Gaumont, deficit con ottimismo

Gaumont, deficit con ottimismo Rossellini: «Pareggio neir85» Gaumont, deficit con ottimismo DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — E' in crisi, come tante altre fabbriche, anche quella fabbrica di film che è la Gaumoht, forse l'unica società cinematografica che abbia in Italia una produzione, una distribuzione, un patrimonio immobiliare di cinema e locali; un ritmo e una continuità produttiva di tipo industriale? I suoi dirigenti sostengono di'no: almeno, non particolarmente. Rivendicano la filosofia espansionista dell'azienda, che si manifesta non soltanto nel cinema e nelle sale ma nella tv, nell'editoria. In un progetto di rete tv via cavo: presieduta da Renzo Rossellini, 42 anni, nata nel 1978 con S miliardi di fatturato, la Qaumont ha avuto nel 1982 una massa d'attività di 42 miliardi e 100 milioni. Ricordano 1 tanti premi vinti ai festival, 1 dati positivi del 1982: la gestione esercizi chiusa, In pareggio, 11 ricavato della vendita del biglietti nel cinema cresciuto di 6 miliardi rispetto al 1981 arrivando a 16 miliardi. Citano le prolezioni economiche per 111984: cedendo «passaggi» di film alle televisioni, contano di incassare 6 miliardi. Affermano che lavorare a credito, con capitali ottenuti in prestito dalle banche, è 11 sistema del tutto corrente, normale, usato da ogni industria. Notizie di crisi economica e previsioni di catastrofe sinora smentite dalla realtà hanno accompagnato fin dall'origine la branca italiana della potente Qaumont di Francia. Insieme con l'arditezza delle operazioni compiute dalla Oaumont Italia e dalle sue consociate, a far nascere gli oscuri vaticini! hanno contribuito una sorta di diffidenza verso il dinamismo e l'attivismo espansionista; la disapprovazione ^Vftòrl cinematogralJpT.pl^ i film più colti è piti rischiósi, spesso estranei al tradizionali canoni commerciali, che sono caratteristici della produzione e distribuzione Oaumont; l'incomprensione magari ostile verso un gruppo di persone e di' iniziative nuove, non conformiste, anomale nel panorama italiano. Ma le cattive notizie hanno avuto a volte fondamento. Nell'estate 1982, Rossellini dette le dimissioni nella crisi determinata anche dalla mancata realizzazione di Tieta d'Agreste, che con la direzione di Lina WertmuUer avrebbe dovuto rappresentare il prototipo d'un nuòvo prodotto, un vero-film più otto vere puntate televisive; dopo una riunione analitica durata due settimane, gli azionisti francesi lo confermarono nella carica di Presidente. Ili' quésto autunno 1983, Panorama ha fornito una radiografia economica nera della Oaumont Italiana. Secondo le Informazioni del settimanale, la Banca Nazionale dèi Lavoro, delegata al credito cinematografico, ha deolso di non concedere altri crediti alla Oaumont Italia senza una specifica garanzia della casa madre francese. La casa madre francese ha inviato un proprio ispettore per controllare i conti della branca italiana. Il bilancio 1982 della Oaumont Italia s.p.a. si è chiuso'con una perdita di esercizio di 1 miliardo e 200 milioni, mentre di S78 milioni era stata la perdita nel 1981.11 patrimonio Immobiliare, del valore di 13 miliardi, e ipotecato. I debiti o mutui con diverse banche Italiane e straniere, con la Oaumont francese e con 1 propri agenti regionali, assommano a 22 miliardi, più 16 miliardi d'un prestito quinquennale concesso dalla Oaumont francese. Complessivamente, secondo Panorama, la Oaumont italiana e alcune consociate avrebbero 37 miliardi di debiti: una cifra inferiore a quella debitoria di moltissime industrie, anche non In crisi.' Il presidente Renzo Rossellini non si mostra drammaticamente allarmato dall'attuale stato di lncer•ièzfcà^fm&nzlarla, confida' Wti£Ufi 'di' recùpe-v ro e di liquidità immediata, ricorda che là visione della Oaumont non è mal stata strettamente contabile,' ri' pete che chi pensa e progetta In grande rischia pure in grande. Dice: «71 nottro programma è arrivare al pareggio entro il 1985. Per ora perdiamo un paio di miliardi, ma siamo soltanto ametà strada'.

Persone citate: Gaumont, Lina Wertmuuer, Renzo Rossellini, Rossellini

Luoghi citati: Francia, Italia, Roma