Edilizia guerra agli speculatori

Edilizia, guerra agli speculatori ■ : 7~ < QUASI ULTIMATA LA STESURA PEL TESTO PER li «CONDONO BIS» • 1 Edilizia, guerra agli speculatori ■ : 7~ < 7 Ancora incerto se il provvedimento sarà presentato come decreto o come disegno di legge - Nuovi contrasti nella maggioranza ROMA — E' sempre un mistero se 11 condono edilizio sarà riproposto come un decreto legge, oppure come un disegno di legge. La questione è al centro di accese discussioni all'interno della coalizione governativa e finora il ministro Mamml e 11 sottosegretario Amato non sono riusciti a mediare l'accordo. I socialdemocratici e i socialisti insistono per il decreto, mentre i liberali, i repubblicani e buona parte del democristiani propendono per 11 disegno di legge. A questo punto la scelta, per forza di cose, dovrà spettare al Consiglio dei ministri e sarà comunque polemica, tenendo anche conto che le opposizioni sono nettamente contrarle all'idea di perdonare gli abusi edilizi. Quindi decreto o disegno, non avrà vita facile In Parlamento. Prosegue nel frattempo 11 lavoro dei tecnici per la messa a punto del nuovo testo sul condono edilizio. Il lavoro è quasi ultimato, anche se la stesura definitiva si conoscerà soltanto il 3 novembre, giorno del Consiglio del ministri. Le indiscrezioni, comunque, non mancano. II provvedimento bis conterrà parecchie novità rispetto al decreto bocciato dalla Camera. La nuova normativa tiene infatti conto delle osservazioni e delle critiche mosse all'originarlo progetto e si preoccupa di stroncare l'abusivismo futuro. Altro passaggio Importante è la netta distinzione tra l'abusivismo di necessità (chi ha costruito abusivamente una casa per abitarci usufruirà di uno sconto del 30 per cento sulla penale da pagare per ottenere il perdono) e l'abusivismo per speculazione, con inasprimenti delle multe fino al 300 percento. Il nuovo provvedimento, in sintesi, dovrebbe prevedere l'introduzione di una proporzionale basata sull'estensione dell'edificio abusivo; la diversificazione di aliquote a seconda delle zone nelle quali si è costruito; l'esenzione, o peri ale ridotta, per la prima casa ' é comunque per quanti hanno costruito abusivamente avendo 1 requisiti per accedere all'edilizia popolare. Ed ecco gli altri punti che riguardano i «grandi abusi». La penale per la sanatoria sarà pari al quadruplo degli interessi legali qualora 11 versa¬ mento de) contributo sia effettuato con un ritardo di 120 giorni. Decorso questo termine. Il Comune provvede d'autorità alla riscossione del credito. Al sindaco è affidata la vigilanza sull'attività urbanistico-edilizia e quando accerta l'inizio di opere conseguite senza titolo provvede al ripristino dello stato del luoghi. Il sindaco avrà quindi il potere di demolire fissando, un termine per l'esecuzione, a cura e a spesa dei responsabili dell'abuso. Enel, Sip e aziende del gas, inoltre, non potranno fare allacciamenti in case o quartieri sprovvisti di regolari licenze edilizie. Per le opere eseguite da terzi. In totale difformità della concessione o in assenza di essa, su suoli di proprietà dello Stato o di enti pubblici territoriali, queste sono gratuitamente acquistate dagli enti proprietari, salvo il potere di ordinarne la demolizione, sempre a spese dei responsabili. Per 1 terreni compresi In una lottizzazione abusiva è Invece prevista l'acquisizione gratuita al patrimonio del Comune ove sono siti. Al Comune che diventa un protagonista attivo e propulsore di questa legge è demandata, con delibera consiliare, la scelta del criterio in base al quale può conseguirsi la concessione in Sanatoria per lievi difformità di carattere edilizio rispetto alla prescrizione e previsione degli strumenti urbanistlco-edllizl, purché tali difformità non siano superiori al 5 per cento delle misure riguardanti le altezze e non comportino aumento nel numero dei vani abitati. Resta aperta la questione sollevata dal Consiglio nazionale del notai circa l'applicabilità (lei condonò agli edifici costruiti prima del '67. «foriti bbiamente — ha dichiarato all'Agenzia Italia 11 sottosegretario alla Giustizia Bausi — per gli anni precedenti al '67 l'applicatone del condono comporta notevoli difficolti giuridiche*: Secondo- l'Ance, l'Associa¬ zione nazionale costruttori edili, per gli edifici costruiti prima del '67 al di fuori del centri abitati, la licenza non era obbligatoria. Di parere opposto sono sta i tecnici del ministero del Lavori Pubblici clie 11 segretario generale dell'Uppl, Giuseppe Marmino. • In base alla legge del '42 — spiegano al ministero — si poterò costruire, in zone di espansione disciplinate da strumenti urbanistici attuativi della legge. Quindi in sestarna non è vero che non fossero previsti, anche al di fuori dei centri abitati, vincoli precisi: 'D'altra parte — sostiene Giuseppe Mannino — è vero die l'obbligo della licenza come principio generale è stato esteso con la legge del "67, ma è anche vero che più che di estensione si trattò allora di una "precisazione".. •In ogni caso — conclude il segretario generale dell'Uppl — non si devono perdere di vista le finalità di entrata che ha il provvedimento*. e. p. **** «81 8Il ministro Nicola/./

Persone citate: Bausi, Giuseppe Mannino, Giuseppe Marmino

Luoghi citati: Roma