Ornifle, un Don Giovanni da music-hall di Osvaldo Guerrieri

, un Don f da music-hall lo spettacolo con la regia ài Squarcino In anteprima domani sera q Reggio Emilia , un Don f da music-hall Dice il regista: «E* la storia di un uomo che per volere fritto non ha niente, per correre dietro al piacere non vede l'amore» REGGIO EMILIA — Un tuffo voluttuoso negli Anni Cinquanta, un boterò tra i boulevards parigini, nelle caves post-esistenzialiste e i musichalls dove gli chansonnier regalano dolcezza e disperazione: su tutto, come un vento maligno, vibra la presenza di Don Giomnni, preso o prestito, da Molière e trasferita in una commedia leggera che si preoccupa di conservare, tra le . pieghe del divertimento, tutto lo zolfo, l'amarezza, il cinismo, là solitudine deimito. Questa è Ornine di Jean Anouilh, che Luigi Squarzina e Alberto Lionello hanno strappato alla dimenticanza (fu rappresentata in Italia da Vittorio Qassman nel 1957) e ripropongono domani, in anteprima, a Reggio Emilia. La prima -ufficiale, si terrà al Manzoni di Milano il 22 novembre, s Come è nato il progetto di riportare in scena un'epoca, una commedia e un autore che sembravano irrimediabilmente superati? Risponde Squarzina: «L'Idea di rappresentare Ornifle è stata di Lionello e dell'impresario Ludo Ardenzi. Ho accettato di dirigere la com media perché il pubblico sia invogliato a pensare che c'è un repertorio trascurato al quale sono legati tanti stili, tanta umanità. Non solo. Orni/ile coincide con il mio inte resse per la parabola di Don Oiovanhl che, per volere tutto, non ha niente; per correre dietro al piacere, non vede l'a> more, Infine Orni/le è 11, ri- tratto di una generazione che. raggiunto 11 successo, si abbandona a facili suggestio- ni, rinuncia al silenzio creati vo, al dolore. ET la primogeni-, tura venduta péir un piatto dlj lenticchie, come accade anco-' raoggt». *J ; — Quindi niente gusto rétro. Proprio no — dice il regista —. La, commedia ci parla di donne e d'amore, di musica e di poesia; di dolore e di morte; soprattutto ci descrive la discesa della letteratura verso 11 consumo». Ornifle sembro il figlio insincero di Prévert e di Brosseni. Perini >è facile perdere di vista l'essenziale, rincorrere le palline colorate, le donne, 1 soldi, e trovarsi alla fine battuto». Come Don Giovanni, morirà colpito dalia giustizia divina, o dal destino Ma non ha la statura di Don Giovanni, è un Mephisto da music-hall; la sua dannazione ci viene presentata attraverso l'infarto, che colpisce proprio il cuore, cioè quella parte vitale che sosteneva lo stravagante personaggio. «Nello spettacolo — spiega Squarzina—11 mito è come un paragone involontario, evocato dalla musica di Mozart. Intorno a lui ci sarà una cornice leggera e scintillante, boulevardière, che Illustrerà lo svilimento della letteratura. Sul palcoscenico introduco un pianista, per creare accanto al luogo astratto della vicenda un piano bar, la malinconia di certe nottate, una cornice, di effusione, di confidenza, di voglia di raccontare, con uno stile spesso grottesco. Sarà uno spettacolo allegro, ma nel fondo avrà l'amarezza della sconfitta». Osvaldo Guerrieri l n o , . , a èdupbqpactmrimr Alberto Lionello, un «Ornifle» inseguito per lunghi anni

Persone citate: Alberto Lionello, Jean Anouilh, Ludo Ardenzi, Luigi Squarzina, Manzoni, Mozart, Perini, Squarzina

Luoghi citati: Italia, Milano, Reggio Emilia