Ciampi: tempi stretti per fa ripresa

Ciampi: tempi stretti per fa ripresa il GOVERNATORE OSSERVA CHE SONO PASSATI ALTRI TRE MESI 'SENZA INTERVENTI Ciampi: tempi stretti per fa ripresa una manovra rapida, nell'84, il fabbisogno del settore statale raggiungerà i 130 mila miliardi? - Nuc o giro di vite fiscale? «Senza ROMA — L'economia italiana negli ultimi tempi sta' dando deboli segnali di ripresa. Ma i ritardi nell'attuazione della manovra antlcrlsl rischiano seriamente di compromettere anche quest'ultima, irripetibile occasione.' L'avvertimento viene da un' autorevole osservatorio, la Banca d'Italia, ed è contenuto nel primo numero del «Bollettino economico», una nuova pubblicazione periodica curata dal responsabili del settóre ricerca e studi dell'istituto di emissione, Rainer . Stefano Masera e Tommaso Padoa Schloppa. Alla presentazione del Bollettino ai giornalisti è ieri intervenuto anche 11 goi vernatore Ciampi il quale ha voluto anch'egll sottolineare l'Importanza di una rapida messa a punto delle misure di rlequtllbrlo. «Sono più pessimista di tre mesi fa, perché so' no passati altri tre mesi sema ^interventi». • L'analisi dell'ufficio studi della Banca d'Italia è Impietosa e tra le righe lascia lnten' dere che l'attuale difficile moI mento richiederebbe ulteriori interventi strutturali. Oo: munque, è fondr mentale ; mettere al più presto in moto .almeno le misure previste dalla legge finanziarla. Altrimenti le conseguenze per l'azienda Italia sarebbero ben dure. «In assenza di interventi — si legge nell'analisi del Bollettino — la pressione fiscale dopo la crescita di tre punti percentuali prevista per l'anno in corso, nel 1984 tornerebbe al livello raggiunto nel 1982, soprattutto a causa del venir meno del gettito del provvedimenti di natura transitoria-. Ed è da ricordare che la recente bocciatura del condono edilizio ha aperto un ul¬ teriore «buco» di 8000 miliardi. In questa situazione, la spesa pubblica «continuerebbe a crescere in rapporto al prodotto interno, per effetto dell'operare congiunto del meccanismi automatici che regolano le erogazioni e delle forse di fondo da cui dipende l'ampliamento degli interventi pubblici'. Cosi, il disavanzo corrente delle pubbliche amministrazioni .l'anno venturo si raddopperebbe quasi rispetto al livello del 1983, men¬ tre 11 fabbisogno del settore statale in base alle indicazioni ufficiali raggiungerebbe i 130 mila miliardi (contro l'obiettivo di contenere il deficit pubblico '84 entro 190 mila miliardi, ndr). La conseguenza è che «te difficoltà nel governo dell'economia sar • *,*>ero destinate ad acuirs> all'intanando ogni speranza di uno duratura ripresa degli investimenti e dell'occupazione e accrescedo la divergenza della nostra economia rispetto àgli altri paesi industriali». I pericoli per l'84 non sembrano dunque scongiurati e il documento avverte che «fot manovra di politica economica non è stata ancora completata» e che «i provvedimenti, seppure apprezzabili per taluni loro riflessi positivi sull'efficienza distributiva della spesa e sulla efficacia degli interventi pubblici non sembrano poter dar luogo nel breve periodo a riduzioni del fabbisogno cosi ingenti come quelli indicati». Si può ancora rimediare, ma bisogna rimboccar¬ si le maniche. «C'è tempo e modo per giungere pronti all'appuntamen to con la ripresa — ha osservato Masera — ma gli spazi diventano ogni glornoplù ristretti». Con la pubblicazione del «bollettino economico» la Banca d'Italia ha cercato di rispondere a due esigenze: fornire tempestivamente le informazioni sulla situazione del Paese e dare continuità, nel mesi successivi (con scadenze a ottobre e ferbbalo), alla relazione annuale, anche se con interventi non ufficiali. Il «bollettino» è composto di cinque parti: 1) congiuntura Internazionale ed interna; 2) note brevi su alcurrl argomenti specifici (i certificati di deposito degli istituti di credito speciale. La fluttuazione della lira nella banda allargata dello Sme. I finanziamenti del tesoro da parte della banca centrale in Italia ed in altri Paesi); 3) gli interventi più importanti de! governatore e degli altri membri del direttorio; 4) i documenti di maggiore interesse; 5) le serie statistiche e l'elenco dei principali provvedimenti di politica economica. e.p.

Persone citate: Ciampi, Stefano Masera, Tommaso Padoa

Luoghi citati: Italia, Masera, Roma