Ebbene sì, le carte sono spesso segnate di Angelo Conti

Ebbene sì, le carte sono spesso segnate Ebbene sì, le carte sono spesso segnate Happening di maghi all'Ambasciatori nel ricordò di Bartolomeo Bosco, prestigiatore di Casa Savoia - Ainmissione (a denti stretti) di trucchi e stratagemmi ■ Dura vita di coniglio Cento settanta «maghi»! hanno discusso, Ieri, a Torino della loro professione, Lo hanno fatto nelle sale dell'hotel Ambasciatori, in occasione i del Convegno intitolato a Bartolomeo Bosco, il prestigiatore torinese di casa Sa-: vola vissuto nella prima metà' del secolo scórso. Mentre 1 relatori hanno affrontato soprattutto argomenti teorici, i congressisti hanno improvvisato veri e propri happening della magia. 81 e parlato con gran tranquillità di tracchi, anche perché i lavori erano rigidamente top secret per 1 non addetti e si discuteva in famiglia. Cosi Fernando Riccardi ha tenuto una lunga e circostanziata relazione sui mille modi di segnare un mazzo di carte: l'argomento, che avrebbe destato indiscusso interesse anche nel più esperto dei bari, ha af ■ fascinato la folta platea impegnatlssima a non perdere una sola parola dell'espertissimo mago. « Vn buon prestigiatore. — ha concluso 11 relatore —■ non dovrebbe fare mal ricorso alle carte segnate, ma per aerti giochi non ci sono proprio alternative*. Tortore e conigli hanno tenuto banco nella maggior parte delle discussioni: i problemi per .manipolare- gli animali sono enormi, Una tortora può infatti essere te¬ nuta nascosta in un cilindro o sotto il frac solo per pochi minuti e per un coniglio i tempi sono ancora più ridotti. Per i congressisti era aperto anche un magic shop, ricco di ogni accessorio: per 150 mila lire si poteva acquistare un trespolo per le tortore, per 2001 mila le casse necessarie a simulare la «decapitazione» della valletta, per 50 mila un cilindro da gran gala pronte a sfornare candidi conigli, E poi coloratissimi foulards, candele fumogene, carte da gioco di ogni formato (segnate e no). Ospite d'onore Tony Binarelli che ha spiegato che il trucco è necessario: «/2 pubblico lo deve accettare senza fare drammi e senza cercare a tutti i costi d4. «coprirlo. Importanti sono il divertimento, l'allegria, la serenità che il mago riesce' a trasferire allo spettatore*. Crede nella possibilità di fenomeni paranormali? «Quando alia televisione sono riuscito a fermare 22 mila orologi di spettatìfri mi sono persino spaventato. Era accaduto qualcosa che sfuggiva anche a me*. Come in ogni convegno magico che si rispetti, ci sono state esibizioni: quella del mimo Carlo Benso (una promessa nel settore) e del partecipanti, giunti da tutta Italia, al concorso di abilita. In serata gran finale con il «Gala magico Internazionale» al collegio San Giuseppe. Pure qui tortore e conigli hanno fatto la parte del leone: .Anche nel mondo della magia—ha spiegato il mago Milton—si ce rea di tornare alle cose semplici*. Meglio se ruspanti e pennute. Angelo Conti Il magò, Milton impegnato a far «lievitare» una tortora

Persone citate: Bartolomeo Bosco, Carlo Benso, Fernando Riccardi, Meglio, Tony Binarelli

Luoghi citati: Italia, Savoia, Torino