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Latte e agrumi in mezzo alla sabbia Gli eccezionali risultati ottenuti dall'agricoltura israeliana Latte e agrumi in mezzo alla sabbia Su mille metri quadrati stancavano 7 tonnellate di arance, una vacca produce 90 ql di latte Fanno - La sofisticata agrotecnologia NOSTRO SERVIZIO TEL AVra — Nonostante la guerra ed ienacrisi economica sema precidenti, in Israele l'agricoltura confinila a fare miracoli. Nel '48, anno di fondazione déOo Stato, vìvevano nel paese un inillone di abitanti e pocoplk di 30 mila erano gli ettartlr^gàti. Il 30% dei prodotti aliwfcntarl era importato. Ha inizio cefi la rivoluzione verde. La terra viene strappata al deserto, l'acqua (bene primario) viene cercata, conquistata, raccolta e razionalizzata. Il 2% del prodotto nazionale lordo viene ^investito nella ricer8à(gran parte destinato all'agricoltura), 4 persone su 1000 $e rimangono coinvolte. Solo Stati Uniti e Olanda riescono^», far meglio. Dopo 35 anni la^pppolazione supera i 4 milioni, gli ettari irrigali sono ollrefiOO mila e il paese (con poco più di 80 mila addetti) è diventato uno dei maggiori esportatori di prodotti' agricoli. %}% Oggi da una dunam di terra (1000 mg) si ricavano addirittura 7 tonnellate di agrumi o 500 chili di noccioline o, se si vuole, oltre 150 chili di cotone. Una mucca, allevata nel deserto, arriva a produrre anche 90 quintali di latte in un anno. Sono primati che tutto il mondo invidia. Alla base di questo successo vi sono ragioni sociali profonde, realtà uniche nel loro genere come i klbbutzlm (comunità agricole e nel contempo fortezze militari, 250 in tutto il Paese) o i moshavlm (raggruppamenti di piccole proprietà private con servizi collettivi). C'è una efficace politica di programmazione e una integrazione completa tra ricerca, assistenza tecnica e agricoltore. -L'agrotecnologia, sofisticata quanto essenziale, Invade le campagne e porta un modo nuovo di lavorare. Il nostro viaggio comincia a Bet Dagan, vicino a Tel Aviv, dove ha sede uno del principali centri di ricerca agricola del mondo: l'Agricoltura! Research Organisation con il centro Volcani. Qui tecnici e scienziati, suddivisi in istituti, sono impegnati in circa 800 progetti di ricerca applicati all'agricoltura. L'Istituto di Ingegneria agraria, ad esempio, ha risolto di recente un problema che assillava agricoltori e consumatori: come mangiare un melograno senza perdere la pazienza. Oggi, un robot riesce a sbucciare delicatamente il frutto, estrarre i semi dalla loro sede senza danneggiare la polpa e deporti con cura in un sacchetto. A decine, anche, le industrie private impegnate su piùfronti: sistemi di irrigazione (dalle valvola al computer), desaltnizzazione dell'acqua, pannelli solari, colture idroponiche, estrazione di olio e proteine dai semi di cotone. 'y Ma la ricerca in Israele non rimane confinata nei laboratori. A divulgare i risultati e a metterla in pratica assieme agli agricoltori ci pensa un esercito di 1200 tecnici in 10 stazioni sperimentali. Una di queste si trova a Kiryat Gat (patria di Golia) e vi lavorano circa 100 giovani. Basta trascorrere con loro una giornata per spiegarsi il successo dell'agricoltura israeliana. Tito Gaudio