Le prime nebbie riportano i tartufi di Sandro Doglio

Le prime nebbie riportano i tartufi Le prime nebbie riportano i tartufi Segue da pagina I delicato assieme, nascono soltanto In quel di Asti e di Alba; cioè nel Monferrato e nelle Langhe: è aperta la battaglia per stabilire quale sia migliore, quello di Alba avendo però già vinto per ora la battaglia del più famoso. Pochi quintali all'anno, scovati la più gran parte di notte dal contadino guidato dall'Intelligentissimo cane bastardo che può valere, addirittura, anche tre o quattro milioni di lire, per il quale esistono scuole speciali. La più famosa nel tempo fu quella di un tale nominato «Barot», cioè «bastone», forse perché ai cani reclcltranti insegnava a cercar tartufi proprio a suon di bastonate. La poca quantità giustifica 11 prezzo altissimo, il più alto In assoluto — con lo zafferano — tra 1 prodotti tratti dalla terra: da quarantamila lire l'etto in su, quasi senza limiti. Ma sul mercato delle grandi città, nei negozi di lusso di Milano e Roma e Torino, nelle stesse contrattazioni che si svolgono furtive quando è ancora buio ad Asti e ad Alba, passano ben più di pochi quintali di tartufi bianchi. Un mistero? Un miracolo? Semplicemente una truffa: sacchi di tartufi bianchi, identici se non più belli a quelli raccolti nel Monferrato e nelle Langhe, arrivano clandestinamente da altre regioni d'Italia: hanno il difetto di non aver profumo, ma poche ore a contatto con qualche tartufo «vero» consentono a questi «falsi» di assorbire odore e aroma, salvo a perderlf dopo qualche ora, ma quando è avvenuto l'acquisto. Parlar di tartufi è fare del campanilismo: ognuno giudica secondo ..simpatie, preferenze e abitudini. Ma andar per tartufi (non nel senso dlcercarll, che è mestiere riservato ormai agli esperti; nel senso invece di andarli a'gustare sui luoghi d'origine), è splendida occasione per visitare regioni superbe, in una stagione che ne arricchisce il fasci¬ Spettacolo e cena a Firenze A Firenze come alla corte dei Medici: il ristorante Music Hall Monnalisa (vìa Faenza 4. tel. 055 - 210.298) a due passi dalla stazione, offre cene accompagnate da uno spettacolo di balletti rinascimentali e l'esibizione di sbandieratoli fiorentini e cantanti. Al termine si può ballare fino a tarda notte. Lo spettacolo ogni sera a partire dalle 22. «A la carte» si può spendere sulle 35 mila lire a testa. Piazza Grande a Parma Dall'8 al 15 ottobre a Parma la settimana • Torniamo in Piazza Grande» con spettacoli teatrali, giochi, concerti e folclore. I negozi resteranno aperti per lo shopping notturno. Tra le varie manifestazioni una serata speciale per 1 fiori e una per 1 gelati. La settimana inizia sabato 8 alle 18,30 con il decollo di una mongolfiera uSnowsurf » novità Arriva anche in Italia lo «snowsurf». il suri delle nevi. Questo sport, già praticato negli Stati Uniti, è la versione invernale del classico surf acquatico, adattato alle discese delle* montagne italiane Le condizioni ideali sono con neve farinosa, ma la tàvola ti può utilizzare sia su neve fresca 3ia sulle piste battute. Il costo dell'attrezzo sulle 260 mila lire no, e scoprire cibi genuini e raffinati. Quattro sono gli Itinerari che si possono suggerire. 1. — Nel centro Italia, attraversare la Val Nerina e poi spingersi fino a Norcia e Cascia, ai piedi del monti Sibillini; 2. — Un po' più a Nord, da Urbino scendere verso Gubbio, passando per Fossombrone, e soprattutto Acqualagna e Cagli; 3. — Nel Monferrato, da Asti salire a Moncalvo, Murisengo e Montigllo e poi scendere a Costigliele d'Asti; 4. — Da Alba scegliere una qualsiasi delle strade che si spingono nelle Langhe: verso Neive e Barbaresco, verzo Bra, verso Grlnzane Cavour, La Morra, Monforte Barolo. Si potranno gustare tartufi diversi, in cento modi differenti; bere vini straordinari; scoprire paesaggi dolci e inattesi.. La «morte» classica del tartufo bianco è, tagliato a fettine, sulla fonduta valdostana; ma eccezionale è il tartufo crudo sempre affettato (quello bianco del resto non lo si concepisce in altro modo), sulla pasta (specialmente tagliatelle, condite con 11 solo burro fuso), sul risotto, sulla selvaggina in salmi o in slvè, e sull'uovo, strapazzato o al paletto. Gli intenditori sostengono poi il tartufo mescolato all'insalata di ovuli o funghi reali, e soprattutto sulla carne cruda, in fettine o tritata, condida con sale, pepe, olio è limone. Si racconta che nei paesi islamici — dove ugualmente si raccolgono e si mangiano tartufi — la car-ne di maiale sia stata vietata proprio per colpa dei tartufi: Maometto in persona sarebbe stato talmente ghiotto di tartufi che un giorno, accortosi che un piatto di tartufi appena colti era stato divorato da un maiale che razzolava nel pressi della sua tenda, furioso decise di bandire il maiale dalla Vita dell'islam, per vendicare il suo piatto di tartufi perduto. Quale migliore raccomandazione? Sandro