I bimbi hanno paura dell'atomica

I bimbi hanno paura dell'atomica I timori dell'infanzia in una mostra e un dibattito a Cuneo I bimbi hanno paura dell'atomica CUNEO — -Cera una volta il ba-bau- è l'invitante titolo di una originale mostra con dibattiti che si terrà prossimamente a Cuneo organizzata dall'assessorato alla Cultura del Comune. Un titolo dietro il quale c'è tutto un mondo da scoprire, quello dell'infanzia, con le sue paure antiche e nuove, le ansie, 1 sogni e le speranze. : Il buio, le ombre, gli angosciosi silenzi notturni, Il lupo, l'uomo cattivo del sacco, l'orco, le streghe, i fantasmi che vagano nelle case e nelle campagne, la morte con le occhiale e il bianco sudarlo che ricopre uno scheletro sinistramente scricchiolante: sono ancora queste le eterne paure del bambini? Da esse si sono sostituite le allucinanti tenebre degli spazi siderali, I mostri extraterrestri, i freddi disumani robot. I lampi delle guerre stellari, la violenza quotidiana dei grandi? . Rispondere a queste domande non è facile, ma ci .proveranno con i loro lavori illustratori italiani e .francesi di libri e giornali per l'infanzia, insegnanti, pediatri, psicologi, registi di film per bambini, scrittori, genitori e figli. 'L'esperienza di Cuneo è la prima In Italia — dice l'assessore Nello Streri — e potrà aprire uno squarcio di luce su questo'affascinante mondo e fornire grandi sorprese-. Intanto c'è da chiedersi; hanno ancora paura l bambini e di che cosa? -Sono più smaliziati — risponde la maestra Edda Giuliano — ma anche t più freddi, razionali conservano paure ataviche. Poi c'è tutta una serie di simboli che variano a se¬ conda dell'età, dell'amblen te e del cara Mere». Il manifesto del convegno è della signora Cinzia Ghignano, disegnatrlce di fumetti: raffigura la testa di un lupo con lunghi denti, aggressivo, feroce, un lupo che di Cappuccetto Rosso se ne mangia uno al giorno come minimo. -L'immagine della prima paura fisica del bimbo — dice la Ghignano — è ancora II lupo della vecchia favola. Nel primi anni di vita è sempre il lupo che si muove nel buio. Come crescono un po'la paura prende altre forme: non t protagonisti dei fumetti però. Direi che l fumetti Il divertono sviluppando la loro fantasia*. La paura dell'infanzia quindi ha forme diverse a seconda dell'età; il lupo, l'orco, l'uomo del sacco per tutti sin verso i ire-quattro anni; gli stessi simboli dei loro padri e del loro nonni. - Alcuni dei miei ragazzi — dice la maestra Giuliano — non hanno conosciuto la paura del lupo perché In casa non gliene hanno mal parlato. Sovente sono l genitori a conservare le paure antiche, quelle della loro infamia-. L'uomo cattivo domina ancora però 1 sogni di tanti piccoli. - Uno del mlet due bimbi. 9 anni,—dice una giovane Insegnante di matematica — si sveglia tmprovvtsamente di notte con lincubodl un uomo malvagio che lo insegue. Entrambi hanno paura di testare soli, vogliono sentire la mia mano sul loro capo. Credo che tutti i piccolt temano la solitudine-. Verso 1 dieci anni le paure hanno già altre forme, più reali, concrete. La notte, 11 buio rimangono fattori dominanti e comuni, ma i protagonisti cambiano. Gli scolari di una quinta elementare di Boves, ad esempio, ricordano il lupo nei loro primi tre o quattro anni di vita; i personaggi cattivi del fumetti li divertono, i mostri della fantascienza 11 affascinano e nello stesso tempo li terrorizzano come espressioni di un mondo irreale, sconosciuto ma possibile in futuro; hanno paura della violenza, di quella che conoscono attraverso i fatti di cronaca di ogni giorno, di quella clic vedono, nei film o alla televisione; quasi tutti infine hanno paura della morte. Ma terrore di vedere un morto, di passare vicino a un cimitero di notte? abbiamo insistito. -No. Proprio paura di morire noi a causa di una guerra nucleare-. Oli argomenti da discutere nel convegno sono quindi tanti e di grande interesse. La mostra dei disegni verrà inaugurata il 18 novembre nel «ridotto» del Teatro Monviso e resterà aperta sino all'8 dicembre. Nel giro di una settimana nella sala dello stesso locale si svolgeranno tre dibattiti per grandi e piccoli, insegnanti e scolari con la partecipazione dell'Illustratore di libri e giornali per l'infanzia Francesco Tullio Altan, dello scrittore Mario Lodi, del pediatra Marcello Bernardi, del poeta Antonio Porta, di Francesco Fossati del giornale Topolino; il programma della manifestazione è poi completato da uno spettacolo teatrale e da due film per bambini. Bruno Marchialo

Persone citate: Antonio Porta, Bruno Marchialo, Edda Giuliano, Francesco Fossati, Francesco Tullio Altan, Marcello Bernardi, Mario Lodi, Nello Streri

Luoghi citati: Boves, Cuneo, Italia