Schachner: « Il Torino si riscatterà ad Ascoli» di Bruno Bernardi
Schachner: « Il Tonno si riscatterà ad Ascoli» Schachner: « Il Tonno si riscatterà ad Ascoli» TORINO — Poche voci domenica sera, sul pullman del Torino di ritorno da Genova. In tutti la rabbia e anche la coscienza (buon segno) di non aver dato 11 massimo, o di averlo fatto in ritardo, sul campo fradicio di pioggia di Marassi. Promesse di rivincita ad Ascoli, altro terreno difficilissimo dove hanno perso Avellino, Inter e Udinese: il Torino non vuole essere la quarta vittima. Fra 1 più amareggiati Schachner: la sua prima rete in campionato, tanto attesa, era servita solo a mettere un po' di paura al Genoa negli ultimi minuti. Giacomo Franco, diri-, gente accompagnatore e amico dei giocatori, dopo la partita era stato a casa dell'austriaco: con Walter e la signora Gchachner avevano sturato una bottiglia di champagne per celebrare un gol senza sorriso. Ieri, però, è stato ugualmente festeggiato in un club di tifosi granata. -Preferivo non segnare e veder vincere il Torino», ripete il bomber, che secondo Berselllnl, s'è sbloccato psicologicamente. -Il gol, in genere, è motivo di felicità per un attaccante, specie quando non arriva da sei giornate, ma questo non è servito a raddrizzare la partita. Non mi era venuto il complesso ma il gol di Genova mi restituisce fiducia. Testoni gli ha montato una guardia feroce e Schachner, che s'era già lamentato «a caldo» del trattamento ricevuto, rincara la dose: ■■Avrà commesso venti-venticinque falli. Non erano cattivi ma l'arbitro avrebbe, almeno dovuto ammonirlo, invece niente,neppure un richiamo. A un certo punto ho chiesto al signor Lo Bello quando si sarebbe deciso ad cstrarre il cartellino giallo e lui mi Ita intimato di tacere, altrimenti sarei finito negli spogliatoi in anticipo. Inoltre ha ignorato, accordando una punizione contro il Torino, il fallo su di me di Testoni e Onofrt a due passi dalla porta. Era rigore, così come era in fuori gioco Antonelli nell'azione del r'adidoppio genoano». Schachner non ha tutti i torti a protestare ma se il ToTtno ha perso la propria imbattibilità non è solo per colpa delle decisioni arbitrali. Era un Torino, quello del prillo tempo, che non sembrava in sintonia con il clima agoni¬ stico di una gara che il Genoa stava giocando con la forza della disperazione. Nel cani-, plonato scorso, dopo la clamorosa vittoria nel derby, 1 granata erano andati a perdere malamente a Cesena. Schachner si trovava dall'altra parte della barricata ed esclude che ci siano gli stessi problemi di allora. -Anch'io ho vinto il mio primo derby italiano, ma non mi sono lasciato prendere dall'euforia e lo stesso vale per i miei compagni: in undici contro dieci per quasi un'ora è normale battere una squadra che non sta attraversando un momento brillante: anzi, da quando sono in Italia, non ricordo die la Juventus abbia perso due volte di seguito al Comunale», spiega Schachner. E rtega che il Torino sia sceso in campo sottovalutando il Oenoa. Nell'analizzare criticamente la partita, Schachner osserva che, pur giocando praticamente a una porta sola per quasi tutta la ripresa, il Torino si smarriva sulla soglia dell'area avversaria: -Non è un delitto perdere, ma dobbiamo far tesoro di quest'esperienza negativa. Una lezione che ci servirà». Ad Ascoli il Torino Sosterrà un altro Insidioso esame. I' marchigiani, che in trasferta hanno sempre perso, in quattro partite, in casa si sono rivelati micidiali. Sinora non hanno mai pareggiato. Il Torino, che in campionato non vince fuori da otto mesi, giocherà per i due punti. Schachner pensa che sarebbe opportuno osare un po' di più: -Conosco l'ambiente della cosiddetta provincia. A Cesena era dura per le grandi. E lo sarà anche per noi domenica prossima perché l'Ascoli sul suo campo si trasforma. Però se giocheremo come nel secondo tempo di Marassi, possiamo riscattare la sconfitta e tornare a casa con un risultato utile». Bruno Bernardi
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