Per le compagnie aeree è fìnta la fase più nera

Per le compagnie aeree è fìnta la fase più nera Assemblea lata a Nuova Delhi: calano le perdite Per le compagnie aeree è fìnta la fase più nera NEW DELHI — Le compagnie aeree sembrano aver superato nel 108211 loro momento più brutto, anche se si potrà parlare di ritorno al guadagni solo dopo il 1885. Il passivo del servizi regolari internazionali è stato di 1800 milioni di dollari (circa 2800 miliardi di lire), cento milioni in meno che nel 1981. Per quest'anno invece .si prevede una perdita di 1200 milioni, che dovrebbe scendere a 750 nel 1984 e a 250 nel 1985. Il traffico dà segni contrastanti. I passeggeri sulle linee regolari sono stati 385 milioni (254 su quelle interne), lo 0,9% In meno rispetto al 1981; per la prima volta c'è stata una riduzione anche sui volt Internazionali 0.9%). Il totale del passeggeri moltipllcato per i chilometri fatti in voli regolari e charter è aumentato di appena lo 0,8%, ma è 11 primo aumento dal 1979. Questi dati sono contenuti nel rapporto che il direttore generale della lata (l'associazione intemazionale del trasporto aereo), Knut Hammarskjold, ha presentato alle 124 compagnie di 85 paesi riunite'ih India, a New Delhi, per la loro assemblea generale. Fra le condizioni per passare all'attivo, vi sono una ri¬ presa dell'economia mondiale (oltre quella Usa, che si sente già notevolmente), un continuo controllo del costi; maggiore produttività, controllo del numero dei posti offerti, una ripulita del «mercato grigio» (tariffe sotto costo). Un contributo al miglioramento della situazione può venire anche dall'automazione, dato che fino al 2000 non ci si possono aspettare rivoluzioni tecnologiche paragonabili all'introduzione dei Jet. Migliorato, ma sempre catastrofico, il rapporto fra debiti e capitale: dal 90 al 70%, ma con investimenti rimandati per 1100 milioni di dollari. Fra le drastiche misure adottate per uscire dalla crisi c'è stata anche una diminuzione del numero del dipèndenti (con licenziamenti o prepensionamenti) che sono scesi al livello del 1978 (881.504). Un grosso fattore di risparmio di carburante e di tempi di volo viene considerato dalle compagnie la rettifica di aerovie ora tortuose a causa delle zone proibite per ragioni militari. Il jumbo Alitalla della Roma New Delhi, per esempio, è costretto ad allungare 11 volo di 90 minuti per evitare certi spazi aerei sull'Iraq e l'Iran. (Ansa)

Persone citate: Knut Hammarskjold

Luoghi citati: India, Iran, Iraq, Nuova Delhi, Usa