La strana anemia che non è anemia

La strana anemia che non è anemia La strana anemia che non è anemia .. A NEMIA senza ane\\^\mla»: questa espressione può sembrare un paradosso o un gioco di parole. SI tratta invece di un recente concetto di fisiopatologia umana. Da tempo è nota l'associazione tra carenza di ferro e. diminuzione del globuli rossi nel sangue, la cosiddetta anemia sideropenica. SI è poi visto che 11 ferro svolge un ruolo importante non sono nella produzione dell'emoglobina trasportata dai globuli rossi, ma anche in fondamentali reazioni biochimiche che avvengono nell'organismo umano. ri ferro entra come «cofattore» nell'Intimo del metabolismo cellulare, in quel processo essenziale detto «respirazione cellulare» che porta alla produzione di Atp o acido adenosintrifo-. storico, l'energia indispensabile alla vita della cellula. Anche a livello cerebrale il ferro dimostra una parte essenziale nella sintesi e nel metabolismo di importanti neurotrasmettitori, come la noradrenalina, la serotonina eia dopamina. Quando, per una qualsia-1 si ragione, diminuisce la quantità di ferro disponibile per le varie reazioni biochimiche, si instaura una patologia pseudo-anemica, definita in inglese come miron deficiency uHthout anemia* o anche -latent. iron deficiency anemia». L'«anemia senza anemia» si può manifestare con sintomi alquanto generici: mancanza di forze, facile affaticamento, irritabilità, insonnia, difficoltà di concentrazione e tendenza a infezioni recidivanti. Nell'uomo adulto sono presenti normalmente 4 grammi di ferro; di questi il 65 per cento (0,26 grammi) è contenuto nell'emoglobina, il 3 per cento (0,13 grammi) nella miogloblna, il 13 per. conto (0,52 grammi) nella ferritina, il 12 per cento, (0,48 grammi) nell'emoslderina, circa l'uno per cento nella transferrina e negli enzimi ferro-dipendenti e il restante 5 per cento (0,2 grammi) non è identificabile. Emosiderlna e ferritina rappresentano il deposito del ferro, mentre la tran- 1 matica adulto dieta. o di 10 ANTE ati midollo 1 mg Rappresentazione schematica del ricambio del ferro. Le quantità indicate si riferiscono ad un uomo adulto di 70 kg. di peso. INGESTIONE ca. 15 mg al giorno della dieta. TRASPORTO ca. 4 mg, con un ricambio di 10 volte al giorno. EMOGLOBINA CIRCOLANTE ca. 2200 mg Ferro dagli eritrociti eliminati Ica. 25 mg al giorno). Mioglobina (ca. 130 mgl Altro ferro enzimatico Ica. 320 mgl ASSORBIMENTO da 0,5 a 1,5 mg al giorno DEPOSITI soprattutto fegato, milza, midollo osseo: ca. 1000 mg complessivamente. UTILIZZAZIONE ca. 25 mg al giorno ELIMINAZIONE bile, urina, feci, sudore, desquamazione: da 0,5 a 1 mg al giorno, complessivamente. 4 In presenza di una dieta normale, di un normale assorbimento e di una normale eliminazione, Il bilancio del ferro è In equilibrio. La respirazione cellulare è meno efficiente quando l'organismo è carente di ferro: ne derivano insonnia, affaticamento, irritabilità sferrina è la proteina che veicola il metallo nel san-, gue. Il ferro viene naturalmente eliminato attraverso le vie urinarie (0,1 milligrammi al giorno), la cute (0,1-0,6 mg al giorno), la bile, la desquamazione della mucosa gastroenterica e la microressi vascolare. La donna perde inoltre una certa quantità di ferro durante 1 cicli. In gravidanza sono poi! necessari 000-1200 milligrammi di ferro per compensare le richieste del feto, della placenta e della maggiore massa sanguigna. Il corpo umano deve perciò continuamente reintegrare le perdite di ferro con una dieta adeguata. A differenza di altri mammiferi, l'uomo pare purtroppo incapace di assimilare le ferroprotelne vegetali, come sa diarrea, mentre 11 metallo sovrabbondante che entra nella circolazione sanguigna può causare disturbi allergici. Per ovviare agli inconvenienti terapeutici, si possono assumere preparati a base di ferritina microincapsulata estratta da milze equine, che ha l'Importante caratteristica di essere «gastroprotetta»: non subisce cioè modificazioni durante il passaggio nello stomaco e si disperde poi gradualmente nell'intestino. La gastroprotezione permette un assorbimento adattabile alle varie esigenze dell'organismo, evitando fenomeni di accumulo o tossici, anche a dosaggi elevati e protetti nel tempo. La ferritina è una proteina che ha la funzione di accumulare il ferro e poi ce¬ quelle contenute negli spinaci (con buona pace dell'irascibile «Braccio di Ferro», gran divoratore di quelle verdure). L'uomo assimila quindi In prevalenza le ferroproteine di origine animale, con una resa che va dal 10 al 30 per cento della quantità introdotta. Non sempre 11 ferro assunto durante 1 pasti riesce però a sopperire