Toni Negri grande assente al congresso dei radicali
Toni Negri grande assente al congresso dei radicali ira r:; I lavori si svolgeranno da oggi a martedì a Rimini i 1 ; Toni Negri grande assente al congresso dei radicali ira r:; RIMINI — Il ventinovesimo congresso radicale che si apre oggi al Palazzetto dello Sport di Rlminl dovrà stabilire gli obiettivi del partito per il prossimo anno. «Chiederò due risposte chiarisce Marco Pannella, ricandidato alla segreteria —: in che cosa dobbiamo cambiare per non limitarci alla protesta e alla de- nuncia. La seconda: approfondire e inventare le questioni della fame del mondo e della guerra». Digiuni, sit-in, e marce sono alcuni fra gli strumenti della strategia radicale che vanno ripensati. E il dibattito congressuale che si concluderà martedì prossimo ruoterà inevitabilmente su altri temi (ad esempio, su come «cont>ii>ere con l'illegalità e l'usurpazione delle regole democratiche da parte del regime»). Verrà inoltre discusso il cosiddetto «codice di comportamento» del parlamentari radicali, 1 quali, com'è noto, attualmente non prendono parte alle votazioni. Quest'ultima scelta fu aspramente criticata e risultò determinante per l'autorizzazione a procedere contro Toni Negri. Il docente padovano sarà il grande assente a Rimini. Rifugiatosi all'estero dopo il nuovo mandato di cattura avallato dalla Camera, con la sua fuga ha giocato un bruttissimo scherzo al segretario. Palmella ha avuto parole dure per Negri: «Se la sua latitanza sarà definitiva, come appare ora, fra noi c'è una assoluta distinzione politica, non voglio averci nulla a che fare*. La vicenda Negri avrà comunque una coda polemica fra 1 militanti radicali che dovranno dare 11 loro giudizio. La salute del partito, assicura il tesoriere Marcello Crivelline è ottima. Ha oltre tremila iscritti, con una crescita, rispetto alla precedente assise, del settanta per cento. Tra i nuovi c'è il 32 per cento in più di; giovani al di sotto dei venti anni. La scissione sancita dallo scorso congresso di Bologna, dei non radicali, corde Plntó e Boato, e dei dissenzienti, fra cui Rippa e De Cataldo, non ha avuto conseguenze traumatiche, «a dispetto — ricorda Pennella — di quanti, allora, avevano decretato la fine del nostro par- tit0" g.fe.
Persone citate: Boato, De Cataldo, Marco Pannella, Negri, Rippa, Toni Negri
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