditta Sgs di Catania che produce componenti elettronici. Proprio mentre due manovali la scaricavano, per un urto improvviso 11 cappelletto metallico è caduto e dalla bombola si è sprigionato un getto di gas che, dopo aver colpito i manovali, Pasquale De Masi, 35 anni, via Valenza 49/4 e Luciano Pedrettl, 32 anni, via Germanasca 181, in pochi minuti ha invaso l'adiacente capannone. Il tetracloruro di silicio è un liquido incolore, fumante, con odore spiccato. Serve per la produzione del silicio base ed in particolari lavorazioni chimiche. A contatto con acqua o con aria ad elevato tasso di umidita (come è successo ieri mattina) può liberare acido cloridrico. Non è ritenuto particolarmente pericoloso ma il vapore può risultare infiammabile ed altamente esplosivo. La Raslnelli e Coletti, una ditta di trasporti di media grandezza con un fatturato di 20 miliardi e con sede centrale a Perugia, occupa a San Mauro una quindicina di dipendenti. Tutti si sono ben presto trovati avvolti dalla nube di gas che si è estesa, avvolgendo anche le ditte .vicine (in special modo la Sav). Qualcuno ha avvertito i vigili del fuoco che sono arrivati dopo pochi minuti: il primo provvedimento assunto dal geom. Sorella che comandava la squadra è stato quello di far sgomberare il comprensorio interessato dalla nube, poi 1 vigili —muniti di autorespiratori — hanno provveduto a chiudere il container bloccando così la dispersione del gas. Solo dopo un'ora è stato possibile accedere all'interno del cortile e del capannone. I vigili del fuoco con 11 medico provinciale Anerdi hanno provveduto a far ricoverare all'Astanteria Martini il De Musi ed 11 Pedrettl ed a sotto porre tutti gli altri dipendenti a visite di controllo presso gli ospedali cittadini. Non sem bra siano emerse lesioni o danni fisici salvo bruciori agli occhi e qualche Irritazione al la pelle: 1 due manovali colpiti dal getto di gas sono stati di messi in serata, gli altri già nel primo pomeriggio. Anche sei vigili del fuoco hanno dovuto far ricorso al medici per una lieve iritpssic'azlone. Una serie di rilievi sono stati compiuti'anche dalla squadra della protezione civile della Provincia: il dottor Zanchl ha provveduto ad analizzare il tasso di acido cloridrico dell'aria (superiore alla media nelle vicinanze del container) ed a verificare l'inquinamento del capannone dove erano ospitati anche quintali di derrate alimentari (soprattutto pandori, torrone e scatolame). I controlli non hanno evidenziato nulla di anormale. Nel pomeriggio è giunto a San Mauro il dottor Marcello" Dominici della Dynamit che ha. offerto al vice comandante dei vigili del fuoco, ing. Nicoletta, l'opportunità di trasportare l'intéro container in una delle fabbriche dell'azienda dove sarebbe stato possibile aprirlo in regime di totale sicurezza. Consultato il magistrato e la prefettura, Nlcolella ha optato per l'apertura del container sul posto, anche per diminuire i rischi di Incidenti lungo il percorso. Una squadra di vigili, dotati di autorespiratori e sotto la guida del dott. Dominici, ha condotto il container in una zona disabitata, ai margini dell'autoporto, dove alle luci di potenti fotoelettriche si è svolta la fase finale dell'operazione. Dal container non si è sprigionata alcuna nuova nube ed è stato sufficiente aerare il mezzo per consentire il trasferimento della bombola, ancora parzialmente piena, su di un altro automezzo 'con II quale è stata fatta proseguire per Merano dove verrà completamente svuotata. Re-, stano sotto sequestro cautelativo le derrate alimentari contenute nel deposito in attesa di ulteriori analisi che stabiliscano definitivamente la loro non pericolosità. - . Angelo Conti ) , e a n n a d o i i o l I vinili del fuoco, protetti da tute speciali, entrano nel container. La bombola dalla quale ■ è fuoruscilo il tetracloruro di silicio. Alcuni del dipendenti della ditta di spedizioni
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