Aceto: «Ho incassato quel denaro ma ignoravo il contrabbando»

Aceto: «Ho incassato quel denaro ma ignoravo il contrabbando» Interrogato al processo dei petroli il consigliere comunale ex de Aceto: «Ho incassato quel denaro ma ignoravo il contrabbando» RicevetteI dalla Stedi di ÌMossasco una sessantina di milioni: «Èra^^ mia attivita promozionale» - Il petroliere Villata: «Ho guadagnato tanto, ma ho anche papato tanto» E' la volta di Pietro Aceto al dibattimento in corso in un'aula delle Vallette con 56 imputati che devono rispondere di concorso in contrabbando, corruzione, falsi e associazione per delinquere. E' teso il consigliere comunale (ex de) in libertà provvisoria dopo una lunga carcerazione, balbetta alle prime battute. Gli altri maggiori imputati (i fratelli Pellegrln, Sergio Penna, Carlo Olivero, Eugenio Zambelll, del gruppo Stedi), tutti a piede Ubero, hanno piti o meno ammesso che nel deposito di Plossasco il contrabbando era di casa. Aceto (difeso dagli avvocati Galasso e Lozzi), ha sempre sostenuto che non ne sapeva niente. Ma, agli atti, ci sono gli assegni per una sessantina di milioni da lui riscossi dalla Stedi. tratti dallo stesso conto «nero» cui attingevano gli altri soci dell'azienda. Come li spiega? «Quei soldi li ho incassati — racconta al presidente Dorigo — erano gli emolumenti per la mia attività promozionale alla Stedi. Non sapevo che fossero il provento del contrabbando. Io facevo politica, signor presidente, e per far politica ci vogliono soldi-. Presidente: ma come mal non c'è traccia di questi guadagni nella sua denuncia dei redditi? Aceto: 'Quei soldi entravano e uscivano subito dopo. E' vero che non li ho denunciati nella dichiarazione dei redditi, moralmente mi sento in colpa e sono turbato. E poi io sono un confusionario. Ammetto di avere sbagliato: Presidente: alcuni degli assegni erano emessi a nomi di fantasia, uno reca l'intestazione Cerotti Gino. Come faceva a non accorgersi che si trattava di operazioni poco pulite? Aceto: «Potevo immaginare che provenissero dalla contabilita nera. Tutte le aziende, più o meno, ce l'hanno Presidente: numerosi imputati hanno ammesso che alla Stedl tutti sapevano del contrabbando... Aceto: «Non so dare una spiegazione. Penso che alcuni coimputati facciano confusione di datePresidente: sapeva che il funzionarlo Utif,, Ferllto, percepiva tangenti?. Aceto: *Lo appresi dopo l'inizio delle in chieste sullo scandalo petroli: Presidente: un teste. De NUe, sostiene che lei voleva far trasferire Ferllto da Tori, no perché troppo esoso e sarebbe Intervenuto presso Co tllll (direttore Utif di Torino) perché si decidesse a prendere 11 provvedimento. Aceto: «Farneticazioni, o De Nile ha alterato il mio pensiero. Non ha reticenze invece Antonio Villata (difensore avv. Festa), petroliere che s'occupa ora di un'azienda agricola. 'Contrabbando? Certo che l'ho fatto negli Anni Settanta e con parecchi partners. Avrò guadagnato un centinaio e forse più. di milioni. Ho guadagnato tanto, signor presidente, ma ho anche pagato tanto». Presidente: a Ferllto quanto dava? 'Un milione e mezzo al mese. Lui prendeva soldi da tutti. Se tutti i petrolieri die l'han pagato fossero processati, fuori ne rimarrebbero ben pochi, signor presidente-. Guido J. Paglia L'ex cantante Dino e il consigliere Acelo: «Abbiamo sbaglialo»

Persone citate: Aceto, Antonio Villata, Carlo Olivero, Cerotti Gino, Dorigo, Eugenio Zambelll, Festa, Galasso, Lozzi, Sergio Penna

Luoghi citati: Torino