ai fabbisogni dell'organismo, specialmente in alcune malattie. Per evitare che si manifesti una diminuzione dei globuli rossi circolanti nel sangue oppure una «anemia senza anemia», è perciò necessario l'uso di ferro terapeutico. Ma non 6 facile né utile. forzare l'organismo ad assi- ' mllare il farmaco, poiché l'eccesso di ferro terapeutico non viene assorbito e può provocare una fastidio- derlo per la formazione delle ferroproteine. Si trova in . tutti i tessuti, principalmente nel fegato, localizzata nel citoplasma delle cellule. Ha un peso molecolare di circa 460 mila Dalton e la forma di un guscio tondeggiante, al cui interno si accumula 11 ferro trivalente, in quantità variabile da zero a 4 mila atomi II guscio presenta inoltre sei canali di 7 Amstrong di diametro, attraverso 1 quali avviene il passaggio del ferro. Nel 1971 si scopri che la ferritina è presente anche nella circolazione sanguigna. Studi recenti hanno poi dimostrato come la concentrazione della ferritina ematica (detta anche sleroferritlna) sia correlata al depositi di ferro dell'organismo. Il suo dosaggio rappresenta quindi un importante valore clinico nella diagnosi delle malattie che alterano il metabolismo del ferro. Prima di iniziare una terapia, è però necessario giungere con certezza alla , diagnosi di anemia Innanzitutto si deve eseguire nel sangue un comune esame emocromoeltometrico con apparecchiature elettroniche. Si entra nel patologico quando 11 tasso emogloblnlco (Hb) è Inferiore al 12 grammi per cento millimetri, 11 valore ematocrito (Ht) è inferiore al 36 per cento e il volume erltrocltarlq medio (Mcv) è Inferiore a 80 , micrometri cubi. Solo In questi casi sono necessari ulteriori accertamenti diagnostici, come la slderemla, In capacità ferrolegante del siero (Tibc), l'elettroforesi dell'emoglobina e la ferritina sierica. Quest'ultima è oggi dosabile coi melodi immunoenzlmatlcl in fase solida (Elisa) o immunoredtometricl non competitivi amia). Per diagnosticare con sicurezza, l'.anemla senza anemia», si dovrebbe infine eseguire il dosaggio degli enzimi ferro-dipendenti, per esempio dell'aconitasli. In attesa che questi dosaggi siano possibili anche In Italia come già avviene negli Stati Uniti, è necessario basarsi ancora sul sintomi generali. Gianfranco Candelero La strana anemia che non è anemia La strana anemia che non è anemia .. A NEMIA senza ane\\^\mla»: questa espressione può sembrare un paradosso o un gioco di parole. SI tratta invece di un recente concetto di fisiopatologia umana. Da tempo è nota l'associazione tra carenza di ferro e. diminuzione del globuli rossi nel sangue, la cosiddetta anemia sideropenica. SI è poi visto che 11 ferro svolge un ruolo importante non sono nella produzione dell'emoglobina trasportata dai globuli rossi, ma anche in fondamentali reazioni biochimiche che avvengono nell'organismo umano. ri ferro entra come «cofattore» nell'Intimo del metabolismo cellulare, in quel processo essenziale detto «respirazione cellulare» che porta alla produzione di Atp o acido adenosintrifo-. storico, l'energia indispensabile alla vita della cellula. Anche a livello cerebrale il ferro dimostra una parte essenziale nella sintesi e nel metabolismo di importanti neurotrasmettitori, come la noradrenalina, la serotonina eia dopamina. Quando, per una qualsia-1 si ragione, diminuisce la quantità di ferro disponibile per le varie reazioni biochimiche, si instaura una patologia pseudo-anemica, definita in inglese come miron deficiency uHthout anemia* o anche -latent. iron deficiency anemia». L'«anemia senza anemia» si può manifestare con sintomi alquanto generici: mancanza di forze, facile affaticamento, irritabilità, insonnia, difficoltà di concentrazione e tendenza a infezioni recidivanti. Nell'uomo adulto sono presenti normalmente 4 grammi di ferro; di questi il 65 per cento (0,26 grammi) è contenuto nell'emoglobina, il 3 per cento (0,13 grammi) nella miogloblna, il 13 per. conto (0,52 grammi) nella ferritina, il 12 per cento, (0,48 grammi) nell'emoslderina, circa l'uno per cento nella transferrina e negli enzimi ferro-dipendenti e il restante 5 per cento (0,2 grammi) non è identificabile. Emosiderlna e ferritina rappresentano il deposito del ferro, mentre la tran- 1 matica adulto dieta. o di 10 ANTE ati midollo 1 mg Rappresentazione schematica del ricambio del ferro. Le quantità indicate si riferiscono ad un uomo adulto di 70 kg. di peso. INGESTIONE ca. 15 mg al giorno della dieta. TRASPORTO ca. 4 mg, con un ricambio di 10 volte al giorno. EMOGLOBINA CIRCOLANTE ca. 2200 mg Ferro dagli eritrociti eliminati Ica. 25 mg al giorno). Mioglobina (ca. 130 mgl Altro ferro enzimatico Ica. 320 mgl ASSORBIMENTO da 0,5 a 1,5 mg al giorno DEPOSITI soprattutto fegato, milza, midollo osseo: ca. 1000 mg complessivamente. UTILIZZAZIONE ca. 25 mg al giorno ELIMINAZIONE bile, urina, feci, sudore, desquamazione: da 0,5 a 1 mg al giorno, complessivamente. 