Un allarme nucleare? Aries controlla i rischi

,Tutto= ,Tutto= scienze. Un allarme nucleare? Aries controlla i rischi Three Mile peggio che mai ne sicurezza nucleare e protezione sanitaria dell'Enea e 11 Lawrence Livermore Laboratory dell'Università di California, che a suo tempo, cioè dieci anni fa. aveva messo a punto un sistema di controllo chiamato Arac. Questo strumento, dice l'Enea, si dimostrò efficace nella gestione dell'emergenza di Three Mile Island. e si è deciso quindi di prenderlo come supporto per il nostro. Ma anche l'Arac non è 11 primo esemplo: nel 1975 furono immagazzinati in un elaboratore 140 mila possibili combinazioni tra l'entità di rilasci radioattivi di una centrale, la situazione meteorologica e la popolazione esposta, per calcolare gli effetti di un qualsiasi incidente. L'Ariel è qualcosa di slmile, più perfezionato. Immagazzina in una capace memoria tulli questi dati cleare e la protezione della salute dell'uomo e dell'ambiente In relazione alle applicazioni energetiche». Aries significa «Accidental Releases Impact Evaluation System», cioè sistema per la valutazione degli effetti dei rilasci accidentali. Facciamo 11 caso più grave: capita un incidente ed esce dalla centrale una nube radioattiva. CI sono, depositati presso le prefetture dalle quali dipendono i siti nucleari. I plani di sgombero, ci sono le istruzioni sanitarie, ma chi segue momento per momento l'evolversi della situazione? Chi controlla Il percorso della nube radioattiva, considera 11 tempo di «decadimento» della radioattività, Ìndica che cosa fare? Ecco: lo fa l'Arles. che è il frutto elettronico di una stretta collaborazione Iniziata nel 1979 tra la direzio¬ RICORDATE l'incidente della centrale nucleare americana di Three Mile Island e la domanda «Se succedesse anche qui?» che tutti si rivolgevano? In quel momento non avevamo, funzionanti, centrali di quella potenza, ma 11 fatto, anche se (u poi secondo alcuni ridimensionato, fece scuola. L'Enea, l'ente italiano che una volta sotto la sigla Cnen si occupava soltanto di energia nucleare e che ora è diventato •Comitato nazionale per la ricerca e lo sviluppo dell'energia nucleare e delle energie alternative- presenta al salone Protexpo che si apre domani a Torino 11 sistema Aries. uno «strumento informatico per gestire situazioni accidentali-. 81, perché tra i compiti istituzionali dell'Enea ci sono anche — ed è giusto che ci siano — «la sicurezza nu¬ Sondaggi con 11 sonar e la televisione all'interno della centrale nucleare di Three Mile Island dove è avvenuto 11 più grave Incidente della storia dell'atomo hanno dimostrato che 1 danni sono stati molto più gravi del previsto. Il combustibile nel «core» del reattore è andato tutto praticamente perduto crollando in un ammasso di detriti, lasciando senza speranza quanti speravano di poterlo ancora estrarre in parte in un pezzo solo. Dalle rilevazioni dell'anno scorso, tre anni dopo l'incidente del 1979. sembrava che il collasso del materiale radioattivo non (osse totale, invece la settimana scorsa nuovi cauti controlli hanno rivelato che 1 danni arrivano fino al (ondo del reattore. La scoperta dice che la temperatura raggiunta nell'incidente è stata molto più alta di quanto si pensasse. G.1 FIG.1 Televisore in gelatina Presto apparirà un televisore senza cinescopio. Nel congegno messo a punto sulla base della rlllevograda. l'immagine è disegnata grazie a un raggio non elettronico ma luminoso. Ciò ha permesso di sostituire 11 cinescopio con due dischi di vetro, (ra i quali si trova il •gheì: una massa gelatinosa trasparente sul la quale appare l'imma glne. Il nuovo televisore ha un volume ridotto, PUÒ' essere utile ritornare sull'argomento della ormai famosa chiglia a Y di «Australia 2». dopo le interessanti notizie comparse su *Tuttoscìeme° del 21 settembre scorso. Le controverse pinne brevettate sembrano la versione marina di quelle alette terminali («wlnglets») disposte quasi verticalmente in punta di ciascuna semiala (angolate proprio di cica 20' verso l'esterno) allo scopo di ridurre la resistenza aerodinamica dovuta al distacco del vortice di estremità. Alette di questo tipo sono adottate sui velivoli Oates Learjet in diverse versioni, sul Grumman Qulfstream III. sul Canadair «Challenger» e su altri. L'idea non è per niente nuova, hi quanto risale al brevetto per una superficie verticale disposta alle estremità delle ali, rilasciato al geniale pioniere dell'aerodinamica Frederick W. Lanchesternel 1897. Oggi le winglets sono appendici accuratamente definite In galleria del vento: esse hanno profilo aerodinamico con curvatura verso l'esterno, allo scopo di ottenere una maggiore azione correttrlce sulla corrente nella zona interessata; il loro impiego permette riduzioni di resistenza che vanno dal 4 all'8 per cento, con conseguente risparmio di combustibile. Nell'applicazione marina, alla sensibile riduzione di resistenza possono contrapporsi degli inconvenienti In quanto, «aumentando la spinta al galleggia- ,Tutto= ,Tutto= scienze. Un allarme nucleare? Aries