Schimberni a Tokyo: «All'economia serve meno diffidenza fra i Paesi industriali»

Schlmbemia Tokyo: «All'economia serve meno diffidenza fra i Paesi industriali» Schlmbemia Tokyo: «All'economia serve meno diffidenza fra i Paesi industriali» TOKYO — Il presidente della «Montedison» Mario Schlmbernl ha lanciato a Tokyo un appello affinché siano « (temoli te le barriere di diffidenza, che impediscono una più proficua collaborazione tra i Paesi industrializzati e tra questi ed il Terzo Mondo. Da sabato scorso in Giappone per una visita di una settimana come presidente della «Confederazione europea delle federazioni delle Industrie chimiche» (Ceflc), oltre che del gruppo Italiano, Schimberni ha parlato con numerosi esponenti degli ambienti imprenditoriali, finanziari e giornalistici giapponesi «71 problema-chiave è di rendersi conto dell'attuale.grado di interdipendenza nelle economie del mondo industrializzato e degli uguali sacrifici richiesti a ciascuno se tutti desiderano avere uguale libertà: ha dichiarato nel corso dell'incontro, organizzato dalla camera di commercio italiana in Giappone. Trattando in particolare delle relazioni tra l'Europa ed il Giappone Schimberni ha sottolineato la continua crescita del passivo della Cee nell'Interscambio e la disparità tra le rappresentanze delle rispettive imprese commerciali (un centinaio quelle europee In Giappone rispetto alle 600 di quest'ultimo nel vecchio continente, con 13.000 dipendenti). Pur'rendendo merito alle capacità produttive giapponesi, il presidente del «Cefic» ha Inoltre rilevato che le Importazioni rappresentano soltanto 11 sei per cento del prodotto nipponico e l'8,6 negli Stati Uniti, rispetto al 30 per cento nella Cee. Secondo Schimberni, pertanto, solamente una 'Concentrata presenza europea in Giappone' può consentire di sviluppare adeguatamente contatti che consentano di rimuovere qualsiasi incomprensione. Tanto nelle relazioni tra Paesi industrializzati quanto nella definizione di una loro strategia globale verso il Terzo Mondo, con la collaborazione attiva di quest'ultimo, «é indispensabile dare la priorità a clementi di comune interesse piuttosto che di conflitto', ha aggiunto Schlmbernl. Egli ha citato in particolare il caso dei contatti avviati dallo scorso anno tra la «Cefic» e l'associazione delle Industrie chimiche giapponesi (Nkk), sottolineando che in questo settore esiste un elevato livello di coopcrazione come dimostrato dall'attivo dell'Europa in tali scambi ■ Nonostante 11 comune desiderio di pace, il vecchio continente e 11 Giappone sono separati da una distanza geografica e da differenze socioculturali che 'Corrono il rischio di trasformare i malintesi odierni in un mucchio di incomprensioni; ha detto 11 presidente della «Monledison» esortando ad 'impedire che questo accada' e a trovare la strada per «operare verso mete comuni'. •Soltanto la creaelone di uno "spazio economico" comune può fornire le conditoni per armonizzare le diverse necessità, del nostri due mondi; ha con eluso Schimberni, {Ansa)

Persone citate: Mario Schlmbernl, Schimberni