4 In presenza di una dieta normale, di un normale assorbimento e di una normale eliminazione, Il bilancio del ferro è In equilibrio. La respirazione cellulare è meno efficiente quando l'organismo è carente di ferro: ne derivano insonnia, affaticamento, irritabilità sferrina è la proteina che veicola il metallo nel san-, gue. Il ferro viene naturalmente eliminato attraverso le vie urinarie (0,1 milligrammi al giorno), la cute (0,1-0,6 mg al giorno), la bile, la desquamazione della mucosa gastroenterica e la microressi vascolare. La donna perde inoltre una certa quantità di ferro durante 1 cicli. In gravidanza sono poi! necessari 000-1200 milligrammi di ferro per compensare le richieste del feto, della placenta e della maggiore massa sanguigna. Il corpo umano deve perciò continuamente reintegrare le perdite di ferro con una dieta adeguata. A differenza di altri mammiferi, l'uomo pare purtroppo incapace di assimilare le ferroprotelne vegetali, come sa diarrea, mentre 11 metallo sovrabbondante che entra nella circolazione sanguigna può causare disturbi allergici. Per ovviare agli inconvenienti terapeutici, si possono assumere preparati a base di ferritina microincapsulata estratta da milze equine, che ha l'Importante caratteristica di essere «gastroprotetta»: non subisce cioè modificazioni durante il passaggio nello stomaco e si disperde poi gradualmente nell'intestino. La gastroprotezione permette un assorbimento adattabile alle varie esigenze dell'organismo, evitando fenomeni di accumulo o tossici, anche a dosaggi elevati e protetti nel tempo. La ferritina è una proteina che ha la funzione di accumulare il ferro e poi ce¬ quelle contenute negli spinaci (con buona pace dell'irascibile «Braccio di Ferro», gran divoratore di quelle verdure). L'uomo assimila quindi In prevalenza le ferroproteine di origine animale, con una resa che va dal 10 al 30 per cento della quantità introdotta. Non sempre 11 ferro assunto durante 1 pasti riesce però a sopperire ai fabbisogni dell'organismo, specialmente in alcune malattie. Per evitare che si manifesti una diminuzione dei globuli rossi circolanti nel sangue oppure una «anemia senza anemia», è perciò necessario l'uso di ferro terapeutico. Ma non 6 facile né utile. forzare l'organismo ad assi- ' mllare il farmaco, poiché l'eccesso di ferro terapeutico non viene assorbito e può provocare una fastidio- derlo per la formazione delle ferroproteine. Si trova in . tutti i tessuti, principalmente nel fegato, localizzata nel citoplasma delle cellule. Ha un peso molecolare di circa 460 mila Dalton e la forma di un guscio tondeggiante, al cui interno si accumula 11 ferro trivalente, in quantità variabile da zero a 4 mila atomi II guscio presenta inoltre sei canali di 7 Amstrong di diametro, attraverso 1 quali avviene il passaggio del ferro. Nel 1971 si scopri che la ferritina è presente anche nella circolazione sanguigna. Studi recenti hanno poi dimostrato come la concentrazione della ferritina ematica (detta anche sleroferritlna) sia correlata al depositi di ferro dell'organismo. Il suo dosaggio rappresenta quindi un importante valore clinico nella diagnosi delle malattie che alterano il metabolismo del ferro. Prima di iniziare una terapia, è però necessario giungere con certezza alla , diagnosi di anemia Innanzitutto si deve eseguire nel sangue un comune esame emocromoeltometrico con apparecchiature elettroniche. Si entra nel patologico quando 11 tasso emogloblnlco (Hb) è Inferiore al 12 grammi per cento millimetri, 11 valore ematocrito (Ht) è inferiore al 36 per cento e il volume erltrocltarlq medio (Mcv) è Inferiore a 80 , micrometri cubi. Solo In questi casi sono necessari ulteriori accertamenti diagnostici, come la slderemla, In capacità ferrolegante del siero (Tibc), l'elettroforesi dell'emoglobina e la ferritina sierica. Quest'ultima è oggi dosabile coi melodi immunoenzlmatlcl in fase solida (Elisa) o immunoredtometricl non competitivi amia). Per diagnosticare con sicurezza, l'.anemla senza anemia», si dovrebbe infine eseguire il dosaggio degli enzimi ferro-dipendenti, per esempio dell'aconitasli. In attesa che questi dosaggi siano possibili anche In Italia come già avviene negli Stati Uniti, è necessario basarsi ancora sul sintomi generali. Gianfranco Candelero

Persone citate: Amstrong, Dalton, Gianfranco Candelero

Luoghi citati: Italia, Stati Uniti