In Libano si combatte di nuovo ma a Ginevra si parlerà di pace

In libano si combatte di nuovo ma a Ginevra si parlerà di pace Gemayel, oggi a Parigi, conferma l'avvio del vertice di riconciliazione In libano si combatte di nuovo ma a Ginevra si parlerà di pace BEIRUT, — L'esercito libanese e i guerriglieri sciiti hanno combattuto anche ieri aliai periferia sud di Beirut (dove' si trovano 1 soldati italiani e americani della Forza multi-: nazionale), mentre dalle macerie delle caserme dei marines e dei para francesi, distrutte dagli attentati di do-: menica, si continuano a recuperare cadaveri. Un appello dell'esercito per il cessate il fuoco è stato ignorato e 1 militari hanno investito con carri armati le posizioni del guerriglieri. Secondo la radiò falangista almeno quattro civili sono stati uccisi. Si combatte con armi automatiche e lanciarazzi ma sulla linea di demarcazione fra il settore cristiano e quello musulmano di Beirut arriva anche qualche colpo di cannone. Violazioni del cessate il fuoco vengono segnalate anche nello Chouf, dove l'esercito a Suq el Oharb e 1 guerriglieri drusl ad Aley si battono a col pi di lanciarazzi. Il capo dei drusl Walid Jumblat aveva minacciato di boicottare la conferenza di Ginevra se non fossero cessati gli incidenti, di cui dà la colpa all'esercito. Ma sembra che, nonostante le1 minacce, la trattativa comincerà lunedi come previsto. Jumblat si è riunito a Damasco con gli altri dirigenti del «Fronte di salvezza nazionale» (l'ex presidente Soleiman Frangle e l'ex primo ministro Rashld' Karame) per definire una posizione comune.Ha partecipato alle consultazioni anche Nabih Berri leader degli sciiti di Amai. In vista della conferenza di Ginevra 11 presidente libanese Gemayel si è consultato al telefono con re Fahd dell'Arabia Saudita e con il presidente siriano Hafez Assad. Dopo l'accordo del 17 maggio tra Libano e Israele (denunciato dalla Siria come una "Capitolazione») non vi erano più stati contatti diretti tra i capi del due Stati. Gemayel ha anche annunciato che partirà oggi stesso per Parigi e sabato andrà In Svizzera in visita ufficiale prima della riunione di Ginevra. Jumblatt, da parte sua, ha compiuto un gesto distensivo, annunciando che sabato saranno liberati >a titolo umanitario» un migliaio di civili cristiani assediati a Delr el Kamar. In questa città vi so¬ no quattromila miliziani falangisti cui 1 drusl non vogliono lasciare altra scelta che la resa, e insieme con loro sono bloccati oltre 20 mila profughi. I soldati italiani e americani continuano intanto il recupero dei corpi sul luoghi degli attentati Finora sono stati ritrovati i cadaveri di 219 marines e di 56 paracadutisti francesi. Altri due francesi risultano ancora dispersi. Il comandante del marines stanziati a Beirut, colonnello Timothy Geraghty, ha rivelato Ieri di essere stato avvertito dalle autorità libanesi del pericolo di un attentato due giorni prima che questo avvenisse. -Tali avvertimenti erano piuttosto frequenti», ha però aggiunto, lasciando intendere che gli americani non si erano allarmati troppo. Per tutta la settimana prima dell'attentato vi erano state sparatorie fra i soldati americani e una «quinta colonna» ài guerriglieri, che erano poi stati espulsi dagli sciiti di Amai. Fonti militari Israeliane hanno precisato che 11 gruppo, noto col nome di «Amai islamico», diretto da Hussein Mussani, è composto da pòche centinaia di persone, ha il suo comando a Baalbek e ha per obiettivo la creazione di una Repubblica islamica In Libano. L'Amai islamico ha stretti rappòrti anche con l'Olp. Secondo le fonti militari gli attentati a Beirut sono stati decisi dalla Siria per costringere la Forza multinazionale a ritirarsi dalla città. (Ansa)

Persone citate: Gemayel, Hafez Assad, Hussein Mussani, Jumblatt, Nabih Berri, Timothy Geraghty, Walid Jumblat