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La nuova storia La nuova storia I costumi, le mentalità, i modi di lavorare e 'di divertirsi: la «nuova storia», sulla scia soprattutto della scuola delle Annales, indaga • nelle pieghe quotidiane del passato, facendo tesoro delle ricerche delle altre scienze sociali e umane (dall'antropolo-. già alla sociologia, dal. l'urbanistica alla statistica). A queste tendènze della ricerca storica la Mondadori dedicai una nuova collana, che accoglierà, in tre diverse sezioni, opere generali di ampio respiro- (ad esempio una «Storia della famiglia in Europa»), opere in prevalenza iconografiche (quali la istoria del lusso») e antologie di documenti e testi (si annuncia una 'Storia della cultura di destra dalla Rivoluzione adoggi»), I primi tre volumi della collana, che usciranno a partire da ottobre, sono L'America coloniale di Richard Hcfstadter, sulla nascita degli Stati Uniti; Europa barbara e civile di Bernard Lewis, analisi dei rapporti tra i civili musulmani e. i •barbari» europei nel Medioevo; Storia sociale degli odori di Alain Corbin, studio della società europea tra Settecento e Ottocento attraverso gli odori, reali e simbolici, della povertà, dell'eleganza, ecc. MARIO e Giovanni Cavedon, padre astronomo e figlio letterato, sono gli autori di un libro singolare, «Galaxias», che l'editore Rizzoli presenta come prima avvisaglia dell'ondata di strenne natalizie. Rilegatura in tutta tela, carta patinata, dovizia di illustrazioni a piena pagina, «Galaxias» è un libro costoso e con tutte le caratteristiche esteriori dell'oggetto di arredamento piuttosto che dello strumento di cultura: è un peccato, perché invece si tratta di un'opera originale ed intelligente che getta un ponte tra scienza e umanesimo presentando costellazioni, stelle e pianeti sia nelle loro caratteristiche fisiche, scoperte con calcoli e telescopi, sia nel loro retroterra mitologico e letterario. Orione, Andromeda, la stella polare, Venere mattutina e vespertina, Giove, Marte rosseggiante, Saturno color bronzo: c'è molta astronomia nei classici greci, latini e italiani, da Omero a Lucrezio, da Virgilio a Dante fino al moderni. Mario e Giovanni Cavedon, avvalendosi delle rispettive specializzazioni (il padre è responsabile scientifico del planetario di Milano, il figlio è filologo classico) sono riusciti a tessere la trama di questi riferimenti, a costruire una •cultura del cielo» che negli ultimi decenni si era persa, via via che i letterati si ritiravano sul loro Aventino e gli astrofisici sfuggivano lungo le tangenti di teorie astronomiche sempre più astratte e avventurose, dissertando di mostri misteriori e ipotetici, comel pulsar, quasar, buchineri. Una preziosa funzione di questo libro consiste poi anche nel puntualizzare il discorso sull'astrologia in una prospettiva storica. L'astronomia nasce dall'astrologia come la chimica dall'alchimia — osservano i Cavedon—ma mentre nessuno oggi confonde la superstizione della pietra filosofale con i laboratori dove gli eredi degli alchimisti creano materiali nuovi, la ciarlataneria degli oroscopi è quanto mai fiorente e il fatturato delle •stelle bugiarde» non conosce crisi, anzi, è tra i settori trainanti dell'economia sommersa. Il motivo, suggeriscono i Cavedon, va cercato nella sociologia e nella psicologia, in profonde insicurezze e mal riposte ansie di assoluto. Ancora in tema astronomico, ma questa volta sulla frontiera della ricerca più avanzata, va segnalato un altro volume, appena pubblicato da Mondadori nella Biblioteca della Est4' •Astronomia infrarossa», di Ezio Bussolotti e Francesco Meiditoni. In queste pagine è un cielo invisibile che si rivela, quel cielo che non emette luce ma debolissime radiazioni termiche e che solo da qualche decennio possiamo esplorare grazie a nuovi strumenti e ai satelliti artificiali. Ignorare queste, scoperte, che gli autori presentano con linguaggio divulgativo chiarissimo e accattivante, sarebbe come imitare il comportamento degli aristotelici che nel Seicento rifiutarono di accostare l'occhio al cannocchiale di Galileo.