Doglio Le prime nebbie riportano i tartufi Le prime nebbie riportano i tartufi Segue da pagina I delicato assieme, nascono soltanto In quel di Asti e di Alba; cioè nel Monferrato e nelle Langhe: è aperta la battaglia per stabilire quale sia migliore, quello di Alba avendo però già vinto per ora la battaglia del più famoso. Pochi quintali all'anno, scovati la più gran parte di notte dal contadino guidato dall'Intelligentissimo cane bastardo che può valere, addirittura, anche tre o quattro milioni di lire, per il quale esistono scuole speciali. La più famosa nel tempo fu quella di un tale nominato «Barot», cioè «bastone», forse perché ai cani reclcltranti insegnava a cercar tartufi proprio a suon di bastonate. La poca quantità giustifica 11 prezzo altissimo, il più alto In assoluto — con lo zafferano — tra 1 prodotti tratti dalla terra: da quarantamila lire l'etto in su, quasi senza limiti. Ma sul mercato delle grandi città, nei negozi di lusso di Milano e Roma e Torino, nelle stesse contrattazioni che si svolgono furtive quando è ancora buio ad Asti e ad Alba, passano ben più di pochi quintali di tartufi bianchi. Un mistero? Un miracolo? Semplicemente una truffa: sacchi di tartufi bianchi, identici se non più belli a quelli raccolti nel Monferrato e nelle Langhe, arrivano clandestinamente da altre regioni d'Italia: hanno il difetto di non aver profumo, ma poche ore a contatto con qualche tartufo «vero» consentono a questi «falsi» di assorbire odore e aroma, salvo a perderlf dopo qualche ora, ma quando è avvenuto l'acquisto. Parlar di tartufi è fare del campanilismo: ognuno giudica secondo ..simpatie, preferenze e abitudini. Ma andar per tartufi (non nel senso dlcercarll, che è mestiere riservato ormai agli esperti; nel senso invece di andarli a'gustare sui luoghi d'origine), è splendida occasione per visitare regioni superbe, in una stagione che ne arricchisce il fasci¬ Spettacolo e cena a Firenze A Firenze come alla corte dei Medici: il ristorante Music Hall Monnalisa (vìa Faenza 4. tel. 055 - 210.298) a due passi dalla stazione, offre cene accompagnate da uno spettacolo di balletti rinascimentali e l'esibizione di sbandieratoli fiorentini e cantanti. Al termine si può ballare fino a tarda notte. Lo spettacolo ogni sera a partire dalle 22. «A la carte» si può spendere sulle 35 mila lire a testa. Piazza Grande a Parma Dall'8 al 15 ottobre a Parma la settimana • Torniamo in Piazza Grande» con spettacoli teatrali, giochi, concerti e folclore. I negozi resteranno aperti per lo shopping notturno. Tra le varie manifestazioni una serata speciale per 1 fiori e una per 1 gelati. La settimana inizia sabato 8 alle 18,30 con il decollo di una mongolfiera uSnowsurf » novità Arriva anche in Italia lo «snowsurf». il suri delle nevi. Questo sport, già praticato negli Stati Uniti, è la versione invernale del classico surf acquatico, adattato alle discese delle* montagne italiane Le condizioni ideali sono con neve farinosa, ma la tàvola ti può utilizzare sia su neve fresca 3ia sulle piste battute. Il costo dell'attrezzo sulle 260 mila lire no, e scoprire cibi genuini e raffinati. Quattro sono gli Itinerari che si possono suggerire. 1. — Nel centro Italia, attraversare la Val Nerina e poi spingersi fino a Norcia e Cascia, ai piedi del monti Sibillini; 2. — Un po' più a Nord, da Urbino scendere verso Gubbio, passando per Fossombrone, e soprattutto Acqualagna e Cagli; 3. — Nel Monferrato, da Asti salire a Moncalvo, Murisengo e Montigllo e poi scendere a Costigliele d'Asti; 4. — Da Alba scegliere una qualsiasi delle strade che si spingono nelle Langhe: verso Neive e Barbaresco, verzo Bra, verso Grlnzane Cavour, La Morra, Monforte Barolo. Si potranno gustare tartufi diversi, in cento modi differenti; bere vini straordinari; scoprire paesaggi dolci e inattesi.. La «morte» classica del tartufo bianco è, tagliato a fettine, sulla fonduta valdostana; ma eccezionale è il tartufo crudo sempre affettato (quello bianco del resto non lo si concepisce in altro modo), sulla pasta (specialmente tagliatelle, condite con 11 solo burro fuso), sul risotto, sulla selvaggina in salmi o in slvè, e sull'uovo, strapazzato o al paletto. Gli intenditori sostengono poi il tartufo mescolato all'insalata di ovuli o funghi reali, e soprattutto sulla carne cruda, in fettine o tritata, condida con sale, pepe, olio è limone. Si racconta che nei paesi islamici — dove ugualmente si raccolgono e si mangiano tartufi — la car-ne di maiale sia stata vietata proprio per colpa dei tartufi: Maometto in persona sarebbe stato talmente ghiotto di tartufi che un giorno, accortosi che un piatto di tartufi appena colti era stato divorato da un maiale che razzolava nel pressi della sua tenda, furioso decise di bandire il maiale dalla Vita dell'islam, per vendicare il suo piatto di tartufi perduto. Quale migliore raccomandazione? Sandro Doglio

Persone citate: Barot, Cavour, Monforte Barolo