Per un Consiglio meno ciarliero

un meno ciarliero Nuovo regolamento in Provincia un meno ciarliero Oggi si votano gli articoli che limitano dichiarazioni di voto e repliche a cinque minuti Consiglieri., ed assessori provinciali; hanno deciso di parlare di meno: per questo sono chiamati, oggi, a variare due articoli del loro regolamento. D'ora in avanti, nelle dichiarazioni di voto (interventi che riassumono la posizione di un gruppo politico su un determinato argomento) e nelle repliche alle risposte degli assessori sulle interrogazioni, dovranno contenere 1 loro discorsi nel tempo massimo di 5 minuti, la metà di quanto è attualmente concesso, i Si tratta sicuramente di un passo avanti verso uno sveltimento dei lavori del Consiglio, per evitare quelli che sono spesso inutili comizi ripetitivi. E ciò in linea con quanto ha già deciso la Camera dei deputatt. In Regione l'art. 59 del regolamento limita già a 5 minuti le repliche degli Interroganti, mentre in Comune, per le dichiarazioni di voto (art. 18); Si continua a poter disporre di 10 minuti (spesso non rispettati); nella replica gli interroganti sono tenuti (art. 26) ad una «rigorosa brevitàtii discorso». La decisione di sveltire ^lavori della Provincia pone però un problema: chi controllerà la lunghezza degli interventi? Non il presidente, non il se gretariò generale e neppure i funzionari addetti alle sedute: nessuno ha un «limerò oggetto non contemplato fra la dotazione del Consiglio (che già prevede dalla racco! ta delle leggi alla cassetta di pronto soccorso). E' una lacuna che dovrà essere colmata, altrimenti le modifiche del re gol a mento rìni arranno a li vello di buone Intenzioni. g.b.