controlla i rischi Three Mile peggio che mai ne sicurezza nucleare e protezione sanitaria dell'Enea e 11 Lawrence Livermore Laboratory dell'Università di California, che a suo tempo, cioè dieci anni fa. aveva messo a punto un sistema di controllo chiamato Arac. Questo strumento, dice l'Enea, si dimostrò efficace nella gestione dell'emergenza di Three Mile Island. e si è deciso quindi di prenderlo come supporto per il nostro. Ma anche l'Arac non è 11 primo esemplo: nel 1975 furono immagazzinati in un elaboratore 140 mila possibili combinazioni tra l'entità di rilasci radioattivi di una centrale, la situazione meteorologica e la popolazione esposta, per calcolare gli effetti di un qualsiasi incidente. L'Ariel è qualcosa di slmile, più perfezionato. Immagazzina in una capace memoria tulli questi dati cleare e la protezione della salute dell'uomo e dell'ambiente In relazione alle applicazioni energetiche». Aries significa «Accidental Releases Impact Evaluation System», cioè sistema per la valutazione degli effetti dei rilasci accidentali. Facciamo 11 caso più grave: capita un incidente ed esce dalla centrale una nube radioattiva. CI sono, depositati presso le prefetture dalle quali dipendono i siti nucleari. I plani di sgombero, ci sono le istruzioni sanitarie, ma chi segue momento per momento l'evolversi della situazione? Chi controlla Il percorso della nube radioattiva, considera 11 tempo di «decadimento» della radioattività, Ìndica che cosa fare? Ecco: lo fa l'Arles. che è il frutto elettronico di una stretta collaborazione Iniziata nel 1979 tra la direzio¬ RICORDATE l'incidente della centrale nucleare americana di Three Mile Island e la domanda «Se succedesse anche qui?» che tutti si rivolgevano? In quel momento non avevamo, funzionanti, centrali di quella potenza, ma 11 fatto, anche se (u poi secondo alcuni ridimensionato, fece scuola. L'Enea, l'ente italiano che una volta sotto la sigla Cnen si occupava soltanto di energia nucleare e che ora è diventato •Comitato nazionale per la ricerca e lo sviluppo dell'energia nucleare e delle energie alternative- presenta al salone Protexpo che si apre domani a Torino 11 sistema Aries. uno «strumento informatico per gestire situazioni accidentali-. 81, perché tra i compiti istituzionali dell'Enea ci sono anche — ed è giusto che ci siano — «la sicurezza nu¬ Sondaggi con 11 sonar e la televisione all'interno della centrale nucleare di Three Mile Island dove è avvenuto 11 più grave Incidente della storia dell'atomo hanno dimostrato che 1 danni sono stati molto più gravi del previsto. Il combustibile nel «core» del reattore è andato tutto praticamente perduto crollando in un ammasso di detriti, lasciando senza speranza quanti speravano di poterlo ancora estrarre in parte in un pezzo solo. Dalle rilevazioni dell'anno scorso, tre anni dopo l'incidente del 1979. sembrava che il collasso del materiale radioattivo non (osse totale, invece la settimana scorsa nuovi cauti controlli hanno rivelato che 1 danni arrivano fino al (ondo del reattore. La scoperta dice che la temperatura raggiunta nell'incidente è stata molto più alta di quanto si pensasse. G.1 FIG.1 Televisore in gelatina Presto apparirà un televisore senza cinescopio. Nel congegno messo a punto sulla base della rlllevograda. l'immagine è disegnata grazie a un raggio non elettronico ma luminoso. Ciò ha permesso di sostituire 11 cinescopio con due dischi di vetro, (ra i quali si trova il •gheì: una massa gelatinosa trasparente sul la quale appare l'imma glne. Il nuovo televisore ha un volume ridotto, PUÒ' essere utile ritornare sull'argomento della ormai famosa chiglia a Y di «Australia 2». dopo le interessanti notizie comparse su *Tuttoscìeme° del 21 settembre scorso. Le controverse pinne brevettate sembrano la versione marina di quelle alette terminali («wlnglets») disposte quasi verticalmente in punta di ciascuna semiala (angolate proprio di cica 20' verso l'esterno) allo scopo di ridurre la resistenza aerodinamica dovuta al distacco del vortice di estremità. Alette di questo tipo sono adottate sui velivoli Oates Learjet in diverse versioni, sul Grumman Qulfstream III. sul Canadair «Challenger» e su altri. L'idea non è per niente nuova, hi quanto risale al brevetto per una superficie verticale disposta alle estremità delle ali, rilasciato al geniale pioniere dell'aerodinamica Frederick W. Lanchesternel 1897. Oggi le winglets sono appendici accuratamente definite In galleria del vento: esse hanno profilo aerodinamico con curvatura verso l'esterno, allo scopo di ottenere una maggiore azione correttrlce sulla corrente nella zona interessata; il loro impiego permette riduzioni di resistenza che vanno dal 4 all'8 per cento, con conseguente risparmio di combustibile. Nell'applicazione marina, alla sensibile riduzione di resistenza possono contrapporsi degli inconvenienti In quanto, «aumentando la spinta al galleggia-

Persone citate: Aries, Frederick W. Lanchesternel, Lawrence Livermore, Oates, Three Mile, Three Mile Island

Luoghi citati: Ariel, Australia, Torino